ufficiostampa@partito-pirata.it
non ho ben capito se si è giunti ad una qualche conclusione, io sono ancora pre90 giorni dall’iscrizione ergo da novellino non so bene cosa fare, vorrei capire se c’è qualcuno che concretamente ha intenzione di portare avanti questa cosa scrivendo all’ufficio stampa (storno? qualcun altro?)e nel caso di dare i possibili aggiornamenti al riguardo qui nel topic o no. Nel primo caso credo che sia importante sottolineare nel comunicato, ergo informare l’ufficio stampa, la fondamentale rilevanza della questione Assange dal punto di vista della libertà d’espressione e soprattutto delle implicazioni tremende che può avere in futuro per tutto ciò che riguarda il giornalismo libero e indipendente, magari evitando i discorsi meramente politici legati alla “romanticizzazione” della persona(anarchismi e anti imperialismi vari) che indipendentemente da quando possano (magari proprio a membri del partito pirata) piacere possono causare in molte persone “esterne” un forte senso di rigetto e disinteresse. Ergo se qualcuno ha deciso di fare questa cosa lo dica, altrimenti è necessario cercare una persona disponibile, ma il topic così com’è risulta alla fine ambiguo e troppo “aperto”. Perdonate la possibile ma assolutamente non voluta “aggressività” ma insomma vorrei solo capire e cercare di concretizzare la cosa in tempi non biblici.
Chiunque può scrivere un pezzo a riguardo (anche tu @leuwen) e poi mandarlo a ufficiostampa@partito-pirata.it che eventualmente lo sistemerà e poi farà un comunicato.
Un’alternativa è: mozione politica in Assemblea (anche urgente, tempo di approvazione tre giorni), dove si comunica l’intenzione (politica) e le azioni (comunicato stampa). Il comunicato però va sempre scritto (meglio se non lo si allega alla mozione politica): se tu vuoi farla la porto io in Agorà al posto tuo però scrivi il comunicato intanto.
NOTA: io posso anche essere d’accordo politicamente con te ma nei fatti il comunicato stampa produrrà un effetto praticamente nullo, sappilo.
Oltre al fatto che bisogna separare il personaggio Assange (un coglione paranoico che ha sputtanato wikileaks e la sua credibilità) dal caso di sopra, un’estradizione verso gli US di chi non c’è neanche mai stato, probabilmente, e dall’argomento di trasparenza.
L’essere coglione di Assange mi rende molto più confortevole difendere Chelsea Manning che lui.
probabilmente hai ragione, era un’idea come un’altra uscita fuori. Per me il punto è che sarebbe bello fare qualcosa su questo tema, cosa e come, come scritto prima, non lo so.
Cosa? Stai parlando del fondatore della più grande rivoluzione giornalistica del nuovo millennio? Un coglione paranoico? Vorrei vedere te al posto suo… La paranoia è indispensabile per ciò che sta facendo, e ciò che sta succedendo ne è la prova… Ha sputtanato wikileaks? Ma che si può mai rispondere a questo…
Tu puoi credere che Assange sia un eroe, e vivere benissimo. Io mi ricordo cos’era Wikileaks prima di questo sputtanamento, ti posso anche dire che ci sono altri siti che fanno lo stesso lavoro (cryptome), e l’affidabilità di Assange è dubbia: https://foreignpolicy.com/2017/08/17/wikileaks-turned-down-leaks-on-russian-government-during-u-s-presidential-campaign/
Secondo te, perché Snowden ha mandato la roba a Laura Poitras invece che ad Assange?
Non credo che sia un eroe anche se, la storia insegna, le ingiustizie che gli stanno succedendo adesso rappresentano l’inizio della strada per diventarlo… E comunque di certo non dico che è un coglione paranoico…
[quote=“Cal, post:20, topic:2734”] l’affidabilità di Assange è dubbia [/quote]Il dubbio c’è sempre, io cerco di guardare ciò che ha fatto e ciò che ha permesso, ovvero di poter denunciare rimanendo anonimi… Poi legami con la Russia sono sempre da provare… Io nel dubbio credo di più che si cerca di diffamarlo, anche perchè chi lo diffama non è così affidabile…
[quote=“Cal, post:20, topic:2734”] Secondo te, perché Snowden ha mandato la roba a Laura Poitras invece che ad Assange? [/quote]Questa è bella… Snowden non avrà dato le notizie ad Assange, ma se non è in galera è solamente grazie ad Assange. Gli mandò un’amica avvocato/giornalista (Snowden voleva aspettare l’arresto) che lo convinse a scappare a Mosca e poi in Sud America e chiedere asilo… Assange si preoccupò perchè conosceva fin troppo bene i poteri che Snowden stava affrontando e soprattutto sapeva come affrontarli…
Non gli avrà dato le notizie, ma non mi pare che Assange si interessi di questo, e come ha dimostrato si è interessato ad altro…
Non diciamo fesserie. Prima che Assange sapesse di Snowden, il secondo era già ad Hong Kong, dove è stato raggiunto da Poitras. Il primo contatto lo prese con Greenwald, non certo con Assange. Tanto per capire dove sta la differenza fra il giornalismo e il prendere dati a caso e pubblicarli in maniera maliziosamente selettiva.
Separiamo la questione legale dall’uomo Assange, per favore.
Ma hai letto cosa ho scritto? Mi sembra di no… Wikileaks permette, o cerca di farlo, l’anonimato a chi vuole denunciare, che per paura senza anonimato non lo farebbe…
[quote=“Cal, post:22, topic:2734”] pubblicarli in maniera maliziosamente selettiva [/quote]Questo lo dici tu basandoti su dubbi… Non mi sembra che Assange abbia fatto del male, e basta far suscitare un dubbio nelle persone per far partire subito la sassaiola… Puoi togliere 1000 dubbi sul tuo conto, ma in questa società ne basta 1 per venire diffamato…
«Dopo che Glenn Greenwald e Laura Poitras avevano abbandonato Hong Kong, Snowden era rimasto solo», spiega a Linkiesta John Goetz, giornalista americano della tv tedesca Ard e amico personale di Harrison, «voleva attendere il suo arresto. Dopo aver parlato con Wikileaks e con gli avvocati ha accettato l’idea di rivolgersi a Paesi che avrebbero potuto garantirgli protezione. Sarah Harrison è stata decisiva, è atterrata a Hong Kong, è volata con lui a Mosca per dirigersi verso un Paese latinoamericano— Ecuador, Nicaragua, Venezuela e Bolivia avevano aperto alla possibilità dell’asilo, ndr. Ed è rimasta a Mosca con lui negli ultimi 4 mesi, prima di trasferirsi a Berlino». Nel tragitto tra Hong Kong e Mosca gli Stati Uniti annullano il passaporto di Snowden, che rimane in aeroporto fino a quando la Russia gli concede l’asilo. «La verità è che in quel momento nessun altro si è interessato a Edward Snowden». Senza l’intervento di Harrison, Goetz non ha dubbi, Snowden sarebbe ora in carcere.
Le ragioni per cui la piattaforma aiuta Snowden sono, secondo la versione ufficiale, in primo luogo una condivisione della missione e degli intenti: la convinzione che i whistelblowers - coloro che rivelano informazioni segrete di interesse pubblico - vadano protetti.
Una cosa che odio è l’atteggiamento di superiorità, perchè a causa di questa sono costretto, come in questo caso, a riportare una citazione per dimostrare ciò che dico… Nonostante dica la verità.
Tutto ciò per dibattere con una persona che dice che Assange è un coglione paranoico… Come se a parlare fosse un genio…
Sarah Harrison andò a recuperare Snowden e tentò di portarlo in Ecuador, poi sono rimasti incastrati a Mosca. Perdona, ma le “fesserie” le stai dicendo tu.
Nessuna nuova cattiva nuova. L’ufficio stampa esiste davvero? Chi lo compone?
Ah, boh. Prova a chiedere in giro. Per me è ancora valido quello elettorale, ma sospetto non tutti siano d’accordo.
[quote=“lynX, post:24, topic:2734”] Sarah Harrison andò a recuperare Snowden e tentò di portarlo in Ecuador, poi sono rimasti incastrati a Mosca. Perdona, ma le “fesserie” le stai dicendo tu. [/quote]Ma in questo forum c’è l’abitudine che quando si dice una cazzata si fa finta di niente? Se sono questi i comportamenti che professano le teste a capo del partito, stiamo sulla buona strada.
No, c’è l’abitudine a fare silenzio quando non si può rispondere senza sputtanare la gente
Risposta di un livello elevatissimo, grazie.
Io la chiamo la tecnica della zoccola, che quando non sa come agire scompare nei buchi…
E allora non hai capito cosa ho detto, ma va bene comunque.
Si, ciò che hai scritto era indecifrabile… Confermo che continui ad utilizzare la “famosa tecnica della zoccola”
Confermi che il silenzio era la risposta corretta, allora
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