Immagino però che semplicemente dargli ragione non otterrà granché. Ci vuole un piano.
Il piano è semplicemente trasformare l’energia potenziale in energia fruibile. Non a caso ho convocato la riunione in Veneto, se ne sentiva necessità per tirare fuori idee e concretizzarle a livello locale. Già il riunirsi periodicamente aiuta molto, vedi Milano.
Puntare al minimo del potenziale non è un piano, è ciò che accadrà comunque.
Se hai piani migliori per ottimizzare la conversione del potenziale in energia spendibile, ben vengano. Il partire facendo attivismo e facendo gruppo è a mio avviso indispensabile, sono le fondamenta pratiche: da soli non si va da nessuna parte.
Trova una metafora migliore, quella energetica non ha senso
Perché usare metafore? Abbiamo X persone che ci hanno conosciuto durante le elezioni e che si sono iscritte. Abbiamo Y persone che pur non essendosi iscritte hanno scelto di votarci, e che sono comunque condividono la nostra vision.
Bisogna mobilitare queste X persone ad agire. Le prime cose che mi vengono in mente sono:
-
un leader deve dir loro cosa fare (proseguire di là: E se eleggessimo un leader?)
-
queste persone trovano un obiettivo comune che li spinga ad auto organizzarsi, es. Elezioni (ecco il perché del tentativo di raccogliere le firme e partecipare, per attivare tutti)
-
la spinta al fare viene indotta per mezzo della creazione di un gruppo territoriale attivo, e l’appartenenza di gruppo sprona l’azione sempre migliorativa
Altre soluzioni non ne trovo, personalmente. E dobbiamo arrivare a tutte le Y persone, si spera ad ancora più di Y persone, la prossima occasione utile.
Esatto, e non è neanche necessario che si iscrivano. Ognuno deve poter fare quello che vuole, fosse anche lavorare con il suo gruppo locale.
eh ma poi non possono decidere sul LIQUID e pensano di non contare niente
“Mi dispiace, non puoi neanche firmare per la presentazione della lista se non paghi la quota e accetti tutte le responsabilità di un dirigente di partito.”
Allearsi con una sinistra radicale tipo Potere al Popolo o La Sinistra o qualche nuova coalizione magari con a capo De Magistris (se riuscirà a decidersi) è un qualcosa che escludete totalmente? Oppure provare un dialogo con i 5 stelle, che mi auguro dopo questo schiaffo e calcio nei maroni abbiano capito un pochino meglio da che parte stare e restringere un pò il campo delle loro alleanze
Been there, done that: no.
I cinque stelle hanno scelto volontariamente e razionalmente di fare un governo con la lega, di proteggere Salvini da un’incriminazione per sequestro di persona, e tutto il resto.
Non c’è un cazzo da capire, loro questi sono.
Una cosa è certa in questo momento storico bisogna giocarla rispettando le proprie idee e cercare quindi di essere coerenti. Ma bisogna anche giocare tatticamente La priorità per molti deve essere fermare Salvini e i suoi alleati che vogliono applicare politiche di destra estrema. Perciò credo si debba ragionare anche in termini di strategia politica adesso. I 5 stelle per fame di potere sono caduti nella rete della casta.
Va bene, ho capito. Devo andare a reclutare Matteo Renzi.
Proprio per non doversi piegare a Matteo Renzi o personaggi simili, che bisognerebbe cercare di creare qualcosa di forte e alternativo che possa contare
E’ quella la domanda: sono caduti nella rete della casta, o sono la casta facendo credere di combattere la casta?
scusa ma credo che la risposta sia “sono la casta”, quando fai un accordo con la Lega per governare, quando provi a fare un accordo anche col PD per governare, dimostra solamente che qui abbiamo un’altra giovane DC…
ti devo ricordare tutte le promesse del cazzo fatte dal M5S? rappresentano in pieno la casta, col cavolo che sono caduti nella rete della casta… ovvio qualcuno di onesto ci sarà nel M5S, e quelli si che sono caduti nella rete della casta penta-stellata.
Sì, ma le sinistrucole che hai citato prima hanno dimostrato più e più volte che conoscono una sola tattica: quella elettorale, e non hanno nessuna strategia. Altrimenti non continuerebbero ad allearsi con Rifondazione, che puntualmente sfascia qualsiasi tentativo all’indomani delle elezioni, e a volte anche prima (vedi Ingroia).
Noi provammo a sostenere la lista Tsipras,senza candidati nostri, ma invitando a sottoscrivere il programma Digitsipras (grazie @FelynX, quello fu un ottimo lavoro di sintesi) tra l’altro quasi spaccando il partito, e si è visto di che pasta era fatta questa sinistra “idealista”: si sono scannati per UNA poltrona. UNA.
Vero, ma a mio parere è la solita manfrina dell’allarme fascismo che si sente a ogni elezione e negli intermezzi. Un’ottima scusa per non avere una strategia non dico a lungo, ma almeno a medio termine. Prima l’allarme era Berlusconi, ora Salvini. La forma di governo repubblicana non è messa in discussione, neppure dal branco di fasci che corre dietro a Salvini, pertanto non vedo priorità che permettano di derogare alla costruzione di un fronte solido, soprattutto perché tutte le tattiche “emergenziali” della sinistra hanno dimostrato di essere fallimentari, e di finire per dare credito solo al PD, o ai suoi avversari.
In questo momento però riservo la mia maggiore severità a quelli come te o @cal che non fate atti conseguenti alle cose che dite, ovvero non vi impegnate in azioni politiche pensando, errando, che bisogna trovare un nuovo trucco regolamentare per escludere i velleitari identitaristi.
Ad esempio @Lanta dice giustamente:
ma poi fallisce nel indicare tre cose nessuna delle quali "politica’, solo organizzative. Nessuna legata ad una azione da fare sui vostri temi, come poteva essere appunto darsi da fare per far conoscere il fondo galoise o fare una qualche azione contro la sorveglianza di massa, o qualunque altra cosa che faccia avere l’impressione che, fossero anche solo 10, ma i pirati si stanno sbattendo per quello.
Se è vero che considero VECCHI quelli che pensano di fare una politica di posizione identitaria peraltro sbagliando identità con tutte quelle menate sulla pirateria dei mari, sinistre prima che sinistrorse e controculturali, che dimostrano che non hanno capito una beata mazza del perché questo movimento era nato (fuori dall’Italia), è anche vero che considero voi molto inconcludenti. Se invece di continuare a parlare di organizzazione, statuti e regolamenti parlaste di politica allora non ci sarebbe storia, ma semplicemente non ce la fate.
E lo dico con il massimo disprezzo: siete informatici e quindi non capite un cazzo della vita. Vi nascondete dietro qualsunque cosa di inanimato (regole, strumenti,…) perché siete costitutivamente incapaci di avere rapporti con le persone, ma che minchia di politica volete fare?
Inoltre e l’ho già detto. Non siete in grado di dominare il partito, come farete a dominare una cosa complicata come le relazioni politiche esterne…
È proprio tempo sprecato…
Mi viene difficile pensare a qualcosa di più alternativo di un Renzi fuoriuscito dal PD. Quasi quasi lo certifico davvero.
Allora, questo è stato fatto in passato e con esiti disastrosi. Non ci sono margini per un incontro con la sinistra radicale, troppo statalista quest’ultima per essere compatibile con noi. Occhio anche a giocare la carta del “arginare il pericolo Salvini”. In quest casi questo polarizza i voti attorno ai partiti maggiori e non disperde il proprio voto nei partitini piccoli o piccolissimi. Secondo me noi avremmo tutto il vantaggio a correre da soli perché avremmo ancora la possibilità di cercare visibilità in campagna elettorale. Dal punto di vista politico se c’è una forza con la quale potremmo cercare un incontro, secondo me ci sono soltanto i verdi (al netto della fascisteria che si sono tirati dentro però) e i radicali.
E volt, e più Europa.