Fuorilegge le organizzazioni di estrema destra?

Faccio subito un distinguo: sono contro ogni forma di censura ma credo che qualsiasi tentativo di ricorstruzione di un partito fascista debba essere impedito. Con questo voglio dire che non mi batterò mai per far ritirare un libro dal commercio od oscurare un sito internet. Credo che la legge Mancino che introduce aggravanti per antisemitismo o addirittura per negazionsimo sia una boista e che la storia non si scriva attraverso decreti. Ma di stare a guardare impotente gruppi neo fascisti che si organizzano per farmi fuori non appena ne avranno il tempo e l’oaccsione non ne ho proprio voglia. Secondo me andrebbero sciolte queste organzizzazioni. E poi, a fari spenti, completiamo il lavoro.

Mi pare sia compito delle magistrature giudicare la conformità dei partiti con i principi costituzionali… e se quella parte non funziona, il problema sta lì… non mi pare che un partito possa agire se non lavorando sul migliore funzionamento della democrazia nel complesso…

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Il problema sta nel definire qual è l’essenza e quali sono i valori del fascismo. Se non li sai definire non puoi combatterlo, se li definisci puoi combattere questi valori e l’essenza senza ched ci sia bisogno dell’antifascismo. In realtà nessuno ha interesse a fare questo lavoro, perché ci si accorgerebbe che molti di quei valori sono qi propri. Inoltre si può chiamare fascismo tutto quello che non piace. E’ così che utilizzando la legge reale furonio manganellati (e peggio) gli operai in sciopero.

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Se la costituzione si definisce “antifascista” evidentemente ci pensa la costituzione a definire cosa sia, non è necessario farsene una opinione nei partiti. Trovo già abbinare il termine “valori” a “fascismo” abbastanza assurdo. L’essenza del fascismo è l’egoismo, il menefreghismo, la prepotenza, l’ingiustizia, il controllo totalitario, la misantropia. O sbaglio? Il fascismo si definisce come “tutto quello che fa comodo a Benito” o no?

Basta combattere per la democrazia e i valori della costituzione per praticare antifascismo.

Non credo proprio. Io non condivido nulla del fascismo.

Grazie al fatto che l’antifascismo è costituzionale non solo il fascismo non è immaginabile in un partito come il nostro, è anche illegale se banalizzato, implicando negazionismo storico dei fatti avvenuti sotto Mussolini e Hitler. A mio avviso è illegale dare del fascismo a cose che non lo sono in quanto banalizza i danni subiti dalle vittime dei regimi totalitari che hanno anteceduto la nostra repubblica.

Non ho presente questo avvenimento.

Inoltre si può chiamare fascismo tutto quello che non piace.

ma qui è diverso, a definirsi fascisti sono proprio loro, quindi c’è poco da discutere

Il fascismo sta nei modi o nei contenuti?

Arrestiamo i picchiatori o i socialisti corporativisti?

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Non penso proprio sia questa la definizione che si darebbe un fascista. Per molti di noi è “gente che mena chi non è d’accordo con lei”, ma la domanda veramente interessante è: d’accordo con cosa esattamente? Mi interessa capire perché un ragazzo diventa fascista, qual è il percorso, quali sono gli anticorpi che sarebbero necessari per evitare che lo diventi, cosa potremmo fare per smontare le loro convinzioni. Certo non possono essere le chiacchiere l’antidoto. Per far vedere che un modello diverso servono comunità funzionanti, dove invece troviamo periferie degradate e disgregate. Serve portare partecipazione alla gestione della cosa pubblica, dove adesso c’è una distanza abissale tra cittadini ed istituzioni.

Noi stessi sperimentiamo quotidianamente quanto a volte possa essere inefficiente e faticosa la democrazia, ed insistiamo nel tentativo di ripararla, perché convinti che una gestione egualitaria sia migliore. Ma una persona che quest’idea non se l’è formata, può facilmente prendere una strada diversa, avendo sotto gli occhi questa democrazia marcia che sta derivando sempre più verso una corporatocrazia.

Per difendersi dalle picconate del liberismo le comunità hanno due sole vie di fuga, il collettivismo o l’autoritarismo. Non mi sorprende quindi che alcune persone prendano la seconda via.

Urgente è costruire dei progetti anche (e soprattutto) localmente, riaggregare, fondamentale l’istruzione. Penso che il Partito Pirata possa essere veramente ciò che serve, ma a maggior ragione abbiamo una grande responsabilità, ovvero non bruciare un progetto di collettivismo che ha grandi potenzialità. Quindi adottate un’idea e iniziate a concretizzarla in qualche modo. Il tempo di cesellare la struttura è scaduto, iniziate a FARE. L’azione è sempre politica.

Questa affermazione è ambigua e può essere interpretata anche in modi raccapriccianti, puoi riformularla please?

Molte delle risposte vengono dalla storia. Oggi, se vuoi capire il fascismo, segui le vicende del M5S. L’essenza del fascismo è l’essere un partito carismatico, che prende le persone insoddisfatte per una situazione insostenibile e le utilizza. La differenza fra oggi ed allora è che mentre allora Mussolini era un trascinatore naturale oggi Casaleggio utilizza tecniche sviluppate apposta. C’è anche da chiedersi se dietro Casaleggio ci sia qulcuno (USA come molti dicono?) mentre certamente dietro Mussolini non c’era nessuno. La situazione L’Italia era uscita da una guerra che aveva arricchito chi era rimasto a casa ed impoverito (ed ucciso) quelli che invece erano andati a combattere. Non per nula il nucleo del PNF erano gli arditi. Si era così formata una casta formata da ricchi, nobili ed arricchiti, in mezzo agli scandali, assolutamente incapace di migliorare la situazione economica. A ciò si aggiungano scioperi e scontri. A tutta questa massa, in gran parte analfabeta, viene proposto il sogno di un miglioramento economico e cacciare la casta (si legga ad esempio il mnifesto del sanfedelismo) e di essere gli interpreti di una nuova era. I valori fascisti sono sempre stati patria (Dio, patria e famiglia), sacrificio e lotta (credere, obbedire e combattere), la tecnologia che risolve tutti i problemi.

E bisogna dire che il fascismo fece molte cose buone, e mantenne molte delle promesse. Ad un costo: il pensiero unico. Chi non si adeguava veniva “espulso” (ucciso, inviato al confino, lasciato senza lavoro, …)

Analisi molto molto superficiale, dato lo spazio (sul fascismo è stata scritta un’infinità di libri). Se vuoi sapere qual è l’interpretazione più corrente del fascismo, ereditata dai suoi nemici, leggi il commento di lynx.

P.S. Il motivo per cui le attuali organizzazioni di estrema destra non sono fasciste e non suscitano il mio timore è in primis che non hanno nessun leader carismatico e poi che, appunto, sono di estrema destra mentre fascismo e nazismo dsono nati come movimenti di estrema sinistra.

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si ma se Mussolini è il creatore del fascismo non poteva certo ispirarsi al fascismo ai suoi esordi. Mussolini militò da giovane nella sinistra ma questo non significa che il fascismo inizia come un movimento di sinistra. Sarebbe come dire che la tossicodipendenza inizia dal latte, guacchè ognuno di noi prima di diventare un (eventuale) tossicodipendente l’ ha certamente bevuto da qualche tetta :slight_smile:

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Si e no. Ma usare il termine “sinistra” ha poco senso.

Cosa che invece ha senso è ricordare che il fascismo ha elementi socialisti oltre che demagogici. (Al contrario, nel nazismo, mancava il socialismo, e la demagogia era ancora più estrema.)

Nel nazismo (partito nazional socialista dei lavoratori) non mancava il socialismo. Come sempre parlo degli inizi, quando gli uomini vengono attratti anche dai programmi, poi i seguaci vanno dove li portano i capi carismatici. Ovviamente tutti i partiti “nuovi” per nascere debbono rivolgersi alle persone che stanno male e queste si trovano per lo più a sinistra. (hai ragione, uso la parola in senso improprio, ma socialist solo non mi soddisfa)

Nel nazismo (partito nazional socialista dei lavoratori) non mancava il socialismo.

onestamente non mi risulta, da cosa evinci (al di là del nome che può non significare nulla) questo aspetto?

Era un concetto strano di socialismo. Parlava [l’ideologia nazista, secondo en.wiki] di nazioni proletarie contro nazioni plutocratiche, e così giustificava l’aggressione tedesca al mondo… Eccetera.

parlava chi? potreste essere più precisi? a quali fonti vi riferite?

Un aspetto che la costituzione non tratta specificamente, perciò i partiti che si vogliono proteggere devono analizzare i metodi e combatterli. Mi pare ne abbiamo parlato per esempio in https://pad.partito-pirata.it/p/2014-no-populismo

Entrambi Grillo e Mussolini hanno competenze trascinanti, anche se non vorrei accomunarli in questo modo. Entrambi hanno però utilizzato le tecnologie adatte dei loro tempi – i fascisti la manipolazione via radio, Casaleggio quella via social. Giusto?

Stando ai documenti Snowden è l’Inghilterra ad avere i programmi “segreti” orientati alla manipolazione individuale di massa, non gli USA. Vedi il mio video riguardo alle Malvinas, se hai tempo.

Cioè l’egoismo a discapito delle persone diverse, la sudditanza invece della democrazia, partecipazione e razionalità, e l’ottimismo tecnologico… è lunga.

Per favore non metterla così… i trucchi per riattivare l’economia erano più stile mago Silvan.

Questa la trovo una osservazione molto interessante. Grazie.

Nazi è il derogativo di Nationalsozialist, e i metodi sono stati gli stessi. Hitler e i suoi fedeli hanno imitato il modello italiano. NSDAP sta per Partito Nazional-Socialista dei Lavoratori Tedeschi. Il fondamento della mobilitazione stava nella depressione degli anni 20 e la frustrazione dei lavoratori industriali. Hitler si presentò come una variante nazionalista dei comunisti, purchè i lavoratori da difendere fossero tedeschi. L’antisemitismo popolare era una leva troppo utile da adoperare – permetteva non solo di dare la colpa ai plutocrati, ma di assegnarli un’etnia… un gesto populista estremamente potente e consolidante, di allearsi contro un nemico comune.

Gli ebrei in quel periodo erano strutturalmente più ricchi dei membri di altre religioni per un fatto che mi spiegò un giurisprudente: molto prima della WTO possedevano un sistema di giurisprudenza mondiale a base del proprio sistema religioso, perciò erano in grado di globalizzare il mercato di scambio delle merci, offrendosi garanzie di contrattualità da un continente all’altro che le industrie non ebree non erano in grado di ottenere. Questo vantaggio strategico li rese più predisposti alla ricchezza.

Hitler si presentò come una variante nazionalista dei comunisti

il partito nazional socialista si presentò alla germania proprio con una chiara veste anticomunista, le camice brune per le quali il comunismo era un prodotto della plutocrazia ebraica iniziarono la loro violenta azione contro gli spartachisti. Fu un modo per rassicurare gli industriali tedeschi e spingere le masse frustrate dalla crisi economica verso un nazionalismo esasperato (che si contrapponeva all’internazionalismo comunista).

Riporto questo pensiero altrui tratto dalla rete:

Non sono d’accordo con le due risposte arrivate finora: il partito nazional-socialista (“nazismo”) aveva questo nome, ma non vul dire che il nazional-socialismo sia per forza hitleriano. Sarebbe come dire che il Socialismo è craxiano, solo perchè Craxi era leader del Partito Socialista. Il Socialismo è l’ideologia politica di tutela delle masse popolari (o comunque non aristocratiche, imprenditoriali, ecclesiastiche, ecc.) e generalmente ha una vocazione internazionalistica. Il Nazional-socialismo è una corrente del Socialismo caratterizzata, al contrario, dalla convinzione della necessità di rafforzamento, o anche espansione, della forza della singola Nazione e non dell’Umanità. Anche il Fascismo in Italia e il Castrismo a Cuba (per fare due esempi opposti fra loro) sono forme di Nazional-socialismo, pur non essendo ideologie hitleriane.

Storno ti ringrazio per il contributo ma ammetterai che siamo dinanzi ad una di quelle questioni in cui tutti dicono un po’ quello che gli passa per la testa. Senza urtare la sensibilità di nessuno vorrei avere qualche riferimento storico più solido, non cut & copy presi dalla rete senza riportare le fonti. Ad ogni modo wikipedia definisce il nazional socialismo originalmente come una derivazione di un socialismo radicale. Qui mi tocca darti ragione quindi, il mio concetto di socialismo è inscindibile dall’internazionalismo ma evidentemente da un punto di vista storico sono io in difetto.

Poi, naturalmente, ottenuto il seguito, il capo carismatico porta i fedeli dove vuole lui. Le perdite dei “duri e puri” che se ne vanno o vengono espulsi vengono ampiamente compensate dall’arrivi di quanti sono attirati dal successo. Emblematico è il fascismo: da “sinistra” a “destra” da anticolonialista a colonialista da anticlericale a clericale (anche se con la chiesa ci furono forti scontri per l’educazione [irreggimentazione]dei giovani e giovanissimi, figli della lupa-scout) blocca il tentativo di Hitler di invadere l’Austria e ne diventa alleato filo (neutro) giudaico (finanziato da Finzi e con un’amante ebrea) ad antigiudaico.

Per questo dico che assomiglia al movimento 5 stelle.

Da notare che anche nel fascismo ci furono “D&P” che protestarono, ma non furono espulsi n se ne andarono.

Il giorno 23 dicembre 2015 19:19, briganzia cto@lists.partito-pirata.it ha scritto:

E con la Legge Scelba il “sentinello” vestito da nazista dell’Illinois. No, un antifascismo che permette di chiudere la bocca a chiunque non sia d’accordo con le proprie idee al grido “fascista”… tranne ai fascisti, che hanno continuato a prosperare e anzi sono tornati in voga, grazie alla pessima pubblicità fatta ai valori dell’antifascismo da certi personaggi, non mi sembra utile. Ancora ricordo quando, credendosi più partigiani dei partigiani, andarono a cercare di chiudere la bocca a Pansa mentre faceva un dibattito con i partigiani VERI.

Luca, pensa Pirata, e dimenticati dei metodi di certa gente, che ci ha condotto alla situazione attuale.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/10_Ottobre/17/cazzullo.shtml

Oltretutto ha ragione chi scrive che il fascismo inizia - o meglio, ha la pretesa di iniziare - come qualcosa di vagamente “socialista”… Basta leggersi il programma sansepolcrista.

Io sono d’accordo con Storno: vedere un pericolo attuale nei movimentucoli di estrema destra significa dare loro un’importanza che non hanno. Anche perché, se fossero davvero pericolosi, saremmo già fregati viste le strategie fallimentari e approssimative con cui la sinistra cosiddetta antifascista affronta l’argomento. Prendiamo un argomento specifico: l’Islam. Quanti sanno che ci sono diversi gruppi di estrema destra che lo prendono a modello, specialmente per quanto riguarda il ramo sciita? Quanti sanno che svariati intellettuali di destra, specialmente negli anni '70, si convertirono all’Islam? Eppure secondo la vulgata di sinistra, la destra sarebbe tutta anti-islamica. O quanti hanno indagato sulle tante posizioni esistenti a destra riguardo alla religione cattolica? Come si spiega se non con un’ignoranza supponente di una sinistra che, più che “disobbediente” è solo “viziata” e quindi destinata a far danni? Perché se si vuole combattere una malattia, di solito la si studia…

Hanno tentato di combattere il fascismo con i metodi propri del fascismo stesso e hanno fallito. Proviamo con i metodi da pirati.

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