Sto parlando dell’Italia di oggi e penso che pochi anni fa questo clima non ci fosse. Basta pensare al consenso per la lega di 10 anni fa. Ad esempio i femminicidi che erano in diminuzione sono in crescita
Si sta discutendo… di una cosa irrealizzabile. I candidati li sceglie l’AP, alla fine (o delega la cosa al comitato elettorale, etc). In queste condizioni, il testo di sopra non è una policy del partito né un regolamento: è semplicemente un “ci piacerebbe che tu faccia così”; ovvero lince ci sta trollando e stiamo discutendo del nulla.
[quote=“Cal, post:136, topic:2911”] il testo di sopra non è una policy del partito né un regolamento: è semplicemente un “ci piacerebbe che tu faccia così” [/quote]Appunto, hai detto tutto…
Tutto ciò che hai scritto vale anche per il programma delle politiche/amministrative, è semplicemente un “ci piacerebbe fare queste cose”…
[quote=“Cal, post:136, topic:2911”] Si sta discutendo… di una cosa irrealizzabile [/quote]E se c’è qualcosa di irrealizzabile in qualche punto, basta discuterne e modificarlo… Credo che sia un monito per gli interessati ad entrare nel partito… Quello che ha scritto @lynX ha lo stesso peso del programma elettorale…
Tu hai detto la tua, io ho detto la mia, ora lasciamo che gli altri dicano la loro.
[quote=“storno, post:135, topic:2911”] Sto parlando dell’Italia di oggi e penso che pochi anni fa questo clima non ci fosse.Basta pensare al consenso per la lega di 10 anni fa.Ad esempio i femminicidi che erano in diminuzione sono in crescita [/quote]Capisco quello che vuoi dire… Però la lega non è ciò che era 10 anni fa, i suoi elettori non sono sempre gli stessi, alla fine sono le stesse persone che prima votavano Berlusconi, ci vedo solo un passaggio di voti… Sui femminicidi non so i dati ufficiali ma ti posso credere… Però in confronto a prima c’è meno discriminazione nei confronti delle donne, e questo porta anche meno violenza… Prima credo che forse ci fossero meno femminicidi per il fatto che le donne non avevano il minimo coraggio e supporto per ribellarsi…
E lo ritengo causato dalla Rete in quanto un invito a manipolare e fare demagogia.
Lo stai dicendo proprio in quel thread in cui sono già state pubblicate ~4 sostanziali critiche al libero mandato.
No perché il modello di carriera elencato si fonda sulla inefficacia del libero mandato.
No, sarebbe stata urgente un anno fa quando ci si accingeva a cercare candidature.
Il regolamento può essere più chiaro riguardo alle annesse sanzioni o espulsioni.
Si.
Abbiamo svolto un lavoro fondamentale… abbiamo ricercato le fondamenta filosofiche, storiche ed abbozzato quelle empiriche per sostenere questa scelta che finora solamente pareva ragionevole. Ora è irragionevole discreditarla in vista dei fatti.
Claim falso presentato come se fosse un dato di fatto.
il testo di sopra non è una policy del partito né un regolamento
Ma dovrebbe diventarlo. Ha servito a scaturire una discussione, a trovare evidenze, ad evidenziare scelte del PP prima che si riducesse alla dominanza della minoranza di coloro che in passato erano sempre in minoranza.
Come ti pare, eh. A me sembra solo una proposta politicamente inaccettabile.
Non solo perché l’AP deve poter avere il diritto di candidare chi vuole, ma anche perché metti che si vogliano candidare degli indipendenti, una cosa simile non gli si può proporre.
Però, c’è un silver lining importante: questa struttura sarebbe perfetta per il movimento 5 stelle.
Ho risolto il problema, se vogliamo avatar invece di candidati senzienti, la soluzione è questa: estrarli a sorte.
Con l’importante vantaggio che anche se fanno come gli pare saranno comunque rappresentativi proprio perché sono stati sorteggiati
Divertente, ma è un ragionamento da matematico statistico, non da sociologo. La realtà è che una volta integrati nell’apparato parlamentare saranno soggetti a compravendita, ad interessi lobbisti, a opportunità dannose… ed il fatto che tu li abbia scelti a caso non avrà alcuna importanza…
Di fatto proponi il sistema maggioritario con collegi elettorali. Vigeva in Italia ai tempi di Giolitti. Lui si candidava con o senza o con qualsiasi simbolo e nel suo collegio veniva eletto. Ha portato a una certa instabilità del parlamento: ognuno per se e si fatica a trovare la fiducia per un governo.
Per questo è sufficiente eleggere il Governo in Parlamento. Prima si eleggono i ministri politici con VST, poi il consiglio dei ministri nomina i ministri tecnici. All’insediamento i ministri politici si dividono i ministeri. Quasi come in Svizzera.
Tipo bilancio partecipativo nella mia città: cittadini estratti a sorte fan le proposte è tutta la cittadinanza vota per scegliere la proposta migliore!
Questo è un miglioramento per l’elezione di ministri e capi di stato. Una commissione di Parlamentari estratti a sorte eleggono, a maggioranza dei 2/3, i candidati. Il Parlamento elegge i ministri tra i candidati eletti dalla commissione.
Ma io intendevo un possibile governo rappresentativo e quindi proporzionale almeno per quei ministri che non sono tecnici, i tecnici per nomina collegiale. Questo comporta alcuni ministri di opposizione che essendo un organo esecutivo aumenta la democrazia.
E sorteggiare invece i parlamentari? Una piccola citazione: Non è così pazza come idea. La selezione casuale è stata un elemento chiave del modo in cui si è svolta la democrazia nell’antica Atene. La “demarchia” era un concetto fondante della civiltà classica, anche Aristotele, nella Retorica, definisce la democrazia stessa come la forma in cui si estraggono a sorte i rappresentanti.
La soluzione particolare che proponi non mi piace affatto ma in linea di massima sono d’accordo con te: oggettivamente il sorteggio è una soluzione interessante, molto sottovalutata e che, laddove diviene integrativa e non esclusiva, potrebbe rivelarsi vincente.
Ce l’avevamo nel Regolamento per la selezione del Coordinamento. Poi coloro che volevano coordinare ne hanno proposto l’abolizione. Forse sarebbe il caso reintrodurla per la creazione delle liste elettorali.
Leggendo lo statuto non ho visto come funziona la creazione delle liste. È certo un punto dirimente, prima che si diventi troppo grandi. Se non lo definisci a monte poi rimane solo la morte per invidie.
Come tutto il resto: decide l’assemblea.
Considerando le tante altre cose in sospeso è qualcosa che da anni rimando. Avevo delle idee ma qui si tende sempre ad avere 8 anni di opposizione da parte di coloro che preferiscono il potere de facto su quello de jure.
Decide l’assemblea è un po’ vago. Mi riprometto di approfondire. Per ora mi accontento di questa risposta.
Nessuno dovrebbe accontentarsi, ma è così.
Regolamento: art 6 e art 51. Art 6 rimanda la decisione sulle elezioni e quindi candidature alla assemblea regionale e art 51 le dispute alla assemblea nazionale. Però la selezione dei candidati non è definita in alcun modo, secondo me (penso sia fonte di guai). Per la creazione di una sezione locale, senza dispute, il rimando è alla assemblea regionale.