Beh, se ti trovi indisposto a studiarti i dati e arrivare alla conclusione che non sono opinioni, allora non posso esserti d’aiuto. L’Internet è pieno di documenti che elencano le forme di corruzione parlamentare che si manifestano dal momento che liberi il mandato. Il problema è che è difficile trovare studi che trattino specificamente la corruzione nei parlamenti, la maggioranza tratta come i parlamenti intendono risolvere la corruzione in generale.
Mandato libero, mercato libero, software libero… siamo di nuovo in quel ambito d’uso della parola libertà che non necessariamente significa la libertà dei cittadini stessi…
Appunto per questo è interessante che è stato un monarca a liberare il mandato per aumentare il proprio potere! Ma le leggi le cose alle quali rispondi? Ho notato che altri hanno avuto la stessa impressione, che sorvoli le risposte altrui senza affrontarle semanticamente.
Il professor Tomba ci ha spiegato come le cose stanno diversamente, e se non ci fosse la partitocrazia avremmo la pura corruzione al potere. Purtroppo ci è stato indottrinato un ideale di libero mandato che è in realtà una propaganda contro una democrazia più onesta.
Penso che ci è data una grande occasione per capirci di più della storia delle democrazie, possiamo coglierla oppure restare ideologici riguardo alle scelte fatte dagli autori della nostra costituzione, il che equivale a mantenerci sulla traiettoria dell’autodistruzione.
Che palle che i documenti che vorrei visionare riguardo alla corruzione parlamentare sono protetti da paywalls.
Questo è interessante:
A critical analysis of individual liability of councillors in South Africa, Sandile Alfred Tom, 2012. L’autore conclude che per alleviare gli enormi problemi di corruzione causati dal libero mandato si dovrebbe responsabilizzare legalmente gli eletti. In pratica il vincolo non è alle decisioni bensì alla deresponsabilizzazione dei parlamentari.