Liquid Feedback per "Potere al Popolo"

Non è la prima volta… ci furono circa una mezza dozzina di movimenti e partiti che adottarono LQFB a scopo sondaggistico, solo la Rete dei Cittadini lo usò per prendere le decisioni. Mi domando come PaP intende usare LQFB, ma il sito è invalangato di dipendenze capitaliste con un miliardo di javascript include e schifezze tipo Google Analytics. Questa è la gente più incoerente che ho mai visto— di promuovere una politica di “sinistra radicale” ed allo stesso tempo abbracciare al massimo l’economia della sorveglianza.

Sul forum qualcuno ha piazzato un link ad un gruppo Facebook diffamatorio nei nostri confronti (versione a nudo). La pagina contiene solo falsità e diffamazioni (e dallo stile si capisce anche chi ne è l’autore — uno dei tanti che avrebbe voluto controllare il PP ma non ci è riuscito) ma se in PaP nessuno conosce la verità è capace di farsi influenzare (come ci ha confermato la scienza: il trolling e la disinformazione funziona ed ignorarla è controproducente). Il post non ha suscitato alcuna reazione in alcuna direzione sul forum — non da l’apparenza che si stia a discutere l’impiego di LQFB.

Tentativi a cercare lo statuto di PaP continuano a fallire… non ci ero riuscito già durante le elezioni… dove cavolo lo nascondono? Trovo solo manifesto e programma, come se le garanzie di democrazia interna non fossero importanti. Anche Wikipedia non sa nulla di alcun statuto.

Invece si trova una recente votazione dove “Prima le Persone” decide di raccomandare la propria storpiatura del ex-Statuto Pirata all’intera coalizione PaP. Stando a Città Futura c’è stato un convegno sulla struttura interna a Maggio. Probabilmente fu qui presentata la proposta di PlP.

Ah ecco, PaP aveva annunciato l’uso di LQFB su un sito che non posso leggere, ma poi ci sono stati dei casini — anche in questa occasione come già nel 2011 in Germania si fece l’errore di non accogliere bene le critiche ed eliminare gli errori di comprensione:

Addirittura ora si rinfaccia il modo come l’M5S ha scimmiottato noi, ma senza la necessaria trasparenza e verificabilità, a noi che proponiamo l’originale senza le fregature?

Anche in questo i giovani eroi stanno sbagliando. Non si può fare democrazia partecipativa senza una certificazione delle adesioni e un minimo contributo di protezione contro il cammellaggio.

Il che indica che non si è neanche presa in considerazione una struttura post-rappresentativa.

In pratica, se non ci stiamo noi a pazientemente spiegare come funziona la democrazia liquida, queste cose non vanno in porto bene! Mi domando se le posizioni si sono già incallite o se un discorso razionale è ancora realizzabile. Che disgrazia.

non credo sia incoerenza quando, più, incompetenza. I ragazzi di PaP, seppur pieni di buona volontà, mancano secondo me delle basi tecniche e culturali di cui parli te. E quindi adottano semplicemente le soluzioni che ritengono più opportune per i loro scopi. In questo, come PP, possiamo fornire anche consulenza tecnica e sensibilizzare su quelle che sono le nostre tematiche. Se poi saran rose, fioriranno…

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Perciò ora debunko le cose che dice:

I configuratori possono sospendere utenze, generalmente su indicazione del collegio arbitrale (Finora non abbiamo eletto responsabili della convivenza proattivi in assemblea, solo in forum ecc). Gli utenti sospesi possono rivolgersi al collegio arbitrale. Chi non crede alla democrazia (separazione dei poteri) ovviamente si può fare la pippa mentale che configuratori (esecutivo) ed arbitri (giustizia) stiano complottando contro i soggetti maleducati e nocivi che si credono paladini della libertà, mentre lo statuto prevede che facciano proprio il lavoro di proteggere il partito dalle persone nocive, perciò è proprio questo il comportamento necessario per fare funzionare un progetto politico.

Del resto LQFB non implementa alcun voto segreto. Tutte le votazioni sono palesi — per falsificare gli esiti (un admin del sistema o del database potrebbe provarci) dovrebbe falsificare le individuali schede dei partecipanti rischiando che qualcuno lo nota. LQFB è uno dei pochi strumenti di voto digitali che garantisce la trasparenza completa, al contrario di quanto ci offrono M5S o DiEM25.

Queste teorie dal 2012 servivano a tutti coloro che volevano un board tradizionale per diventare capo del partito. WIRED a suo tempo diede spazio a queste teorie causando un danno probabilmente di rilievo al PP, ma tre anni dopo si è dovuta rimangiare tutta quella critica dato che è uscito il lavoro scientifico che conferma il funzionamento della democrazia liquida. Perciò ora possiamo dire che le cose elencate qui in alto sono oggettivamente false.

La “dittatura degli attivi” è un fenomeno che si manifesta nella democrazia diretta ed è appunto risolta grazie alla democrazia liquida. Chi voleva però danneggiare la democrazia liquida ha riciclato la terminologia per promuoverne una definizione oggettivamente sbagliata. La stessa persona poi si è offerta ad un programma televisivo come esperto di democrazia liquida per istituire un LQFB aperto alle masse televisive — evidentemente la sua critica a LQFB era solo correlata al suo interesse di ottenere il controllo del partito (e quasi ci era riuscito!), mentre per farci carriera mediatica andava benissimo!

Al contrario, LQFB è stato festeggiato perché considerato equalizzante: da il potere alle persone che non hanno la voce alta alle assemblee. Mettono al potere le donne, tra l’altro.

Un po’ esagerato, ma fondamentalmente questa critica è giusta. LQFB è il software meno peggio in esistenza, ma si potrebbe migliorare. La formulazione scientificamente più corretta di questa critica proviene da Pietro Speroni. L’uso di uno strumento come mindool potrebbe alleviare al problema.

I moderatori in LQFB non esistono. I primi proponenti si era già detto. Il resto sono strutture sociali che definiscono il tessuto sociale del partito e il lavoro citato da WIRED ha comprovato che quella parte li funziona correttamente.

In realtà nelle linee guida abbiamo elaborato come il digitale aumenta il potere di coloro che vogliono disturbare. Se ancora stiamo a difenderci contro le campagne diffamatorie di un individuo è perché in rete queste campagne trovano molto più ascolto che in passato.

No, perché tale gruppo nella struttura liquida deve di fatto rappresentare la maggioranza — come ha dimostrato la scienza è matematicamente impossibile che raffiguri una minoranza abusiva, perciò quello che fa — eliminando una persona nociva per esempio — rientra nel consenso partitico. Se una minoranza non ci si trova bene, forse ha sbagliato partito.

In LQFB non abbiamo eletto alcuni RdC/moderatori, perciò qui si sta parlando del presente forum. I moderatori hanno l’obbligo di fermare litigi sul nascere, anche a costo di causare ingiustizia. Per la giustizia ci si deve rivolgere al collegio arbitrale. Se nessuno lo fa non ha diritto di arrabbiarsi. Ovviamente se anche tale collegio arriva alla conclusione che la moderazione è legittima, è evidente che ci sta un consenso partitico a limitare i danni di tale persona nociva.

E infatti tutti questi fenomeni si sono verificati nel Partito Pirata italiano che usa liquidfeedback. Il risultato finale è questo: decisioni fintamente democratiche, in realtà prese in modo fortemente anti-democratico, bassa qualità delle decisioni e dei testi finali, tendenza a eliminare le voci fuori dal coro, prevalere degli elementi più intolleranti che eliminano progressivamente le persone troppo libere e indipendenti. In conclusione, il risultato inevitabile dell’adozione di un software come liquidfeedback è una FINTA DEMOCRAZIA.

Dato che tutte le teorie preposte non sono dati di fatto ma opinioni e/o oggettive falsità/bugie, questo paragrafo conclusivo costituisce un reato di diffamazione contro il partito pirata e la public software group produttrice del software LQFB.

I post precedenti costituiscono diffamazione in modo ancora più esplicito, addirittura elencando i nomi e cognomi delle persone più attive nel PP mentre il nostro sito fa solo uso dei pseudonimi identificativi all’interno del PP.

Come da titolo, inserisco link per approfondimento

@athos ci tira in ballo per legittimare questa operazione senza però tenere conto della nostra opinione ed esperienza. Molto gentile. Ovviamente lui da solo è molto più saggio dell’intero partito pirata.

C’è poco da dire… potere al popolo contro rifondazione, per la votazione sullo statuto.

per quanto rifondazione ne abbia combinate molte di suo, continuo ad essere critico del modo come hanno messo due modelli di statuto in concorrenza a botte di voto a maggioranza piuttosto di fare una ricerca del consenso per uno statuto che soddisfi tutti… ma dato che impiegare lqfb per cercare consensi non è da tutti ( ci sto lavorando qui: https://structure.pages.de/consent ), forse è un pezzo di expertise che manca… ed avrebbe potuto evitare questa brutta crisi.