Mai promosso un concetto del genere. Il direttivo virtuale non necessita che partecipino tutti… eccetto però se potrebbe esserci una dominanza da parte di una minoranza oligarchica non rappresentativa del partito.
Smettila di rispondere di getto, non capisci nemmeno quello che posti. Prodi non aveva poteri decisionali? Stai parlando di Romano Prodi! Sveglia! E’ nato grazie a Prodi! Leggi:
Sorto per iniziativa di Romano Prodi come sintesi tra le esperienze dei Progressisti e quelle del centrista Patto per l’Italia, ha avuto una storia lunga e spesso contorta…
Poi gli altri esempi sono ministri, li servono le competenze, sono altri casi, non c’entrano proprio nulla…
@Cal io non ti risponderò più, perchè la costruttività del discorso con te viene annullata. Sono stato fin troppo gentile nel rispondere, e continuare ad essere trattato come un coglione non lo posso tollerare all’infinito.
Grazie.
PS: Credo che la tecnica della zoccola sia adatta a questa situazione.
Non volevo arrivare qui, ma è bene che tu abbia fatto questa osservazione. Sì, Romano Prodi non aveva alcun potere decisionale da statuto. Tutto il suo potere lo esprimeva convincendo politicamente altre persone. Che è una cosa diversa, molto diversa.
E’ un punto di vista. Il mio è differente. Alcuni pensano ad un partito con una dirigenza (coloro che, iscritti, esercitano il potere decisionale, tramite LQFB od altro) ed una manovalanza che, senza essere iscritta, si batte per il Partito. Un modello M5S, dove ci sono i Portavoce ed i banchettari. C’è però un piccolo problema: salvo l’eccezione delle europee, che però rappresenta un episodio straordinario che si ripete ogni 5 anni, non c’è stata nessuna attività politica da parte del PP-IT. Tant’è che chi vuole fare politica la fa altrove. Oltre al fatto che la spinta di questo tipo di organizzazione verso senso di superiorità ed arroganza da parte di chi decide tende ad allontanare i “portatori d’acqua”
Altri pensano invece che la partecipazione alle decisioni possa far sviluppare senso di appartenenza e senso di responsabilità, elementi fondamentali per qualunque associazione basata sul volontariato…
Se la metti così, ha senso. Ma per me la “partecipazione alle decisioni” è sempre stata una responsabilità immane (e infatti, mi incazzo solo quando vedo la gente votare coi piedi) ed un lavoraccio di supporto all’attività politica, non l’attività politica in sé. Anche perché per sviluppare quel senso di appartenenza devi poter prendere decisioni significative, cioè lo stesso tipo di decisioni che emarginano le minoranze e storicamente nel PP sono state usate per fare sfoggio di potere assembleare (al quale non seguiva alcun impegno politico, che ti devo ricordare del gruppetto di Napoli?).
Ci sarà sempre una “gerarchia” in cui gli iscritti saranno responsabili e risponderanno di fronte agli attivisti, ed entrambi saranno responsabili e risponderanno di fronte agli elettori. Ma ognuno decide per sé cosa essere, e quei rapporti di responsabilità sono più importanti dei gruppi che essi collegano.
per me lo puoi fare il moderatore, non ci sono problemi. Difficilmente ho tempo per le beghe fine a se stesse e quando ne trovo in genere vado a fare altro. Però attenzione: sono una che discute a sangue quando penso che c’è da costruire. Ed in questo somiglio molto a come discute @erdexe: non sono diplomatica, non sono gentile: dove capisco che c’è stoffa divento parecchio rude. Quindi? Verrò censurata ed allontanata perché scriverò cose sgradevoli? A me basta sapere questo: se in questo forum sono tollerate le discussioni a sangue che hanno la finalità di creare percorsi politici nuovi e concreti. Ovvio che tollero la stessa rudezza quando farò fesserie, anzi in genere la apprezzo perché le cose dette in faccia senza filtri sono quelle che mi costringono a ragionare quando mi ostino a non farlo. Insomma la moderazione è come l’albitro del pugilato che crea una parentesi nella lotta quando diventa troppo accesa, ma non fa nulla per interromperla, anzi, la parentesi serve per riprendere energia e lottare ancora di più. Ho letto ciò che hai scritto di Rosemberg e della non violenza nelle parole ma la stai applicando nel luogo sbagliato. Il linguaggio non violento va applicato nelle relazioni conflittuali, non nei brainstorming politici che più sono cervelli in tempesta e più tirano fuori cose nuove.
OK, pienamente d’accordo. Ma se sei iscritto puoi scegliere: con LQFB puoi votare, non votare, delegare, ma soprattutto è l’unico mezzo veloce per capire cosa sta facendo il partito. Dovrebbe aiutare il forum, ma attualmente è un casino, anche perché più che un forum in alcuni punti sembra un incontro fra dissezionatori di pensiero.
No, non direi. È il mezzo veloce per capire cosa sta deliberando il partito. E il partito può fare un sacco di cose senza deliberare.
Vero, ma solo quando ci saranno Gruppi di Lavoro reali e concreti. Senza GdL rimane solo l’attività legislativa.
Stoppo qui, altrimenti sembra un “duello” mentre mi sembra di aver capito che sulla sostanza concordiamo.
Malissimo. Nell’elenco sul sito pirata non appaiono e quindi nessuno può supportarli. Da statuto: “Tutti i gruppi dovranno comunque notificare all’Assemblea la loro costituzione” e quindi, come vedi, essere iscritti è l’unico modo oggi di conoscere. Sta di fatto che un testo inviato al GdL stampa non ha ricevuto alcun riscontro.
ti dirò, io ho fatto manovalanza nei primi due anni di pirateria… addirittura ho organizzato grandi feste elettorali senza essere iscritto. questo approccio va benissimo finché ho l’impressione che quelli che decidono stanno svolgendo un buon lavoro e non hanno bisogno del mio contributo a decidere bene. nel PP-IT mi è crollata questa concezione dopo pochi mesi.
Esatto. E dal momento che si ha l’impressione che la macchina dirigenziale fila liscia si inizia a manifestare anche la voglia di attivarsi. Ma finché la macchina puzza, che t’aspetti?
Anch’io, tanto. Ma per questo mi sono fatto ragionamenti come migliorare la razionalità collettiva piuttosto di tentare di tenere le persone a bada ed offenderle in questo modo. Se tu la smettessi di opporti alle policy di consenso alle quali tu stesso hai intellettualmente contribuito, magari si farebbero progressi in questo senso.
La maggioranza delle decisioni significative sono >66%…
Stando ai metodi della comunicazione nonviolenta sarai accompagnata a formulare i tuoi testi in modo tale che non vengano malcompresi da chi dietro ad uno schermo li legge in modo completamente diverso da come li percepisci te quando li scrivi. Se tutti si attengono a questo stile, s’impara in poche settimane e l’atmosfera del forum diventa chiara e limpida. L’abbiamo già fatto una volta e non so che ha avuto la geniale idea di buttare a monte questo achievement.
Sono sicuro che troveremo modi per fare lo stesso senza andare a tangere la dignità delle persone. Mi pare che @Shamar in genere ci prende abbastanza a fare questo lavoro.
Questo forum e socialmente assai poco adatto al brainstorming. O ci facciamo un incontro fisico, una teleconferenza — luoghi dove le risate si percepiscono — oppure utilizziamo dei pad dove scriviamo anonimamente e nessuno sa chi ha scritto cosa. In questo forum invece rischiamo ogni giorno di creare inimicizie che necessitano mesi a digerire e riparare, per questo tutte le logiche sociali del mondo fisico non sono raccomandabili in questo spazio digitale.
No, peccarità! Ho già l’orticaria…non me ne voglia @Shamar ma non ho nessuna voglia di essere “educata” alla mia tenera età. Sono figlia di un insegnante ed ho passato la mia prima esistenza accanto ad una madre che mi tampinava sul modo di esprimersi: ho già dato.
Se tu la smettessi di opporti alle policy di consenso
Io non mi sto opponendo. Anzi, sapessi che policy abbiamo preparato, sverresti dalla gioia. Quorum a palla. Ma si applica bene solo a decisioni politiche, non all’amministrazione.
Cara @sarabiemme, non preoccuparti, io sono l’ultimo qui dentro che corregga il modo di esprimersi altrui. Troverai osservazioni grammaticali fatte da altri, ma da me troverai solo obiezioni a tali osservazioni.
Io sono sinceramente grato a chi, come @solibo, si prende la briga di correggere la grammatica dei miei post. Ogni volta osservo la correzione e vado a rivedermi la regola grammaticale che ho dimenticato. A mia giustificazione posso solo dire che talvolta scrivo di fretta. Ma è una giustificazione pessima. E non copre tutti i casi: talvolta l’errore l’avrei fatto anche con tutto il tempo del mondo.
Per questo sono grato delle correzioni. Perché chi mi corregge mi insegna qualcosa.
Ma sostengo da sempre che si debba offrire cultura, non pretendere cultura. Altrimenti si diventa un partito elitario come gli altri.
Sono sicuro che troveremo modi per fare lo stesso senza andare a tangere la dignità delle persone. Mi pare che @Shamar in genere ci prende abbastanza a fare questo lavoro.
Il mio metodo è molto semplice:
- fare domande
- leggere attentamente le risposte
- se la risposta non è chiara, ritorna al punto 1.
Non c’è mai bisogno di mortificare un interlocutore per mostrarne la mala fede Basta citargli le sue parole e chiedergli di spiegarle pubblicamente.
E’ un processo educativo solo se c’è qualcosa da educare. Se l’interlocutore è già onesto di suo, si tratta semplicemente di un dialogo volto alla comprensione reciproca.
Il mio metodo è molto semplice:
fare domande leggere attentamente le risposte se la risposta non è chiara, ritorna al punto 1.
esattamente la modalità educativa e, consentimi, petulante utilizzata da mia madre. E’ stata un’ottimo genitore per molti aspetti ma, ripeto: ho già dato.
Ci sono, e stanno lavorando dietro le quinte.
Anzi, sapessi che policy abbiamo preparato, sverresti dalla gioia.
Wait a minute. Abbiamo un forum che si è rianimato, dove invece di tre sono in dodici le persone che scrivono. Voi invece vi siete fatti la chat dei tre e ci pianificate riforme strutturali dietro alle quinte del partito. Trasparenza politica anyone?
Se intendi dire che esiste un certo GdL XY che sta facendo un lavoro YZ, allora esprimiti in tal senso. Sarebbe grave abbastanza che il GdL Stru (in forma di categoria del forum) che normalmente fa queste cose non è stato incluso. Ma invece scegli toni che fanno intendere che non avete intenzione di includere persone che non avete antidemocraticamente “cooptato”.
fare domande
Scusa Sara, ma l’ho letto in vari documenti per la pacifica comunicazione che un grande passo avanti quando si è incacchiati e si vorrebbe insultare l’opponente è di formulare tutta la rabbia in domande — uno stile che normalmente non riesce ad offendere — con l’enorme vantaggio che se l’altra parte poi ha delle buone spiegazioni (e l’incazzatura era dovuta a malcomprensione) non è necessario remare indietro — e dato che molti non sanno remare indietro, è capace che ci si incastra in un presunto litigio anche quando in realtà c’era solo incomprensione reciproca.
Tutti i GdL stanno lavorando al massimo delle loro capacità e con tutti i partecipanti di cui hanno bisogno.
Quando ci saranno riforme da presentare le vedrai in AP.