@Shamar noi non siamo la Caritas, non dobbiamo accettare chiunque e non siamo il parlamento. Siamo un partito, ed è giusto che il partito abbia una sua linea, decisa democraticamente dall’assemblea permanente.
Cosa centra la Caritas?
Noi dobbiamo avere un’identità politica.
Da quella dobbiamo derivare un progetto politico (“linea” mi sembra un termine troppo vago) ed essere coerenti con esso.
Ma se la nostra identità si fonda sulla etica Pirata allora è intrinsecamente anti-conformismo, aperta alle differenze ed al dialogo.
Gli hacker aborrono l’omogeneità quanto i sovranisti la perseguono.
In realtà credo che bisogna prendere una decisione identitaria…
Ad esempio la questione epistocrazia non fa parte dell’identità pirata, punto e basta. Se uno ne vuole parlare e discutere che non lo faccia a nome del partito, credo che questo debba essere chiaro, penso sia anche stupido spiegarlo.
Capisco l’essere anticonformisti, ma essere contro o per lepistocrazia fa parte dell’identità pirata, come l’essere anticonformisti, però si deve decidere la linea principale del partito su questi temi.
nel 2000 mi ascoltai una conferenza di una sconosciuta Naomi Klein presentare NO LOGO al centro sociale Corto Circuito a Roma, si vedeva a fianco a lei sullo sfondo il forno solare, a un lato le ciotole per i cani, vicino la palestra di capoeira e sopra i dormitori.
nella realtà di strada i centri sociali hanno sottratto un bel po’ di gente alla mafia della coca e stadio, in nome di polverosi ideali del novecento.
chiamarli demmerda mi sembra comunque semplicistico
Ah, questo è un discorso diverso del quale non stiamo parlando qui bensì qua. Per caso sarebbe opportuno abbinare le due modifiche di regolamento affinché sia chiaro?
Ma di che razza di elitismo stai parlando. L’elitismo delle decisioni prese insieme?
Ed io chiedo al collegio a sbattervi una sanzione ad entrambi per esprimere opinioni sulle quali il PP non ha preso alcuna decisione!
Inversione d’ordine, altrimenti avremo l’effetto cacofonia con conseguente crollo dei consensi elettorali.
No, significa celebrare le scelte comuni dell’intero partito nel giusto modo, ed aspettare finché gli altri temi abbiano ottenuto un livello di saggezza presentabile.
Il PP è aperto al dialogo, ma non fuori dal vaso con un anti-conformismo imposto ideologicamente. Il dialogo non condiviso ha il suo luogo, ma non nei media, non nei giornali, non in Twitter.
Attenzione @marcat90 non farti fregare!
Gli adolescenti sono “anticonformisti”.
I Pirati invece sono anti-conformismo.
Non ci interessa differenziarci dagli altri.
Vogliamo essere differenti fra noi!
Perché la differenza è precondizione del dialogo.
Che però trovo un giudizio demmerda dato che qualsiasi raggruppamento di persone si ritroverà sempre davanti al problema di dover risolversi la convivenza. I centri sociali almeno ci provano con qualche tipo di democrazia, ma forse a te piacciono più le strutture fondate da qualche autorità e perciò da quel momento decide tutto lui e non si litiga mai… o in cosa si qualifica l’essere meno demmerda di altre strutture… e di quali strutture stiamo parlando, che possano essere considerate valide alternative ai csoa? I condomini? La sacra chiesa cattolica? Il circolo della boccia?
lynx, non c’entra niente la convivenza con questo discorso.
E comunque in un csoa saresti durato tre ore, dal punto di vista della convivenza. Hanno un’invidiabile attitudine zero-bullshit.
Mi stai provocando di nuovo? Oltretutto con una idiozia totale?
O una crescita, se alla nostra peculiare varietà si accompagna una continua e concreta attività di servizio alla Polis che ci rende credibili e persino attraenti.
Perché dovremmo meritare fiducia se siamo come gli altri ma cerchiamo disperatamente di apparire diversi?
Non meriteremmo molta più fiducia se invece ci disinteressassimo di come appariamo e facessimo qualcosa di utile essendo Pirati, senza alcuna ipocrisia o “flessibilità morale” come la chiama @Cal?
Ritengo l’intero tuo post inutilmente offensivo alla mia persona. Vade retro.
Vorrei dire amichevolmente a @lynx che semmai si dovesse scoprire che questo Mic non è altro che un tuo profilo avatar che usa volontariamente un linguaggio inaccettabile, offensivo, minaccioso e sprezzante solo con il fine di farti apparire vittima di bullismo e di consentirti la consueta lamentazione verso il moderatore, beh… non ci faresti una bella figura!
Purtroppo però temo che le cose non stiano così…
Sono convinto che potresti utilizzare il tuo tempo in modo molto più proficuo per battaglie più sensate. Senza ironia
Anch’io. Sono totalmente d’accordo…
Rende bene…
Hai terribilmente ragione!
Ed in molti mi ripetono la stessa cosa.
Ma vedi, io faccio parte di una comunità insultata e marginalizzata per decenni (più d’una in realtà, ma qui una è rilevante) e non posso accettare che qualcuno si appropri della sua immagine e la associ a valori che sono antitetici ai suoi.
E non è solo per un senso di giustizia che mi batto: tutte le volte che questo è successo in passato, ha prodotto aberrazioni. Pensa all’editto di Costantino, per esempio.
Detto questo sono aperto a suggerimenti!
Come posso evitare che il Partito Pirata diffonda in Italia un’idea deforme e strumentalizzata della cultura hacker?
cosa c’entri questo con l’epistocrazia è tutto da capire. L’epistocrazia agisce su un diritto oggi “universale” sottoponendolo ad alcune condizioni, la selezione all’ingresso di un partito (se vuole perseguire la logica del tutti dirigenti) è condizione necessaria per il partito stesso. Inquietante come continuiate a nascondere questo problema: se volete un partito inclusivo dobbiamo puntare tutto su un modello tradizionale di partito, se invece vogliamo un partito di dirigenti in cui l’assemblea decida in modo partitario dobbiamo selezionare l’accesso dei dirigenti. Tertium non datur.
Turna?
Se il Partito Pirata dovesse essere un partito novecentesco, avresti ragione.
Per fortuna non può esserlo senza smettere di essere Pirata.
E un’alternativa esiste.
Perché non posso scaricare un autotreno col rimorchio di cuoricini?!? Uffa.
No. Può esserlo benissimo se la smettessimo di essere ideologici ed iniziassimo a ragionare come un PARTITO POLITICO.
Sosterrò a breve la necessità di buttare nel cesso qualsiasi forma di decisione “on line”. Tutto si decida durante riunioni fisiche su istanze liquid “locali” allo scopo di verbalizzare le decisioni. Le decisioni di carattere nazionale e linee guida del partito si decideranno nei congressi nazionali. Un partito di dirigenti in cui le persone pagando 10 euro si siedono nella stanza dei bottoni coi pop corn senza neppure prendersi la briga di recarsi ad una riunione di partito è una barzelletta. Questo proof of work almeno era garantito nel modello tradizionale, qui invece ci sii espone al fuoco di sbarramento dei vari troll e guastatori. Basta con queste cazzate, per favore.
Semi OT: ho chiesto ad @o_zone l’elenco dei paesi cui appartengono i certificati senza risposta (anche semplicemente non li ho) e tu mi parli di riunioni fisiche?
GRANDE BRIGANZIA! Forza che ci siamo quasi.