Capisco il tuo punto di vista. È un modello adolescenziale della politica. È quel modello che pretende che tu voglia sostituire il potere con un altro potere, il tuo, perciò devi essere preparato a gestire tutto e sapere tutto. Non funziona così, a meno di non esserti ritagliato la tua fetta di “destra” di potere e essere ammesso al “sistema”. Ma pensi veramente di vivere in una democrazia?
È una derivazione di quello che si chiama centralismo democratico (le minoranze che stanno al loro posto e fanno le buone finché non saranno diventate maggioranze).
È la boiata con cui il potere tiene buoni i fessi (o meglio l’osso spolpato con cui alleva gli antagonisti addomesticati).
È un modo per non farti avere un’agenda politica tua e farti parlare di un sacco di cose inutili che sviano la tua possibilità di incidere seriamente sulla realtà.
È il modo per importi la strada del massimalismo e soprattutto per fotterti con la necessaria impreparazione su tutte le cose. Prendi la stronzata che ha detto @lanta nel thread sull’aumento dell’IVA. Lanta è un importante dirigente di questo partito, pure candidato alle ultime elezioni. Su quella boiata il partito (se solo valesse qualcosa) sarebbe stato crocifisso per la sua assoluta incmpetenza.
Però c’è un modo facile per risolvere la situazione. Una risposta magica che risolve il problema. Prova con i tui amici, ti faccio vedere che funziona.
Quando ti domanda: “qual è il vostro pensiero sul tema ius soli?” Tu rispondi: “Esticazzi!” e la cosa bella è che puoi usare la risposta anche quando ti domanda “e sull’immigrazione che pensate”, “Ah… esticazzi”, “E sull’Europa”, “Esticazzi a livello europeo”. Se vuoi puoi pure provare anche con “Tarapìa tapiòco! Prematurata la supercazzola, o scherziamo? Come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribàcchi confaldina”. Ma devi essere convincente sennò c’è il caso che questa la riconoscano.
Scherzi a parte il problema non è quello che loro chiedono, ma quello che tu rispondi. Se il focus del partito sta sul copyright o sulla società della conoscenza TU devi portare il tuo interlocutore a capire che il SUO problema non è sto minchia di ius soli ma il copyright e solo il copyright. (ma veramente, chiediti: lo ius soli è un TUO problema? Personalmente dico. Lo vedi che qualcuno ti ha fomentato a introiettare un suo cavallo di battaglia).
Loro ci sono riusciti e se tu non riesci a fare questo allora è meglio che sparisci dalla faccia della terra (come partito dico). Partiti che ripetono le solite boiate sulle ius soli, incapaci di spostare il focus su proprio centro di gravità, ce ne stanno a carrettate (e sono parte del “sistema” proprio per quello). A cosa minchia servi anche tu là? A te interessa chi vede la tua battaglia come la prima unica e sola battaglia dell’universo… Sennò salutalo: arrividerci e grazie.
I 50000 me hanno votato il PP lo hanno fatto perché la società della conoscenza è la loro priorità, non perché avevi una posizione sullo ius soli (che infatti non avevi).Saranno pochi, ma intanto, sono. Devi dar conto a quelli e non al passante che vuole sentirsi dire una stronzata consolatoria sullo ius soli.
Ma veramente? Quindi eclissare i propri temi per accodarsi alla fanfara di quelli che vogliono o non vogliono l’immigrazione gli converrebbe? E a cosa? A trovarsi un proprio spazio di qua o di là? Attenzione io non dico che non bisogna parlarne, ma parlarne in modo da mettere a fuoco IL TEMA PRINCIPALE del partito (quale che esso sia) e se non si è capaci di farlo così STARE ZITTI. Perché, sempre per rimanere nel tema immigrazione, questo è il tema della Lega e qualunque assolutamente qualunque cosa tu dici in merito non stai facendo altro che sostenere il tema di un altro. O sei furbo, o meriti di morire. A quel punto meglio sottrarsi alla trappola.
Non c’è mica bisogno di pensare tutti assieme su tutto. Ma perché secondo te il PD sa come affrontaretutti i problemi?. Ma se Nardella non sa manco come chiudere le buche sugli spalti dell’Arno maremma maiala, o che tu voi che sappia che fare col buco dell’@o_zone?
Findove arriva il CEEP, attienti a quello, e quando non c’è sul CEEP c’è la FAQ, Vuoi aggiungere qualcosa, ok. Ma focalizzato sul tuo tema portante che è il copyright e tutto quello che ne consegue. e quando non c’è dici: Non c’è una posizione maggioritaria nel partito, vieni pure tu e prova a far massa per imporre la tua visione. E parla sempre sempre sempre del TUO programma, di quello che interessa a TE (come partito dico).
Questo ha un senso, per esempio (anche se mi pare incompatibile con i tempi di un partito, ma almeno è (più o meno) nel focus.
Lo ius soli, sinceramente, NO.
Se tu vuoi far diventare il Partito Pirata (è un esempio) una brutta copia di Potere al Polipo o +Neuro mi spieghi perché dovrebbero votare te e non loro. A me mi sa che tutti questi infiltrati di altri partiti che pretendono queste posizioni comuni vogliono proprio quello, farci diventare così simili agli altri che poi è facile dire, mbé ma se devi votare
E infatti quella mi sembra una buona idea MA ANCORA non centra il focus di un partito della conoscenza e del copyright. Se trovi un modo forte per legarlo a quello allora sì che potrebbe essere una “posizione comune”. Io non lo vedo però, ma ti sfido comunque a farlo. Perché la “fighezza” di un partito si vede anche nella sua capacità di pensare l’impensabile, e non di accodarsi a quello che pensano e dicono tutti.
No, forse non mi sono spiegato. I liberali in italia non esistono, assenti, mancanti, non pervenuti. L’ultimo liberale l’hanno visto aggirarsi una cinquantina d’anni fa attorno alla stazione di milano che chiedeva l’elemosina e si ubriacava col tavernello. I liberali in italia semplicemente NON CI SONO. Dacché discende che non si possono occupare di immigrazione. Ci sono quelli a cui il potere ha dato l’immagine e la forma di liberali, che fanno le cose “alla liberale” ma sono altrettanto “destra” (cfr. sopra) quanto lo sono quelli candidati dal potere ad essere comunisti, socialisti, o chissà ché.
L’ultima cosa che pareva liberale che ho visto in Italia (e al tempo lo guardvo con orrore, ma l’ho riscoperto studiando dopo) è il “partito liberale di massa” di Berlusconi, sai quello con Marcello Pera, Baldassarri e gli altri professori che non è riuscito a durare manco il tempo del suo annuncio (al tempo si chiamava se non sbaglio Partito del Buongoverno). Non appena si è concretizzato (cioè ancor prima della “discesa in campo” di Berlusconi praticamente, era già parte di quel sistema fasullo di spartizione del potere delle istituzione). Poi quando si presentò (e vinse) le elezioni, aveva già le catene del potere e di liberale c’erano rimasti solo i professori che l’abbandonarono immediatamente (e quindi non Pera, Baldassarri e via dicendo).