Posizione comune del PP sulla immigrazione

Continua la discussione da Chiedo il Nobel per la Comandante del Coraggio (Carola Rackete):

Ammetto di essermi perso la discussione, ma la nostra posizione sui migranti è ben chiara nel CEEP. Non presenta margini di interpretazione.

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Veramente io questa posizione così chiara non l’ho trovata…
Puoi illuminarmi quando avrai tempo su questa cosa?
A me sembra che non sia trattata questa questione.

@lucaaah questo è il ceep https://www.partito-pirata.it/ceep19/

Il punto 12 dovrebbe interessarti, ma non credo sia di aiuto, aspetto una risposta da @lanta per avere possibili delucidazioni al riguardo…

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Durante le europee mi ero divertito a riassumere il CEEP, fornendone “pillole” per pigri. Questo è quanto avevo riassunto sul tema. Tra parentesi il discorso immigrazione me lo sono giocato facilmente in un dibattito durante la campagna, perché abbiamo una posizione molto “di destra” (pur sempre tutelando i diritti civili).

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permettimi ma, porca puttana questa è una bella non posizione

ci credo che dici che è di destra, in poche parole si sta dicendo che il problema non ci interessa, dicendo belle parole ma che non significano una mazza…

scusa ma poi anche oggi la domanda d’asilo si può fare, e anche se non si potesse fare, diventerebbe praticamente inutile farla, nessuno ti accetterebbe…
è come se sono state dette le stesse cose di Giorgia Meloni.

da quello che sta scritto diciamo (dite) la stessa fuffa di M5S e di tutta la destra italiana, sembra proprio il discorso populista dell’attuale politica…

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Se sei sul suolo europeo, è una differenza non da poco. Per questo fanno i viaggi della speranza. Aprendo alla domanda d’asilo telematica, gli eviti il rischio di morte a priori: sei accettato bene, non sei accettato… eh, cazzi.

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ed io dubito forte che sia veramente una posizione condivisa… la realtà è forse piuttosto che sono state poche persone a scrivere il CEEP, ed hanno introdotto una distorsione non da poco.

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vabbè però non ci pigliamo per il culo, non verrai accettato mai e poi mai…
è una presa per il culo.

in poche parole non si ha nessuna posizione valida al riguardo…

lo ammetto su questa cosa sono molto, ma molto deluso… vorrei sapere il parere di altri al riguardo, dei BIG del PP Italiano in particolare.

@erdexe @Exekias @mutek @Cal @Shamar @solibo @storno @Nez @mic @o_zone eccetera

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Se vuoi leggere una posizione pirata ragionevole, studia il vecchio programma.

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@Tresa @sarabiemme i preziosissimi fiori di questo PP, non potevo dimenticarmi di voi (c’è il limite di 10 utenti da poter taggare)

[quote=“lynX, post:9, topic:3289, full:true”] Se vuoi leggere una posizione pirata ragionevole, studia il vecchio programma. [/quote]ahahaah ti aspettavo al varco, anche se non lo conosco a menadito, sono sicuro che abbia una posizione più chiara al riguardo, e diciamocelo: più di sinistra cazzo

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Io trovo la posizione del CEEP assai ragionevole. Punti di vista. Ma considerando che il vecchio programma è ufficialmente carta straccia, ha poco senso riesumarlo. Spunteranno sempre fuori le solite proposte da punkabbestia dei centri sociali, che stanno bene dove stanno: nel dimenticatoio.

Certo, il CEEP poteva sbilanciarsi di più. Ma vai a mettere d’accordo pirati di N nazioni sullo stesso tema.

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Mi sembra che si faccia una confusione non sana tra diritto di asilo e regolarizzazione dei flussi migratori. Si tratta di una confusione imperdonabile tra due istituti completamente diversi che crea più problemi che soluzioni.

E soprattutto è troppo simile alla

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Beh, le due cose sono ampiamente collegabili. Entri se il tuo diritto all’asilo viene certificato tale, se non ci sono i presupposti trovi le barriere chiuse. Voilà la regolarizzazione, suona molto salviniana ma è pirata.

Non proprio. È solo molto qualunquista. E semplicistica. E anche un po’ stupida…

  1. Regolarizzazione dei flussi migratori.

  2. Gestione del diritto di asilo.

  3. Soccorso in mare.

Tre cose diverse e distinte.

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Io non capisco perché dite che è una posizione di destra:

Una proposta di destra le cose in grassetto non le includerebbe mai:

  • Il riconoscimento semplificato di titoli di studio (edit: attestati e qualifiche professionali) rilasciati da scuole extraeuropee?

  • Un riferimento esplicito al rispetto della dignità dei migranti?

  • Un’altrettanto esplicita offerta d’aiuto per raggiungere l’Europa?

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La mia posizione sul tema è chiara e semplice e l’ho già espressa in passato su questo forum:

Non è una provocazione, ma consapevolezza che le barriere richiedono morti per essere mantenute e per me, come uomo e come hacker, il PIL del pianeta non vale una singola vita umana.

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Non sono sufficientemente preparata sull’argomento, nel senso che la mia opinione si è formata soprattutto sulla stampa italiana (che ritengo estremamente parziale ) e su troppo pochi approfondimenti per permettermi di avere le idee chiare…infatti ammetto di essere molto confusa.

C’è un grosso problema di diritti umani calpestati, e su quello non transigo. Quindi sui salvataggi in mare (anche nel caso siano simulati) ritengo che vadano fatti senza se e senza ma.

E la gente non può essere tenuta in ostaggio su una barca, va curata, nutrita ed occorre riconoscergli la dignità di persona.

Poi però c’è il problema più grosso che riguarda l’identificazione e la possibile accoglienza. E su questo ammetto la mia ignoranza. Molti molti anni fa, quando facevo ancora i concorsi, ne feci uno al Ministero dell’Interno sui territori di frontiera e ricordo che studiai con fatica una marea di legislazione e di procedure per l’accoglienza…non lo superai ma bastò per farmi comprendere come tutto questo percorso non poteva affrontarsi con il volemosebbene ma occorreva parecchia competenza.

Concordo con @macfranc sull’assurdità di confondere l’immigrazione con i richiedenti asilo, la ritengo una manovra brutale della narrazione politica: ci sono persone che subiscono torture gravissime e scappano da condizioni inumane perchè non hanno scelta. Nessuna.

Non si possono confondere con chi, legittimamente, sta cercando una vita migliore ma delle scelte le ha.

Sull’immigrazione lavorativa ho la confusione più totale…

certo l’Europa è composta da una maggioranza di persone adulte e longeve ed una natalità quasi inesistente. Sarebbe idiota e poco lungimirante rifiutare l’unico reale rinnovamento generazionale rappresentato dall’immigrazione. Ma è altrettanto stupido negare i problemi di convivenza, la tendenza alla creazione di ghetti che sono il problema principale di ogni mancata integrazione.

Ecco, un’altra cosa che ho molto chiara è che il ghetto va a tutti i costi combattuto. Purtroppo c’è una naturale tendenza sia da parte della persona immigrata che della popolazione accogliente a creare il ghetto. Ed ogni raggruppamento più o meno coatto centrato sulla diversità potenzia le caratteristiche negative del noi e loro che facilmente diventa il noi contro loro rafforzando l’esclusione. Quindi l’accoglienza dovrebbe essere il più sparpagliata possibile.

ecco io però su questo punto ho delle enormi perplessità.

Ma enormi proprio!

Forse voi non avete mai sperimentato cosa significa farsi curare da personale sanitario che ha fatto l’iter formativo in Italia e personale sanitario che ha fatto l’iter formativo in altre nazioni, comprese alcune nazioni comunitarie, come la Romania.

Io si. E vi assicuro che la differenza è pericolosamente sostanziale. Comprendo il significato politico che c’è dietro a questa affermazione di principio ma, mi spiace, ritengo che non sia sufficientemente ponderato nella salvaguardia dei diritti umani di altre persone in condizioni di estrema fragilità come i malati, che hanno diritto alla garanzia della migliore competenza possibile. Senza contare che semplificare la parificazione di un titolo di studio specialistico preso in certe nazioni è ingiusto anche verso chi affronta un percorso di studio molto più faticoso ed articolato per poi ritrovarsi ad avere allo stesso livello persone che hanno una formazione di gran lunga inferiore alla propria.

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Immagino sia da bilanciare fra riconoscimento dei titoli esteri, valore legale, esami di stato e abilitazioni…

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come viene già fatto, appunto, per la formazione sanitaria Rumena…e se anche “formalmente” i due percorsi possono essere equiparabili, no, mi spiace (e non è un opinione solo mia) sostanzialmente non c’è proprio paragone…ma proprio alla base…

Io perché ancora si parla di categorie ottocentesche, quando noi dovremmo essere oltre. Come se poi, destra e sinistra non avessero entrambi colpe per i disastri che abbiamo intorno. Mi chiese uno su Fb tempo fa:

Ma sei di destra o di sinistra? Gli risposi:sono un pirata.

La posizione del ceep a me piace, e non vedo neanche il senso del thread, dato che la posizione appunto è spiegata nel ceep.

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