Il problema coi vaccini è che le cazzate che vengono sparate da tutte le parti sono impressionanti e trovarne uno serio è difficile.
In questo @storno ha almeno centrato il problema: i coglioni (ambo i lati).
Ricapitoliamo: a cosa servono i vaccini?
Risposta: servono per prevenire gli effetti delle malattie mortali o fortemente invalidanti per le quali NON c’è una cura.
Prendi il virus e muori oppure rimani fortemente menomato.
Pensate che siano tutti morti quelli che nel medioevo hanno contratto la peste bubbonica? Falso.
Alcuni - i più forti anche geneticamente oltre che grazie allo stile di vita - sono sopravvissuti.
Altri semplicemente non hanno fatto in tempo a contrarre il virus che si era già estinto.
Oggi si estende questo concetto (immunizzazione di gregge) per proteggere gli immuno-depressi dalle complicazioni derivanti da virus quali il morbillo (che in alcuni casi possono dare l’encefalite) oppure per prevenire effetti tipo il cancro alla gola e alla cervice del papilloma virus.
Quindi la prevenzione viene estesa, ma non gratis: se ai miei figli prendesse il morbillo, come ho avuto io, non succederebbe proprio un benemerito cazzo. Starebbero a casa, febbre alta dieci giorni, poi tutto finito. Idratati al 100%, sistema immunitario forte.
Se prendesse ad un bambino sieropositivo o leucemico, che NON si può sottoporre NEMMENO alla vaccinazione perché troppo debole, morirebbe in 48 ore.
Per evitare questo, si vaccinano 60 milioni di persone, probabilmente indebolendo un po’ la capacità del sistema immunitario di tutti i bambini sani (e poi il bambino leucemico prende il raffreddore e muore lo stesso per complicazioni respiratorie magari, perché il problema non è il morbillo o il raffreddore MA LA LEUCEMIA).
Non sto dicendo che sia giusto o sbagliato, ma che laddove non ci sia un pericolo IMMINENTE di contagio di massa da parte di un agente patogeno mortale, per cui siamo a rischio estinzione, la vaccinazione di massa NON è gratis.
In Congo, siccome a causa delle condizioni di vita questo rischio c’è, vanno vaccinati a tappeto anche contro il raffreddore.
E concludo dicendo quindi che il problema, come ricordava @storno, non è tanto vaccini sì o no ma legge sull’obbligatorietà delle vaccinazioni sì o no, soprattutto quali.
Quindi il problema è politico, non medico.