In breve: sono contrario alla legge, dovremmo lottare per il referendum e aderire al coordinamento.
##I rischi della riforma costituzionale + Italicum
Ciò può essere buono, ma dipende dal contesto, e non dobbiamo lasciarci trarre in inganno. Il bicameralismo serve per maturare bene la legge. Tante volte ha salvato l’Italia da obbrobri e prepotenze della maggioranza.
Se si vogliono accorciare i tempi (eliminando il bicameralismo perfetto) ci vogliono più garanzie democratiche (sistema proporzionale). Non è il nostro caso vista la legge elettorale (sia porcellum che italicum).
Ecco cosa succede con riforma costituzionale di Renzi + Italicum:
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Il maggioritario accentra il potere in un solo partito, che prende il controllo totale del Parlamento, senza che abbia il 50%+1 (cioè senza il consenso dei votanti!).
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Inoltre il maggioritario, insieme a collegi molto piccoli, sfavorisce il pluralismo: al partito al potere si potrà opporre solo un altro partito.
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Senza il voto di preferenza per i candidati deputati si accentra tutto il potere nel capo del partito. Che poi tramite i suoi burattini nomina il governo (di cui magari lui stesso diventa presidente) e il Presidente della Repubblica. Poi dal governo detta le leggi che fa ratificare ai suoi burattini, incontrastato.
Ora il Senato ci salvava perché Calderoli era troppo stupido per realizzare l’orrore che cercava: volevano un maggioritario secco anche al Senato e invece è uscito, per fortuna, un casino che impedisce alla maggiore delle minoranze di avere il potere assoluto su entrambe le camere (per questo si chiama “Porcellum”, perché non è abbastanza dittatoriale quanto volevano).
Tra riforma costituzionale e italicum assomiglieremo di più ad una dittatura monarchica elettiva piuttosto che ad una democrazia parlamentare.
##Una proposta
Se dovessi proporre un modello ideale, io preferire un monocameralismo con sistema elettorale proporzionale blindato in Costituzione, come proponeva Rodotà nel 1985 (guardate a pagina 17 e 18).
Il Parlamento è il luogo dove tutta l’Italia si riunisce per confrontarsi e fare le leggi, valide per tutti. Non ci deve essere né la dittatura di una maggioranza assoluta (ci vogliono organi di controllo per bilanciare il peso, quali un Senato, una Corte costituzionale…) né la dittatura della minoranza più forte (come è ora e sarà ancora di più con l’Italicum).
La proporzionalità è un principio fondamentale della democrazia (una testa un voto, mentre con il maggioritario chi vota il partito più forte pesa di più di chi vota un partito più debole). Fu introdotta tra il 1919 e il 1923, eliminata dalla legge Acerbo di Mussolini; poi dal 1947 al 1993, finito col Mattarellum.
La DC nel 1953 provò a modificarlo dando un premio a chi otteneva il 50%+1. La “legge truffa” fu sconfitta, ma oggi sarebbero considerati dei comunisti radicali e pericolosi.
##Sulla governabilità…
La “governabilità” è un’altra bella presa per il culo, e sicuramente non si ha con il maggioritario.
- Le legislature tra il '48 e il '93 sono state molto stabili, i parlamenti sono rimasti in carica in media 1525 giorni su XI legislature (di cui solo la XI sciolta molto precocemente).
- Dal '94 ad oggi invece solo 1323 giorni in media, cioè le camere sono state sciolte molto più frequentemente.
Per quanto riguarda i governi, solo in quel caso il maggioritario aumenta la “stabilità”:
- Nel '48-'94 venti presidenti del consiglio in 46 anni (media 2,3 anni a testa)
- Dal '94 ad oggi sette in 22 anni (media 3,1 anni)
Ma il potere risiedeva soprattutto nel Parlamento, e non nel governo (come tra l’altro vorrebbe la nostra Costituzione).
Inoltre per quanto riguarda la linea politica è stata molto stabile nella 1a repubblica: la DC è sempre stata al potere, e suoi erano tutti i presidenti del consiglio, tranne 4 su 20.
Infine mi vengono dei dubbi sul fatto che certi governi siano stabili… Quando c’è strapotere di una minoranza si fanno danni:
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Il Parlamento eletto col proporzionale era forte, cioè indipendente dal governo (riconoscendo il peso reale delle opposizioni), e ha approvato leggi importantissime. Per esempio lo Statuto dei Lavoratori e l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, di stampo universalistico (realizzando la Costituzione art. 32: salute come diritto dell’individuo, cioè dell’essere umano, non del pagante, in particolare gratuito per chi non se lo può permettere) su modello Beveridge (si veda il bellissimo “The Spirit of '45” di Ken Loach).
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Il Parlamento dei burattini eletto col maggioritario è debole, perché le opposizioni non contano. Permette a poche persone (che non rappresentano la maggioranza dei cittadini) di smantellare molte conquiste del passato: rifacendo gli stessi esempi, ha cancellato l’articolo 18 e l’SSN è tradito (ticket esosi, con pochi finanziamenti (dirottati ai privati), spezzettato in 21 mini-sistemi regionali diseguali)…
Insomma la “governabilità” senza la democraticità non vale un fico secco, e anzi fa male.
Tra l’altro se il problema è la stabilità del governo si possono trovare altre soluzioni, senza sacrificare la democrazia:
- Sfiducia costruttiva (non si può sfiduciare un governo senza proporre un esecutivo alternativo da approvare), come in Spagna.
- Governo non sfiduciabile, rappresentativo di tutti i partiti (es. Consiglio federale svizzero).
- Nuovi sistemi, es elezione diretta dei singoli ministri tramite una votazione con Condorcet, separata dall’elezione del Parlamento…?