ESIGIBILITA’ NEL DIRITTO EUROPEO ALLA NON DISCRIMINAZIONE
in Italia ed in europa esistono già tutte le leggi per evitare la discriminazione delle persone con disabilità. Il problema è che non vengono rispettate. Non vengono rispettate perché è economicamente “conveniente” per gli amministratori pubblici e privati non rispettarle. I Diritti costano, è inutili girarci intorno: sono soldi investiti OGGI che produrranno profitto solo DOMANI ed “investire” non è un verbo che si accompagna alla politica. Non produce il consenso popolare investire nel futuro: il “popolo” che non ha accesso alla conoscenza, viene trattato come un bambino alla quale si rifila una caramella per farlo tacere mentre si lamenta perché ha fame. Quindi caramelle, che per i cittadini invisibili come le persone con disabilità continuano a restare immerse in contesti inaccessibili, ingabbiati da un’inaccessibilità espulsiva nella quale l’inclusività prevista in una montagna di leggi, a partire dalla stessa Costituzione Italiana, resta carta morta inutile e sconosciuta. NON SERVE A NULLA RIFARE DACCAPO ULTERIORI LEGGI se non siamo in grado di rispettare quelle che adesso ci sono! C’è un’unica semplicissima azione da fare: rendere ESIGIBILE LA DISCRIMINAZIONE. Come? Agganciare la discriminazione ad una sanzione amministrativa giornaliera che parte dal momento in cui viene segnalata. Si potrebbe addirittura quantificare il risarcimento immediato in 100 euro fatta salva poi ulteriore quantificazione del risarcimento stabilita dal giudice a sentenza emessa o la restituzione dell’indennità percepita se la controparte dimostrasse che la discriminazione non è avvenuta. Quindi io cittadino non posso prendere l’autobus o la metro perché inaccessibile? O non può partecipare attivamente ad un evento pubblico o non può accedere ad un ufficio o ente pubblico a causa di barriere insormontabili? L’Ente, pubblico o privato, che ha aperto al pubblico versa 100 euro al giorno di multa fino a quando non sarà accessibile. Io studente non può iniziare la scuola per mancanza di insegnanti di sostegno o assistenti e finisce per iniziare il suo processo educativo a metà anno rispetto ai suoi compagni di classe perché tra denuncia, ricorso ed effettivo rispetto delle sue tutele sono passati mesi? 100 euro al giorno fino a quando non sono disponibili queste figure. Per la violazione del diritto alla salute si potrebbe fare 200 euro al giorno. L’effetto di questa modifica sarebbe duplice:
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all’amministratore privato o istituzionale CONVIENE rispettare immediatamente la legge, abbattendo barriere, garantendo i servizi, erogando presidi adeguati ecc.
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EMPOWERMENT delle persone con disabilità che sarebbero spronate a CONOSCERE i propri diritti ed AGIRLI sentendosi cittadini degni di rispetto come tutti.
Con la ratifica del Trattato di Lisbona nel 2009, che ha reso la Carta uno strumento giuridicamente vincolante per le istituzioni dell’UE, che sono quindi tenute a rispettarla, gli Stati membri sono tenuti a conformarvisi allorquando si trovino a dare attuazione al diritto dell’Unione. Nel recente caso del Reddito di Cittadinanza, per esempio, che ha gravemente discriminato le Persone con disabilità, considerando come reddito i supporti assistenziali dati per la disabilità (in maniera incostituzionale) penalizzandoli fino all’esclusione non solo loro ma anche i loro familiari di accedere al lavoro ma anche alle prestazioni sociali alla pari di tutti gli altri cittadini, sarebbe possibile appellarsi direttamente all’UE chiedendo l’elevazione di una multa per discriminazione nell’attivazione di una direttiva europea