Oggi è terminato l’intero processo di votazione della mozione urgente di sostegno a Marco Calamari. La proposta ha ottenuto oltre il 90% dei sostenitori del quorum previsto per l’ingresso in discussione, mantenuto fino alla votazione, ma pur avendo il 100% dei voti positivi quindi nessun voto contrario o astenuto (attivo), solo poco più del 60% dei sostenitori hanno effettivamente votato, gli altri non sono entrati nel processo di voto.
Come valutare politicamente questo dato? Perché questi pirati, che pure hanno sostenuto la mozione, non hanno votato?
Può sembrare una domanda oziosa ma a mio avviso politicamente è molto rilevante sia che la valutazione sia: “non hanno avuto tempo (in 24 ore) di votare”, oppure che sia “non hanno percepito l’urgenza di dover votare entro queste 24 ore”, oppure “hanno ritenuto di non voler votare” (non richiedere emendamenti, non partecipare alla discussione, ecc. ecc.).
Non è un problema di fare il processo alle intenzioni, ma comprendere se lo strumento che stiamo adottando ha delle idiosincrasie rispetto al modo in cui le persone pensano di volerlo o doverlo usare e come migliorare questo rapporto.