ma è comprensibile che la pensiate così, volendo buttare via la democrazia rappresentativa; comprensibile ma, oggi e sempre, irreale.
capisco il tuo punto di vista ma io credo che non importi che sia irreale. Anche la società senza classi può sembrare irreale ma ha costituito un’ utopia che ha condizionato un secolo di politica. Anche il paradiso è irreale ma condiziona il comportamento di miliardi di individui. Perché qui non stiamo parlando di un programma politico / elettorale ma di dipingere uno scenario in cui il potere venga restituito via via alle persone e questa cosa alle persone piace. Poi magari per pigrizia delegheranno e si accomoderanno su forme di democrazia rappresentativa ma l’idea di poter scegliere e decidere all’occorrenza solletica le voglie di protagonismo di ognuno. Dal punto di vista mediatico è più facile catturare l’attenzione con proposte visionarie piuttosto che discutere delle accise sui carburanti (cosa che si farà nei programmi politici).
Preso in pieno: basta vedere il m5s; si presenta come partito che ridarà il potere al cittadino, partecipazione diretta, tutti contenti, lo votano in 8 milioni. Quanti poi alla pratica partecipano direttamente? Sul sacro blog, le votazioni sulle decisioni arrivano al massimo a 50-60 mila voti. Gli altri 7940000 hanno già delegato (e nemmeno direttamente).
Falso. Il metodo di inclusione dell’elettorato è esattamente tipico dei partiti vecchia scuola. Noi puntiamo al tesseramento, alla certificazione forte, quando questo in Italia aveva modo di esistere ai tempi del PCI. Oggi siamo completamente fuori tempo, se iniziamo con una premessa del genere. Usiamo un software definito “liquido” in maniera impropriamente solida. Capisci che si tratta di un ossimoro, che ci uccide a livello di partecipazione ancora prima di iniziare.
Non ci sono alternative alla certificazione forte? Bene. Ma allora iniziamo a pensare e sviluppare qualcosa che consenta ai pirati di partecipare attivamente alla vita politica del partito senza necessariamente tesserarsi, in maniera molto debole e social.
Falsissimo. L’Italia ha oggi una componente maggioritaria di populismo che rasenta il 100% delle forze politiche esistenti, chi lo usa di più e chi di meno. Il termine potrà pure avere un connotato negativo a chi non sa di cosa si tratti, non lo nego, ma dire che l’implementazione italiana non è degna di farci da modello… errore: siamo stati pionieri in Europa, le altre nazioni ci stanno seguendo a ruota solo ora, ed è innegabile come siamo stati particolarmente bravi in questo. Da Renzi a Berlusconi, dalla Lega al M5S.
La democrazia liquida è ideologia. Esattamente come il comunismo lo era ai tempi di Marx. Dobbiamo vendere un sogno. E’ questo ciò su cui affondano le radici del Partito Pirata.
Ritengo queste esuberazioni fondamentalmente incompatibili con il movimento pirata e questo tipo di contributi al nostro dibattito anticostruttivi. Un contributo del genere va messo in Ruminazione, o rimosso del tutto.
Non è lo scopo del PP di essere un vettore populista di soddisfazione di un moralismo elettorale. È come legalizzare l’atteggiamento per il quale i politici dicono tutto quello che il popolo vuole sentire e dopo le elezioni fa tutto quello che gli fa comodo. Nel PP questo atteggiamento non solo è osceno da articolare, deve anche essere strutturalmente impossibile. Per questo ora parliamo di come allacciare eventuali parlamentari strutturalmente al PP.
Ed è questo che io critico e con il quale non sono d’accordo.
Anche se non ho 9CFU ho visto la demagogia all’opera per adeguarsi al presente a partire dalle assemblee studentesche del '77, quindi no, grazie, ne faccio volentieri a meno.
E anche se hai riso, ribadisco che sarò contrario e voterò no a qualsiasi proposta di questo tipo.
Personalmente ritengo l’affermazione di Cal totalmente compatibile con l’ideologia pirata. Ricorda che il Partito Pirata resta tale anche in totale assenza della democrazia liquida. Ed è una cosa che dissi anche prima di ragequittare la scorsa volta.
FALSO
FALSO, cavolate in cascata senza alcun nesso logico.
Ci troviamo di fronte ad un paradosso nel quale la gente iscritta si sente troppo elettore e troppo poco “politico”, tutto questo ci fa perdere di vista l’obiettivo finale, i voti, a discapito del non illudere gli altri. Quando noi stessi siamo già illusi.
No. Non considero la certificazione parte del problema bensì parte della soluzione. I Piraten avevano dozzine di migliaia di utenti certificati. Non era quello il problema. Anche noi avevamo 500 certificati… il dramma è stato cosa ne abbiamo fatto poi.
Ci sta l’attivismo e l’interfacciamento attivo con l’elettorato “interessato”. Ho parlato di questo già mille volte, ci vogliono newsletter, ci vogliono canali per attivare gli elettori, invitarli alle manifestazioni e gli eventi ecc ecc. In questo hanno sbagliato sia il PP-DE che il PP-IT. Le strutture sono casuali ed affidate a social americani. Qui almeno ora abbiamo un forum, ma non basta. Dobbiamo avere un lato di noi che funziona come AVAAZ. Da li motiviamo gente e recrutiamo sia militanti in strada che politici certificati per l’AP. Il passaggio dal nulla all’AP è troppo ripido. Non abbiamo accoglienza e non abbiamo strutture di interfacciamento con l’elettorato.
Esatto.
Pionieri di cosa, di venti anni di Berlusconismo? Cosa sarebbe il “modello pioneristico” in ciò? Siamo stati i primi idioti a farci fottere dal populismo postdemocristiano? La superficialità nel discorso politico non è un obiettivo, è un problema da affrontare.
No, le ideologie hanno fondamenta non scientifiche. La democrazia liquida ha le sue ragioni logiche e comprovate per le quali sta funzionando.
Il comunismo è una teoria e nonostante l’eccellente analisi del meccanismo capitalista ignorava l’aspetto pragmatico della governance, portando i giovani comunisti dal soviet fin giù al gulag.
FALSO. Io ho l’elettore ben in vista. Sto aspettando che il PP-IT metta le strutture apposto. Di partire a priori a fare i superficiali e venditori commerciali di soluzioni politiche non funziona. Le visioni politiche si vendono quando ci si crede noi stessi. Cioè quando non sono superficiali e non sono orientate a leccare il posteriore del elettorato.
E mi domando se la prassi del ragequittare è stata sintomo o parzialmente anche causa del declino dei Piraten… mah.
Del populismo. E sì, è tutto iniziato col Berlusca, che faccia piacere o meno.
Le ideologie sono progetti di società. Le fondamenta non scientifiche te le sei inventate tu.
Il culo dell’elettorato devi leccarlo in ogni caso. Comincia a fartelo piacere.
Totalmente scollegati i 2 fattori. Sai benissimo perché ho ragequittato, se non te lo ricordi esiste un bello storico delle mie attività su LQFB.
Esattamente questo.
Penso di conoscere la realtà pirata abbastanza bene, dentro e fuori l’Italia. Dubito personalmente anche io di essere nel posto giusto, visto che la nostra associazione porta in sé il nome Partito ma non è orientata o intenzionata ad ottenere consensi.
ma una visione è una visione, non è un programma politico. Una visione può benissimo essere campata per aria, un programma politico no. Continuate a confondere questi due aspetti. Io prima di arrivare a conclusioni vorrei sentire Lanta e capire meglio quello che ha in testa. Non credo che qui nessuno voglia “leccare il posteriore” all’elettorato ma se non facciamo lo sforzo comune di produrre un immaginario che dia forza al nostro messaggio…
@villo: continuo a pensare che non vi stiate intendendo sul significato del termine populismo.
Sostenere che si possa fare della politica etica è quanto di più populista ci possa essere. Non a caso i maestri del populismo prima dell’avvento di Grillo erano SeL e compagnia varia.
Conoscerai anche bene la realtà pirata dentro e fuori l’Italia, ma stai proponendo di trasformarla in un altro M5S.
E lo stai facendo per puro calcolo elettorale.
Ho già detto cosa ne penso, e lo ribadisco.
Opinione tua. Per me non solo è scontato che un partito non debba essere morale, ma che chiunque sostenga il contrario dovrebbe leggersi il Principe di Machiavelli prima di mettersi a fare politica.
E francamente mi sono stufato di leggere le tue richieste di censura su tutto quello che esula dalle tue idee.
Aridaie. Ogni volta che evaporano gli argomenti solidi arrivano questi bon-mots del cacchio. Le parallele sono evidenti e le differenze le conosco molto meglio di te, perciò o sei capace di dire qualcosa di concreto o per una volta metti l’orgoglio da parte e consideri che forse non hai avuto ragione l’altro ieri quando hai iniziato il dibattito ma ci sono anche altri.
Se sono progetti non testati e comprovati è implicito che non hanno fondamento scientifico. q.e.d.
Non l’abbiamo fatto e stava funzionando. Ci ha portato nel parlamento di Berlino. I problemi sono stati altri. Tu parli di roba che non conosci. Stai facendo opinionismo.
Solo perchè parti dalle premesse sbagliate non significa che arrivi alle conclusioni giuste.
No, state facendo confusione… Quello che penso venga proposto non è di creare un leader che prenda decisioni per il partito. Quello che viene proposto è di trovare delle persone che incarnano lo spirito pirata, che siano coinvolgenti, che abbiano impatto mediatico, e sfruttarle per farci prima conoscere, poi lanciare i nostri messaggi/proposte (decise dall’ap, non dal vettore in questione) a tutti; praticamente un Grillo sì, ma solo a livello mediatico, a livello decisionale ci pensa sempre l’AP; in sostanza, uno sponsor pubblico.
P.S. Manteniamo i post sull’argomento, evitiamo OT e considerazioni se uno è nel posto giusto o sbagliato…
Oppure in un qualsiasi partito di sinistra che c’è stato in Italia dopo lo smembramento del PCI. Almeno Lanta è sincero quando scrive che vogliamo essere populisti. Chi sostiene che dobbiamo essere “di sinistra” in realtà sostiene che dobbiamo essere populisti, però con parole socialmente accettabili per la neolingua della correttezza politica.
Che senso ha fare politica se non allo scopo di ottenere obiettivi etici? Il nesso tra politica ed etica è fattuale, non populista. Poi non so cosa hanno detto SEL ed altri…
Per affrontare Machiavelli ci sono statuti e regolamenti che creano strutture non solo democratiche ma etiche. Non significa che sia sufficiente, ma il pensiero di Machiavelli sicuramente non è da considerare un dato di fatto inaffrontabile. È giusto tenerlo a mente, certo.
Le etichette “populista” e “di sinistra” mi stanno annoiando. Anche di negare lo scopo fondamentale di un partito. Sia lo Statuto che il Manifesto sono condensati di etica. Stiamo divergendo dal discorso principale gentilmente riassunto da @Guybrush del quale mi pare siamo anche abbastanza d’accordo. Ci stiamo perdendendo in etichettismo.