Responsabilizzazione della Convivenza

Continua la discussione da Libertà di espressione nel Partito Pirata:

E se invece fosse sbagliato lasciare che la decisione non sia individuale? Ci ha mai pensato qualcuno qui? Pare un assioma! Quale sarebbe la motivazione razionale per volere distribuire e deresponsabilizzare i detentori del ruolo di Incaricato alla Convivenza? La decentralizzazione è una bella ideologia, ma le ideologie non devono essere fini a se stesse.

(Questi pensieri appaiono anche in https://agora.partito-pirata.it/initiative/show/6142.html – in fase di scrutinio da parte dell’assemblea)

Lo Statuto del PP non è ideato per i 4 gatti che siamo in questo momento, ma per un futuro nel quale il PP detiene responsabilità parlamentari o addirittura governative. La deresponsabilizzazione è un problema serio nella politica in quanto permette la manifestazione di fenomeni di corruzione senza che ci sia una persona che specificamente ne risente.

Per dare uno scenario realistico ambientato nel Piratenpartei: In un forum degli anonimi pubblicano fatti privati compromettenti di un eletto parlamentare pirata (per esempio che gli piace il sushi di balena o che ha commesso un adulterio nonostante è sposato con un’altra parlamentare). Altri Pirati subentrano a criticare il parlamentare pubblicamente scatenando un cosiddetto shitstorm. I “Responsabili” non intervengono in tempo utile – anzi, hanno permesso che ci siano account anonimi. La stampa accoglie l’evento e in particolare recita i commenti più drastici degli iscritti al forum, danneggiando l’immagine pubblica del parlamentare e del partito. Gli anonimi hanno ottenuto l’obiettivo politico di fare fuori il parlamentare, con l’aiuto dei “Responsabili”.

Se i “Responsabili” sono tre, cinque o sette, diminuisce la loro capacità di agire immediatamente come previsto dai ragionamenti che hanno creato il loro ruolo e apre invece la possibilità a commettere atti di sabotaggio contro il partito non chiaramente punibili dal Collegio in quanto se i “Responsabili” puntano il dito gli uni agli altri non si sa chi responsabilizzare degli eventi occorsi. Punire tutti i Responsabili significherebbe colpire anche quelli onesti, cioè commettere un ingiustizia.

Perciò, se permettiamo che ci siano molteplici Responsabili per gli stessi ambiti, lo Statuto fallirebbe a difendere i diritti del parlamentare e permetterebbe un danno maggiore al partito di una semplice pubblicazione in qualche angolo remoto della rete: senza lo shitstorm sociale i Pirati resterebbero uniti nella difesa del parlamentare e la stampa avrebbe ben poco da citare. È il compito del Responsabile alla Convivenza di impedire la nascita di uno shitstorm nel suo ambito di lavoro.

Anche nella politica regolare è una prassi comune di eleggere una singola persona a capo di un apparato esecutivo, appunto per la responsabilizzazione. È una necessità che non esiste in ambito legislativo o giurisprudente. È specifico dell’esecutivo. Il Responsabile poi può nominare tutte le persone che gli servono per svolgere il suo ruolo nel miglior modo, assistendolo nelle decisioni o intervenendo in sua vece, ma sempre con una responsabilizzazione chiaramente definita alla quale il Collegio può ultimativamente appellarsi.

Disclaimer: la storia esemplare probabilmente è migliorabile. Ci sono sicuramente scenari ancora più eloquenti che ora non mi vengono in mente.

Se c’è un solo responsabile alla convivenza, che però ha una giornata impegnata e non si connette sul forum per 24h, o magari di più…), e nel frattempo qualcuno mette post infamatori o altro, chi interviene?

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Citavo appunto l’abilità del responsabile di nominare adiuvanti per i quali si assume la responsabilità. In un mondo tecnologico forse andrebbe bene anche di responsabilizzare più di una persona attraverso la trasparenza tecnologica (log files ecc) – in tal caso sarebbe responsabile colui che fece il clic – ma d’altro canto non esiste dato digitale che non sia falsabile. Proprio noi Pirati non dovremmo commettere l’errore popolare di fidarci ciecamente della tecnologia.

Decentralizzazione e collegialità sono due cose diverse.

Le tue obiezioni si applicherebbero anche alla collegialità?

Avevo inserito in LQFB questa proposta di emendamento all’istanza di Solibo (Ampliamento responsabili della convivenza Forum PP). Tuttavia Solibo ha ritirato la propria istanza, non ne conosco la ragione perché francamente non ho alcuna intenzione di perdere ore dietro a queste polemiche nel momento in cui abbiamo altre urgenze, quindi non ho letto tutti i vostri post e le vostre mail. Valutate se può essere una soluzione percorribile, perché secondo me da un lato indirizza il problema dell’urgenza sollevato da Lynx, dall’altro affronta sia il problema della “copertura del servizio” evidenziato da Guybrush sia quello delle decisioni controverse.

Addendum per “attuazione”:

Nel caso si presentassero situazioni che richiedono un intervento urgente, in attesa che si possa prendere una decisione collegiale uno dei tre responsabili può intervenire immediatamente, informando al contempo gli altri due.

L’intervento rimane in vigore solo fintantoché è approvato a maggioranza, quindi qualora il secondo parere fosse contrario ed in attesa di feedback da parte del terzo responsabile, l’intervento (sospensione dell’utente o altro) va’ sospeso.

Ha prevenuto l’azione del Consiglio di Integrità che era già convenuto a rimuovere tale proposta in quanto non conforme con l’attuale testo di Statuto (e sta ancora discutendo la legalità dell’altra). Il modello che proponi tu andrebbe formulato come modifica allo Statuto e deve essere chiaro come vengono responsabilizzati i “responsabili.” Se qualcosa va storto e non si riesce a determinare il responsabile individuale, verranno responsabilizzati tutti collettivamente? O si crea appunto un loophole ideale per scopi di corruzione?

Io sinceramente non so come affrontare questo discorso senza finire selvaggiamente offtopic.

I partiti di solito hanno galassie di associazioni, fondazioni, eccetera, con funzioni ben determinate; ad esempio, una che gestisce i dati, l’altra le proprietà immobiliari, eccetera; molte di queste organizzazioni sopravvivono agli stessi partiti, molto spesso.

La corruzione è un reato e chi lo compie finisce in prigione. Di cosa stai parlando?

E in che modo sarebbe influente il fatto che si tratta di una piattaforma del piratenpartei piuttosto che una roba su pastebin?

Hai smesso di parlare di convivenza, adesso stai parlando di controspionaggio. Che serve, ma?

Lo scopo di un responsabile della convivenza non è censurare informazioni scomode, è consentire una discussione pacifica senza che la gente arrivi all’arma bianca.

Point taken, ma dimentichi che stai parlando del responsabile della convivenza, non di un ufficiale in un teatro di guerra.

Non lo so. Dovresti spiegare meglio cosa intendi. So che lo statuto deve evitare qualsiasi appoggio a concetti tipo “fiducia” in quanto si sono sempre dimostrati nella storia della democrazia equiparati al concetto di “corruzione”. Se la fiducia la esegue il Responsabile è un problema suo, ma non va bene che il collettivo sovrano debba esprimere una fiducia verso un gruppo ristretto di persone senza riuscire ad assegnare responsabilità.

E’ ovvio che sono tutti responsabili. Quantomeno quelli che hanno votato per la scelta. Scusa, se una persona la ammazziamo in tre allora non va’ in galera nessuno?

Che è quello che dice Falkvinge quando parla di responsibility e accountability.

Se pretendo che qualcuno faccia qualcosa devo dargli il potere di farlo e devo renderlo controllabile. Continuo a non vedere che c’entra, e il tuo uso dell’italiano non aiuta.

Lo statuto può anche parlare di fiducia e belle cose, ma ricorda che gli umani non sono macchine. Le loro reazioni non sono sempre prevedibili, eccetra, eccetra. Uno statuto non è un algoritmo né una definizione matematica.

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Da parte mia non sto parlando di nulla di questo tipo. Non aggiungo altro perchè sarebbe selvaggiamente off-topic. Possiamo spawnare un thread apposito.

La corruzione è anche un concetto astratto più generale. In questo scenario esemplare lo percepisco nei responsabili che convengono di lasciare che il parlamentare subisca un danno per il proprio interesse strategico. Forse “corruzione” non è il termine giusto in questo caso.

Che la stampa si è sempre andata a cercare le story sul partito seguendo gli shitstorm. In un partito responsabile la diffusione di un pastebin contenente materiali non comprovabili = diffamatori sarebbe un atto lesivo da impedire sul nascere.

L’esperienza mi ha insegnato che i punti deboli nella architettura di convivenza vengono utilizzati per distruggere il progetto politico. Nel Piratenpartei la crisi è correlata ad una insufficiente difesa dei diritti dei pirati e dei valori del partito.

Le informazioni scomode non infrangono i codici comportamentali. Se le parole invece lo fanno, non sono solo “informazioni scomode.”

Se il giudice non riesce a determinare chi è stato e neanche che gli altri sarebbo stati complici, non và in galera nessuno. Chiedo di garantire che tale costellazione non possa avvenire con i Responsabili.

Spoil in inglese, rovina in italiano? Boh.

Con quale controllo?

Considera anche che mica puoi distinguere apriori fra i whistleblower diffamanti e quelli patriottici…

Perché è una società umana. È quello che fanno gli umani: si tirano mazzate e coltellate. Non cambierai questo mettendo delle regole o dei pretoriani.

È una questione di forma o di contenuto?

Si. Swarmwise essenzialmente dice le stesse cose sulle questioni di convivenza. Aspetta che copio la mia proposta di Linee guida che contiene Swarmwise e altri tra i riferimenti.

Chiunque potrebbe non essere sempre chiaro al 100% – comunque aiutami a formulare le cose meglio.

Stai dicendo il contrario di quello che dissi. Lo statuto non si deve fidare e deve assumere che gli umani sono capaci di tutto e di più.

Esatto.

Il log è tuo amico, guarda il log.

Fare fuori un concorrente politico con mezzi diffamatori tu lo chiameresti “rovina” o “spoil” ?

Il Collegio Arbitrale e se necessario la magistratura tradizionale.

Il PP non impedisce il whistleblowing, ma se il risultato è quantificabile dal CA come un danno al partito è normale che si passi all’espulsione della persona. Se è discernibile come diffamazione si può passare alla magistratura (vedi il caso MMM). L’essenza del whistleblowing è che non è diffamatorio: se il whistleblower sta dicendo la verità non gli si può fare causa. Se sta pubblicando dietrologie, si può eccome. Non fare il confronto con Snowden perchè in USA esiste una legge assurda per la quale chi rivela segreti è colpevole anche se secondo i magistrati avrebbe fatto la cosa giusta.

Beh, esistono molti spazi al mondo dove si possono tirare mazzate e coltellate. Questo è un partito politico e sò per esperienza che se permettiamo mazzate e coltellate non faremo politica. Very semplice.

Tornando alla quotidianeità di questo forum in genere sono questioni di “forma”. Raramente si presentano contenuti che infrangono lo statuto, per esempio se qualcuno proponesse di riformare l’economia estirpando una minoranza etnica.

Se il colpevole è il BOFH, o uno che ha accesso al hypervisor del tuo server, per esempio un servizio segreto? Stiamo parlando di un partito al governo. Scrivere uno statuto che si fida di un log di una VPS è inadeguato.

La definizione di diffamazione secondo le leggi tedesche è quella che dici. In Italia è più ampia, in UK più stretta.

ma quando chiedo “con che controllo?” chiedo “come togli la roba da pastebin.com se stabilisci che viola lo statuto?”

No quello no, io sto parlando di prevenire atti di questo genere rendendoli inconvenienti o inefficaci. È la stessa strategia come per la convivenza: prevenire invece di stare a raccogliere le macerie. Se l’atto di passarsi il link al pastebin è una infrazione, diminuisce la motivazione di spargerlo.

Ecco il documento che avevo citato prima… Linee Guida per Responsabili della Convivenza

Prevenire, come?