Beh, dato che i testi nonviolenti sono solo una parcella dei studi che raccomandano l’esigenza di un ruolo facilitatore e responsabilizzato del modo come le persone interagiscono, e che questi concordano che l’appello alle buone maniere è vastamente insufficiente, non è che ci resta proprio tanto spazio per la soggettività.
Chi oggigiorno raccomanda ad una organizzazione digitale di appellarsi al buon senso ha deciso in tutti i modi di sbattere il muso contro il muro. Dato che il PP questo approccio lo ha già tentato con i risultati visti nel 2011-2013, arrivare da nuovo iscritto a raccomandare che si riprova a ripetere tali errori non è esattamente un aiuto alla crescita intellettuale del PP.
Queste linee guida non fanno parte dei documenti che un iscritto deve rispettare
Allora sarebbe urgentemente il caso di correggere ciò…
non sono riportate dal sito
Ditto!
non sono richiamate dal regolamento e dallo statuto
Ditto!
credo di essere assolutamente autorizzato a non considerarle
Se vuoi in tutti i modi arrecare danno al PP, puoi provarci con l’ignoranza come metodo.
non essendo peraltro io un RdC
Ma stai qui a difendere una mozione indifendibile sulla distruzione delle basi sociali edificate nel 2015 che richiedono la comprensione e lo studio delle linee guida per poterle giudicare! Infatti sei arrivato a pensare che i RdC siano autoritari il che è fuorviante ed offensivo in sé.
E questo dimostra quanto sia importante eliminare i responsabili di convivenza e cancellare le mozioni pre CEEP. Perché queste sono le basi per le faide che hanno contribuito ad annullare questo partito.
Arriva uno che non ci è stato e dice l’opposto di quanto è la realtà… con convinzione… senza dubbi… senza mettere in discussione che non ci è stato. Trovo questo comportamento irresponsabile.
Io intendo sempre la NVC, la nonviolent communication. Il metodo di Gandhi era un metodo di protesta, non un metodo di convivenza… perciò mi pare leggermente off-topic.
Inoltre mi pare molto calzante la critica di George Orwell alla nonviolenza di Gandhi. Se il PP si dichiarasse nonviolento in senso gandhiano significa che presumerebbe che l’Italia abbia una stampa libera ed un pluralismo integro. Comunque confermo che avevo frainteso l’uso del termine nonviolenza nel significato che si usa attualmente in ambienti di Rete, società alternativa, femminismo ecc e non il significato storico. In questi ambienti quando negli ultimi 15 anni si parla di nonviolenza si intende la NVC.
Comunque persino la voce Wikipedia …
La nonviolenza, fuori dalla tua bolla, è altro.
Basta rileggersi l’overview tratto da https://en.wikipedia.org/wiki/Nonviolent_Communication#Overview citato in alto per leggere che Rosenberg è il fondatore della NVC. Che senso ha parlare qui di nonviolenza non applicabile alle strutture del partito?
Non avevi chiesto la stessa cosa prima, ma se ora lo dici in questo modo — nessun regolamento indica come le persone in una chat si mettono d’accordo ad assegnare la responsabilità per i toni d’interazione nel gruppo.
riguarda l’abolizione dell’obbligo alla Convivenza.
Che in pratica significa che certe persone invece di essere difese si ritroveranno sempre attaccate, emarginate e perciò si tirano indietro dal contribuire al PP — come è già avvenuto nella chat dei candidati quest’anno. Bella saggezza!
Ditto. Questo è quanto per la convivenza non funziona.
Perché parlare delle superficialità senza comprendere le implicazioni non è d’aiuto.
Dovesse il PP scegliere di tornare alla propria preistoria, ci vorranno ulteriori anni per rendersi conto che non ci sta alcun FUD, ma è semplicemente l’illustrazione delle implicazioni di questa follia.
Che vantaggio avrei a promuovere FUD su una cosa del genere? Forza, fatemi sentire le vostre teorie complottistiche! @briganzia ed io semplicemente abbiamo un minimo di lungimiranza in questa questione mentre voi vi siete messi gli occhiali da sole e rifiutate di ragionare.