“I pirati comprendono che l’evoluzione delle tecnologie, in particolare dell’automazione, della robotica e dell’ intelligenza artificiale, espelleranno a breve buona parte della forza lavoro. Pensare di difendere il lavoro tout court non servirà a niente. Dobbiamo invece cercare di distribuire meglio (molto meglio) la ricchezza prodotta e forzare la socetà a produrre in un contesto più rispettoso per tuttti. Nei paesi ricchi la forbice tra ricchi e poveri si è accentuata notevolmente in questi anni e né i governi di destra né quelli di sinistra sono stati in grado di invertire questa tendenza. E questo è un fatto incontestabile. I Pirati ritengono che sia arrivato il momento di spartire meglio la ricchezza e ciò, in un paese a tradizione liberale,significa rivedere la fiscalità ma soprattutto passare a sistemi che garantiscano “by design” una migliore giustizia sociale. Perché è evidente che non puoi pensare a nessuna riforma fiscale se a pagare saranno sempre gli stessi. In Italia, in particolare, abbiamo cifre spaventose che vengono sottratte alla comunità a causa dell’evasione ed elusione fiscale, della corruzione e della inefficienza della macchina amministrativa. Noi vogliamo riprenderci quella ricchezza e trasformarla in un reddito di esistenza universale ed incondizionato. A quanto ammonterà questo reddito? Ammonterà a quanto riusciremo a recuperare, tutti assieme. Chi dice che i soldi non sono sufficienti per fornire un reddito di esistenza non dice il vero. Abbiamo a disposizione una montagna di soldi, soldi nostri, dobbiamo solamente decidere come andarceli a riprendere. Ad esempio ritirando tutto il contante dalla circolazione possiamo passare ad un sistema di pagamento elettronico basato sull’architettura del Taler per garantire anonimato agli acquirenti ma tracciabilità dei venditori. Questo è un sistema mediante il quale ottieni i vantaggi dei sistemi di pagamento elettronico senza imporre uno stato di polizia che ficchi il naso continuamente nella tua privacy. Inoltre accelerando il percorso della digitalizzazione delle PA e stabilendo nuovi standard dei regolamenti e norme adeguate potremo presto iniziare un reale percorso di trasparenza nella PA financo imporre criteri di decisione basati sul principio del doppio cieco. Spezzare il legame tra il livello di decisione (politico) e quello di attuazione (tecnico e funzionale) resituirà alla politica il ruolo che le compete all’interno della società e libererà dalla corruzione la macchina amministrativa by design. I Pirati hanno forti radici libertarie ma sono consapevoli che lo Stato non può essere eliminato. Possiamo però renderlo trasparente ed automatizzato nella maggior parte delle sue funzioni. Uno Stato algoritmico del quale ognuno possa verificare il funzionamento e la correttezza, privo di quei subdoli poteri che oggi lo innervano, In questo senso diciamo che lo Stato deve essere destrutturato. Destrutturato dai suoi poteri oscuri, dalle sue zone grigie, restituito ai cittadini i quali ne accetteranno più volentieri le inevitabili ma necessarie imposizioni. Ma queste rivoluzioni non saranno nulla se la società non cresce dal punto di vista culturale. Se le macchine potranno un domani lavorare per noi non potranno assicurare invece la crescita culturale, civile, artistica, politica di tutti. Per questo riteniamo che l’istruzione sia l’aspetto più importante della nostra società, nessuna architettura sociale che punta a massimizzare il livello di libertà dell’individuo potrà sostenersi senza l’ adeguato livello di istruzione.”
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