Riassunto di una possibile visione comune per il PP

Se non dovessimo avere (come finora è stato) sufficiente successo tra i cittadini ordinari, potremmo rivolgerci alla fascia più colta della popolazione, puntare molto sulla qualità ed iniziare a coinvolgere quella, dopo ciò potrebbe esserci sufficiente sostegno per iniziare a trasmettere fiducia anche ai cittadini che votano più “di pancia” e si aspettano motti semplici da seguire.

Nessun braccio di ferro, se non c’è un accordo in una direzione, prevale lo status quo.

Perché un film con lo stesso soggetto è fatto da registi più conosciuti e con maggiori risorse per promuoverlo.

Beh direi che i pirati informatici confluiti nel partito pirata hanno una storia piuttosto precisa. Riguardo il “cosa vogliamo”, credo che il Programma di cui disponiamo sia già un buon risultato ed una risposta. Siamo più un metodo di fare politica che un partito classico, quindi non è proficuo cercare di trovare un’identità classica, abbiamo un’identità liquida.

Dal 2012 ci facciamo questa pippa se siamo un partito dei temi digitali o siamo un partito liquido dai temi crowdsourcati. La cosa mi secca perché in tutti questi anni siamo stati un partito che analizza tutti i problemi della realtà umana dalla pervasiva prospettiva digitale… ed in questo senso alla fine la distinzione del approccio @briganzia e quello @silvan non si manifesta. Non importa quanti siamo stati– anche in Germania, quando eravamo in decine di migliaia– le proposte per migliorare l’esistenza in Rete ci sono sempre state, e se non ce ne sono state abbastanza (tipo quella che sto proponendo in AP questa settimana) era colpa dei pirati informatici che non ne hanno sviluppate abbastanza. Le maggioranze per metterle nel programma non ci sono mai venute a mancare. Ma che paranoie vi fate? Se per una volta non abbiamo problemi, ce li dobbiamo inventare?

Alla fine però non capisco se quella visione che abbiamo sintetizzato un po’ in questo thread ci trova o meno d’accordo (a parte Storno che si è già espresso). Resta il fatto che non serve avere programmi evoluti se non si sanno comunicare in maniera semplice alle persone e quindi la domanda “chi siete e cosa volete” richiede una risposta convincente (o per lo meno interessante) che non può essere quella del “vatti a leggere il programma” e neppure “facciamo cose, vediamo gente”.

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Allora il problema è la comunicazione: “come comunichiamo” - dunque “cosa vogliamo” non è un problema.

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Potremmo,soprattutto facendo capire che quello che propone il m5s è un reddito minimo garantito a nucleo familiare, che non c’entra una emerita mazza con il Reddito di Esistenza. Il loro nome “reddito di cittadinanza” è solo propaganda.

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La realtà dice che oggi non la stiamo sovrastando per niente nonostante da 4 anni e mezzo abbiamo una proposta seria mentre loro hanno solo una proposta truffaldina (chiunque conosca il RdE di Livorno se è un uomo sputa loro addosso ogni volta che li vede). Conclusione data dalla realtà: nemmeno con proposte infinitamente migliori riusciamo a sovrastarli.

Questo è un dato di realtà che però non inficia la bontà delle nostre proposte. Come fare entrare queste proposte nella agenda politica ialiana è una questione che dovremmo invece affrontare. Io ad esempio penso che se in questi anni anziché dire cose fumose avessimo avuto una buona e accattivante narrazione da comunicare, semplice e mirata, adesso le cose sarebbero leggermente differenti. Ma non è troppo tardi viste anche le difficoltà e la lentezza con la quale “il nuovo” si muove sul fronte politico.

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Assolutamente NO (non inficia) Pensi davvero che sia possibile comunicare in maniera semplice e mirata un programma di circa 75 articoli? (più d’uno dei quali fra l’altro discutibili e molti preparati da dilettanti: paragona il capitolo sulla droga con la legge d’iniziativa popolare presentata dai radicali)

Se ci sono proposte migliori, votiamo in LQFB per includerle, avevamo già appoggiato la PdL dei Radicali sulle droghe leggere. La strada nuova è proprio questa democrazia liquida. Se hai timore di cosa può comportare il contributo di dilettanti, allora dovresti trovarti rassicurato da ulteriori misure che vanno verso la democrazia liquida razionale. Misure appunto per escludere tutto ciò che non è fondato e facilitare il miglioramento progressivo che può emergere dalla collettività, come accade con i software open source.

Ad ogni modo, la lentezza è dovuta al poco tempo che abbiamo. Abbiamo sistemato i termini di servizio del forum, riorganizzato il forum, forse riusciamo a migliorare il manifesto, ci stiamo muovendo per migliorare l’accoglienza (non tutto è ancora oliato), dopo di ché si dovrebbe strutturare il sito (mia opinione) per far focalizzare i cittadini su parti del programma di interesse e poter lasciare un feedback. Gestendo bene questi feedback avremmo ulteriore input per migliorare progressivamente ogni aspetto del programma.

Mi rendo conto che è un percorso più teorico che pratico considerando che siamo pochi… Però, la possibilità in linea di principio la vedo e sarebbe un peccato farla estinguere.

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In realtà basterebbe fare, per i vari punti, delle semplici immagini grafiche che riportano il concetto saliente del testo, e poi spammarli in rete. Ormai le immagini sono il veicolo di trasmissione virale. Insomma ci serve un grafico.

Già. Qualcosa così. Io tempo fa ho provato a far qualcosa di simile e si è messa in Home Page, ma non sono un grafico. @FelynX invece lo è, e dimolto bravo anche.