Sì il denaro semplifica gli scambi perché riduce la necessità di soddisfare contemporaneamente i bisogni di entrambe le parti.
Se ho pane e voglio riso devo trovare qualcuno che abbia riso e voglia pane.
Con il denaro invece, se ho pane posso scambiarlo con la promessa da parte della società di darmi qualcosa che mi serve e poi posso andare dal venditore di riso e chiedergli il riso in cambio della promessa stessa.
Il tutto diventa decisamente contorto nel momento in cui introduci il prestito ad interesse o i future o gli strumenti derivati. O se consideri l’inflazione.
Ma il concept del denaro dal punto di vista individuale è semplice: ogni Euro è rappresenta un debito che la società ha nei tuoi confronti o se preferisci un tuo credito nei suoi.
Quel pezzo di metallo o carta dal valore d’uso irrilevante rappresenta il tuo diritto di ottenere qualcosa di utile in cambio.
Purtroppo l’uomo comune non è uso alla ricorsione e confonde il dato (il denaro) per l’informazione rilevante.
Invece l’informazione rilevante è il debito che la società ha nei tuoi confronti.
Per esempio se fai l’assassino di mestiere e ti pagano profumatamente per uccidere, ogni euro che spendi è un furto che compi: la società non ti deve niente, quel denaro è vuoto di significato.