Accidenti @briganzia… un punto di vista quasi liberista oggi! Ma necessita analisi… non è detto che tu abbia per questo torto…
@silvan, il dietro front è più probabile, ma per non finire in “guerra del commercio” (Handelskrieg) ci vogliono anche accordi– forse un protezionismo coordinato e pacifico è un passo avanti – se tutti introducono tasse d’importo uguali, i danni sociali ed ecologici della globalizzazione si lasciano magari mitigare.
Ritengo più adeguato ragionare in confini continentali o “marini.” Ovunque lo scambio economico è realizzabile a distanza di un viaggio di treno od un TIR mi pare conviene fare l’unione come appunto l’UE piuttosto che la separazione nazionalista. Il BREXIT in questo scenario ci sta, dato che ci sta il mare di mezzo.
In tal caso anche l’Africa dovrebbe continuare sul percorso dell’unificazione economica, attuando il giusto grado di protezionismo… l’attuale situazione per la quale è esposta agli effetti predatori dell’economia europea e mondiale è correggibile, oppure no? La miseria si manifesta dal momento che una nazione d’Africa è disposta a tradire il resto del continente, o sbaglio?
Vedo due vettori tecnologici per migliorare la situazione:
- Uso di metodi tipo democrazia liquida all’interno delle nazioni unite per ridurre la farriginosità dei processi. Si va ai summit avendosi già fatto una idea comune in via digitale.
- Uso di democrazia liquida nelle nazioni. Una volta si è dimostrata metodo migliore di governance, si può formare una volontà generale di estendere il metodo ai continenti e al mondo.
C’è da studiare i libri di storia… prima della seconda guerra mondiale ci fu una escalation mondiale di protezionismo. Forse la soluzione è un protezionismo reciproco ed amichevole per evitare l’escalation di allora.
P.S. Mi manca che non esiste un Discourse pirata mondiale per parlarne con gli altri pirati nel mondo (in lingua inglese, presumo)… vogliamo aprirne uno?