in questi giorni mi sono avventurato nei forum di questo sito e ho letto un po di discussioni su argomenti vari quali democrazia liquida,aborto , il significato di informatica/l’importanza dell’insegnamento dell’informatica e non molto altro. leggendo questi post, seppur imparando molte nuove informazioni ,e nuove terminologie ho notato un fatto a mio parere è preoccupante. sembra che la maggior parte delle persone attive sul forum ( che sembrano davvero troppo poche) Partendo dal pressupposto che la Conoscienza Razionale sia la più attendibile ( affermazione che anche io ritengo vera) derivano che l’ "analisi " razionale di un certo soggetto risulta quasi l’unico modo per relazionarsi con un argomento. questo presupposto secondo me è sbagliato perchè : primo l’analisi di argomenti complessi che non hanno un vero e proprio metodo di analisi " certo " ( come quasi tutti i comportamenti della comunità umana) non sono argomentazioni razionali basate su studi razionali ma, piuttosto opinioni basate su studi scientifici , testi filosofici e sociologici che non necessariamente sono migliori di opinioni non supportate da argomenti meno “scientifiche. Secondo idee senza una solida base scientifica vengo in qualche modo screditate a priori che ha un senso se si parla di argomenti scientifici o " razionali” ad esempio i vaccini , energia atomica o il riscaldamento del pianeta; però Argomenti meno scientifici come il diritto all’aborto, l’abilitazione al voto o meno , l’eguaglianza “razziale” ed etnica non dovrebbero essere screditate in quanto non sono analisi , sono prese di posizioni soggettive che anche se molte volte supportate da evidenze scientifiche non sono trattabili in una visione analitica , poichè dinamiche umane. questa argomentazione non "razionale " vuole far riflettere sulla problematica di relazionarsi con tematiche politiche con sguardo umano e non solo "razionale " cosa che secondo me sta frenando il partito dal relazionarsi con la società reale in modo positivo o in un modo qualsiasi. queste presupposizioni sono frutto della mia esprienza con il forum e magari sono erronee in relazione con il partito in se.
Personalmente considero la razionalità (che altro non è che un sinonimo di ragionevolezza) come il goban su cui il Partito Pirata dovrebbe giocare le proprie partite politiche.
Il goban è neutrale.
Sono i valori e le qualità di ciascun giocatore a determinare l’evoluzione della partita.
ciao, bello il titolo e benvenuto… Potresti argomentare ciò che intendi, perchè in alcuni punti non c’è molta chiarezza…
[quote=“kakapoo, post:1, topic:2894”] però Argomenti meno scientifici come il diritto all’aborto, l’abilitazione al voto o meno , l’eguaglianza “razziale” ed etnica non dovrebbero essere screditate in quanto non sono analisi , sono prese di posizioni soggettive che anche se molte volte supportate da evidenze scientifiche non sono trattabili in una visione analitica , poichè dinamiche umane. [/quote]Scusami, aborto posso comprendere ciò che intendi, anche se è un argomento in cui la scienza ha un ruolo importante, ma: “abilitazione al voto o meno” ed “eguaglianza razziale ed etnica” cosa intendi? Eguaglianza razziale ed etnica scientificamente è una infondatezza, le razze non esistono. Abilitazione al voto questione soggettiva, potresti specificare?
[quote=“kakapoo, post:1, topic:2894”] questa argomentazione non "razionale " vuole far riflettere sulla problematica di relazionarsi con tematiche politiche con sguardo umano e non solo "razionale " [/quote]Sono d’accordo, e credo lo siano tutti… Non penso che in questo forum ci siano approcci disumani riguardo gli argomenti che vengono affrontati… Non ho ancora visto fascisti e nazisti
nell’espressione abilitazione al voto o meno facevo riferimento alla discussione sull’epistocrazia ( Abolire il suffragio universale, spingere per l'epistocrazia ) mentre nel scrivere eguaglianza razziale ed etnica facevo riferimento al fatto che l’uguaglianza umana è un concetto al di là della prova scientifica poichè è un presupposto assunto o meno dalla società, ad esempio immaginiamo una popolazione africana di uno stato molto povero come il Madagascar , la stragrande maggioranza delle persone sono ignoranti , senza assistenza medica , in povertà e legate a credenze di tipo tribale. Se confrontiamo queta etnia o per generalizzazione fenotipica la loro “razza” risulterà “razionalmente” inferiore sotto il punto di vista medico , educativo a una popolazione " progredita" come quella italiana ma l’eguaglianza come esseri umani permane al di fuori di questa constatazione di tipo “scientifico” ciò risulta quindi legata a un opinione umana e della società. inoltre alcune soluzioni razionali a problemi umani posso essere dal punto vista umano abberranti , mettiamo il problema del sovra sfruttamento capitalista del pianeta , probabilmente la soluzione più semplice per una persona del tutto razionale che volesse risolvere il problema nel modo più efficente possibile sarebbe un genocidio di proporzioni inimmaginabili che dal punto di vista pratico credo sia molto più facilmente attuabile di un cambiamento radicale di tutta la struttura economica mondiale , almeno a partià di tempo e di effetto. quest’ultima affermazione macraba vuole evidenzare come la razionalità è un buono strumento per cercare soluzioni a dei problemi ma che non corrisponde necessariamente con un modo " saggio" o palesemente razionale ( nel senso ragionevole ) di relazionarsi con molti problemi umani e che fare della razionalità la bandiera più alta di questo partito potrebbe essere controproducente se esso vuole davvero un impatto sulla società nonostante ciò ritengo che l’approccio più scientifico alla politica è assoultamente necessario almeno in un panorma politico cosi corrotto da falsità e opportunismi dannosi e in una un mondo minacciato da grandi eventi di proporzioni mondiali.
credo che il partito pirata non possa giocare le proprie partite politiche solamente sulla razionalità ( o sul goban :P) poichè la società non gioca le partite sul quel piano , se i pirati voglio che il mondo giochi in modo razionale non deve giocare in modo prettamente razionale ma deve avere come obbiettivo la trasformazione della società in una società più ragionevole. che è una cosa diversa
Trovo questo discorso troppo astratto, troppo generalizzante ed in questo modo assai fuorviante. Se hai visto in qualsiasi dibattito del forum un posizionamento troppo razionale allora rispondi ad esso specificamente. Facendo un discorso astratto come se noi fossimo in grado di mettere una razionalità fascista al di sopra dei nostri principi etici sa di ideologizzante e ne dimostra anche questa volta i difetti. Troppa generalizzazione fa male, dato che l’unico dibattito nel quale sarei d’accordo che una persona da sola sta facendo “troppa” razionalità è quello sugli aborti, cioè quel thread che avrei voluto oscurare perché sapevo che sarebbero arrivate persone come te che non lo digeriscono bene nonostante è ultraovvio in quel thread che una persona da sola sta insistendo con una visione “ultrarazionale” mentre tutti gli altri fanno scelte etiche contrastanti.
Beh per me è solo un cambio di vocabolo perché tanto era sempre quello l’obiettivo dei miei ragionamenti, quando parlo di razionalità collettiva e non di un fascismo alla Ayn Rand.
P.S. Non è necessario commettere genocidi per salvare il pianeta, basta dare una garanzia esistenziale all’intero genere umano affinché diminuisca il numero di nascite.
@kakapoo grazie per la risposta. Comunque ho capito che vuoi dire, e sono sicuro che qui si mette il fattore umano prima di quello razionale… solo che come ha detto @lynx sopra se si fa un dibattito/discussione cercare una razionalità per mantenere il discorso in riga è fondamentale… Altrimenti possiamo smettere di parlare e di dibattere, ma non ci vedo nulla di male nel confrontare idee e pareri, per cercare una soluzione, anche se possa sembrare che non ci sia per motivi “più grandi” che tu hai sottolineato.
La razionalità che tu intendi, io la preferisco sostituire con Onesta Intellettuale. E credo che l’onestà intellettuale ti si addica. E si addice a questo partito.
condivido la troppa generalizzazione relativa alla “troppa” razionalità che ho compiuto e che, come giustamente hai inteso, deriva dalla discussione sugli aborti e sinceramente la mia argomentazione è debole in quanto generalizzazione e poco specifica, non saprei come presentarla razionalmente ma semplicente mi sembra che nei forum ci sia una rincorsa a chi ha le migliori citazioni filosofiche e sociologiche quasi fosse un dibattito filosofico per difendere una tesi , perdendo di vista la tesi. Ripeto comunque di avere poca esperienza nel forum quindi può essere una falsa impressione , tu cosa ne pensi della qualità dei dibattiti sul forum, più politici ( possibilmente con fini reali ) o più teoretici( difesa si posizioni prettamente teoriche)?
oltre a ciò vorrei dire che la garanzia esistenzale all’intero genere è un utopia considerata il discrimine tra le molteplici società e nazioni del mondo, in molti paesi sottosviluppati non ci sarebbe nenahce la capacità logisitca di una garanzia esistenziale e comunque io facevo riferimento alla partià di tempo ed effetto ( minor tempo “miglior” risultato) l’efficenza di un determinato metodo rispetto a un alto .
non so esattamente a cosa ti riferisci con razionalità collettiva, intendi forse metodi come democrazia liquida o qualcosa del genere , se mi potessi dare dei riferimenti te ne sarei grato. grazie
Il mezzo sta al fine come il seme sta al frutto.
Immagino che tu abbia osservato, insieme all’eccesso di razionalità, anche una lenta ma inesorabile moderazione dei toni su questo forum.
Se tu avessi il tempo di ricostruire i diversi passaggi dell’elaborazione collettiva negli ultimi mesi, osserveresti un fatto: la razionalità è contagiosa, impone sé stessa nella società attraverso coloro che la praticano.
Attenzione: la razionalità, come il goban, ha la propria struttura ed impone alcune regole che possono collidere con gli interessi personali di una o più persone (raramente con i loro bisogni). Imporre razionalità e coerenza ad un dialogo taglia certamente via alcune possibili ramificazioni di quel dialogo. La opposizione alla razionalità arriva da coloro che, incapaci di imporre la propria visione attraverso un ragionamento razionale, pretendono di farlo attraverso canali emotivi (che peraltro sono solo apparentemente irrazionali).
La razionalità poi non è, di per sé, né empatica né antipatica. Hai per esempio citato nel tuo primo intervento un thread sull’aborto in cui sono stato definito “lbero da empatia”, ma in realtà se vai a leggere attentamente cosa ho scritto, pur essendo tutto estremamente logico e razionale, osserverai un obiettivo chiaro: liberare le donne e i bambini dall’oppressione che hanno interiorizzato.
La razionalità può dunque essere compassionevole e fraterna seppur spesso, quando applicata in modo consistente, possa rivelare soluzioni profondamente contro-intuitive e controcorrente.
Su questo sono d’accordo.
Infatti ho proposto di fare di questa trasformazione la ragion d’essere di questo partito.
Ahimè non ho ancora capito se questa proposta sia condivisa. E nessuno finora ha proposto altrettanto chiaramente una visione alternativa.
A volte ho l’impressione che a molti membri di questo partito l’identità che dichiara nel proprio nome stia stretta, che la vorrebbero usare solo come un brand vuoto per abbindolare più elettori possibile e guadagnare un minimo di Potere.
Bella, ma non misurabile, non comprovabile. Se il partito la presume nei partecipanti al discorso si rende vulnerabile proprio verso quelli che strategicamente non la adopereranno.
Sono io che spesso faccio parlare gli studi universitari quando i dibattiti altrimenti si disperdono in chiacchiere ed opinionismi infondati, ma ci tengo tantissimo che siano attinenti alle tesi ed apprezzo ogni critica concreta se uno studio non fosse applicabile. Trovo molto caratteristico però che ciò praticamente non avviene mai — non perché io abbia sempre ragione, ma perché la gente quegli studi che linko poi non li legge. In questo senso percepisco che questo forum soffre ancora molto di lacune di razionalità, altro che troppa! La voglia di avere ragione e/o dire-la-mia ha spesso il sopravvento sulla pazienza di andare a cercare un qualcosa che somigli ad una verità… che sia una verità almeno intersoggettiva…
Presumevo che ti era già imbattuto in una delle mie frequenti citazioni del thread sulla razionalità collettiva nel quale mi sono permesso di sondare i limiti di quanto la filosofia moderna riesce a dire di quello che stiamo facendo: sostanzialmente con il nuovo paradigma della democrazia liquida siamo oltre a tutto che la filosofia si sia mai immaginata, e perciò ci tocca filosofare a noi — non c’è nessuno al quale possiamo fare riferimento se non in modo parziale.
Benvenuto nel Partito Pirata. Siamo una gabbia di matti ma stiamo tentando di migliorare.
Non misurabile, ma comprovabile.
Basta un po’ di curiosità ed una domanda ben posta per evidenziare la disonestà. E basta osservare la coerenza fra comportamenti e parole.
Verissimo, ma il partito non deve assumerla, solo richiederla ed offrirla con coerenza ai propri membri come parte della propria identità. E vedi bene che, come la razionalità, l’onestà intellettuale si impone da sé.
E se qualcuno, come dici, tradisce la nostra fiducia, poco male.
Tutto torna. E se siamo coerenti con i valori fondamentali dell’etica Pirata, possiamo ringraziarlo e salutarlo per sempre, qualunque sia il costo politico e chiunque egli sia.