Per questo conviene utilizzare policy ad alto consenso, così le persone devono mettersi d’accordo per davvero, non cuocere ognuno a fare la propria brodaglia.
il manifesto che abbiamo attualmente per capire di cosa stia parlando
Eccolo, è politicamente favoloso. L’abbiamo redatto @Silvan ed io. Ho invitato varie altre persone, ma nessuno ha musso il sederino. Aho, più di così non si può fare. Quale sarebbe l’alternativa… che lo scrive uno da solo senza neanche uno scrutinio pubblico? Anche in questa occasione alcune persone si sono concentrate a scrivere alternative meno convincenti piuttosto che di collaborare ad un consenso comune.
Perché? Il testo votato in AP è LEGGE!
Fino all’abrogazione, perciò basta che non perdete tempo e rilanciate il patch del regolamento riguardo alle quote.
O rendiamo il meccanismo di scrittura delle proposte come fossero fatte in un parlamento (legalese PURISSIMO)
Questa probabilmente sarebbe una buona idea.
Poi il gruppo legale farà le proposte di legge.
Se le PdL non passano per l’AP apri il portone ai lobbisti… ce li avevamo nel GdL copyright del Piratenpartei… quelli che cercavano il modo di farci scrivere l’opposto di quello che intendevamo. Ora immagina degli agenti un pochino più raffinati…
Via l’esecutivo da Agorà
Cioè buttiamo via tutto lo statuto e torniamo a fare un partito tradizionale col direttivo eletto… pessima idea.
via organi di giustizia interna (solo appelli urbi et orbi di ultimo grado)
In realtà è già così… ma dato che il GI potrebbe anche operare in totale trasparenza, potrebbe anche farlo in LQFB.
E no, il design è importante: ciò che è brutto, repellente, non sarà mai facile da avvicinare.
Non è mai stato un problema. Chi ci tiene al partito pirata impara ad usare il software.