Criticità e potenziale nello statuto provvisorio di Progetto X

Perché credo che voterò contro la tua iniziativa:

Non perché ho redatto una proposta alternativa, e neanche per la maggior parte del testo che indichi che dice semplicemente di iniziare un dibattito mentre stiamo qui da oltre un mese a farlo. Ma perché hai aggiunto questo paragrafo alla proposta legale (non alla Ratio):

ATTENZIONE. Progetto X non si Federa al PP-IT, semmai il contrario. Progetto X è un modello politico, non propriamente un partito.

Ed è appunto questa asserzione che abbiamo provato essere scorretta. Progetto X ha uno statuto estremamente verticista è distante mille miglia dal essere un “modello politico” o “non propriamente un partito”. Se vuoi un modello politico che non si impone sulle persone che ci partecipano, prova a studiarti lo statuto pirata.

Perciò, Progetto X non avrebbe svantaggi nel federarsi al PP mentre il PP permetterebbe a PX di farsi pubblicità anche col fatto che ci stanno i Pirati, con simbolo ed identità, dal momento che le decisioni di fatto le prende un direttorato che non è nemmeno nostro. Oltretutto persone che la democrazia liquida l’hanno usata male e ci hanno perso in fiducia ad utilizzarla? E l’unico modo per tornare indietro sarebbe di disfare la federazione, intanto l’elettorato continuerebbe a pensare che i Pirati ci stanno dentro.

Votando a favore di questo paragrafo potrebbe essere interpretato come un vialibera ad una eventuale “federazione” (a senso unico in direzione sbagliata) che a me pare significare di dare in prestito non bene controllabile il marchio pirata ad una formazione che non condivide i nostri principi.

Io personalmente sono iscritto al PP ma se volessi candidarmi nel PP dove potrei farlo?

Attualmente nell’apposita area in AP. Non è ideale, perché la votazione è palese. Altrimenti andrebbe fatto all’AO e perciò è giusto che dobbiamo stilare e raffinare regolamenti, per esempio riguardo alla creazione di liste elettorali. Ci sono ancora molte occasioni per apportare la vostra esperienza alla nostra architettura legale, ma perdonateci se siamo molto precisi a decostruire le proposte prima di attuarle. E non sentitevi offesi: è un investimento nel futuro essersi studiati un’architettura più lungimirante del solito partito con i delegati e le presidenze.

Fare un partito come al solito significa finire a fare politica come al solito– noi siamo nati per cambiare la politica. Siamo falliti per naivitè sociologica, ma abbiamo imparato e ci siamo rimessi in piedi– con un regolamento della convivenza come non ce lo ha nessuna formazione, nonostante è essenziale per organizzarsi in rete.

Quel che cercavo di dire è che se realmente non fosse fattibile (gli italiani pensionati o giovani meno portati per la tecnologia, usano cmq smartphone, facebook, whatsapp - non ritengo che LQFB sia un salto di difficoltà maggiore rispetto a tante app), allora è probabilmente meglio non averlo il contributo di queste persone… Un minimo di alfabetizzazione informatica, ripeto, credo sia esigibile per partecipare a processi decisionali.

LQFB può avere anche tempi molto rapidi (dipende dalle necessità e da come si imposta), e poi costituito un gruppo di lavoro le decisioni vengono prese internamente anche senza LQFB. Però, in tal caso c’è un responsabile della convivenza e referente del gruppo che deve aggiornare i coordinatori di eventuali problemi.

Anche lynX sta discutendo e se altri non lo fanno è perché non hanno tempo o voglia o altro, non cambierebbe la situazione con altri strumenti. Inoltre, dal vivo avremmo problemi di tempo, di coordinamento, di luoghi da trovare, di costi… un casino.

GoogleDocs non è fatto per discutere, meglio un forum, ed ora serve discutere, non è questo il problema secondo me.

Il “leader” è da noi l’avatar mediatico come ricordato da lynX e deve attenersi al programma: a linee generali se solo linee generali sono state concordate, o ai dettagli se dei dettagli sono stati approvati.

Purtroppo, credo manchi una persona famosa che ci presenti alla società, senza fama non arrivano finanziamenti, senza finanziamenti quasi nessuno regala del tempo ad un piccolo partito (non lo regalano nemmeno a quelli grandi, se non c’è occasione vicina di elezioni…). Questo è il vero problema, ma ne dovremmo semmai discutere a parte, non qui.

Secondo me, l’Assemblea può occuparsi bene delle questioni generali del partito, è più difficile in ambiti specialistici come la politica economica, l’istruzione, ecc. In tal caso, delle commissioni elette sempre dall’Assemblea (magari con vincoli basati sui titoli posseduti ed altre certificazioni), rispettato il programma (magari mettendolo pure in discussione, sempre su LQFB) ha libertà di azione nei dettagli e ci si affida alle competenze di tale commissione.

Però, il leader ha un ruolo troppo generico e generale per non poter esser svolto dall’Assemblea, credo. Perderemmo anche la nostra unicità se ci dotassimo di un leader e l’unicità è importante, considerando che stiamo funzionando nel nostro piccolo.

Ho spostato 7 messaggi in un nuovo argomento: La democrazia liquida non è una democrazia diretta o assembleare

E se facessimo una coalizione con camera propositiva condivisa?

Varie volte abbiamo discusso un liquid per simpatizzanti, non certificati, pre-dirigenziali… se in quel liquid ci accogliessimo tutto Progetto X, potremmo sviluppare idee insieme per quanto va… la coalizione in tal caso esiste finché entrambi i partiti ratificano le proposte… loro con i delegati, noi col liquid vincolante. Se la ratifica fallisce, può significare che si estingue la coalizione… restano da discutere gli altri parametri di una coalizione…

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Dovrebbe esserci una larga sovrapposizione del programma per avere una coalizione, o no?

Leggo solo ora. Scusate. Basta che i partiti o movimenti sottopongano alla piattaforma i loro principi politici cardine (principi statutari e intenti) con chiarezza su alcuni punti se non contemplati da questi ultimi.

Come avrete visto non siamo riusciti a raccogliere una base rappresentativa (e non siamo sottostati al comune agire partitico) ma il nostro obiettivo è solo rimandato alle prossime elezioni. Nel frattempo abbiamo ratificato e registrato lo statuto in modo notarile e proseguiremo piano piano (se ci riusciremo) con la nostra crescita. Al momento non c’è spazio politico per noi e per le persone che credono in nuovi modelli politici moderati e democratici, ma continuamo a credere che la democrazia interna ai partiti sia la chiave di volta. Noi lavoriamo disseminando cultura democratica sul territorio. Quindi vi riproponiamo ancora un percorso comune, dove avremo sicuramente bisogno di aiuto e supporto in rete, anche se al momento abbiamo ripiegato su Loomio, che è semplice e funzionale. 1000 persone in 5 anni in tutta Italia, che condividano i CONCETTI fondamentali e facciano da co-fondatori, come dicevo ieri agli amici @briganzia e (?).

Ti voglio bene, caro @Apsyrtides, ma come puoi pensare di venirci incontro se fate la ratificazione notarile di uno Statuto che non condividiamo per molte ragioni appunto collegate alla democrazia interna?

Credo che potremo trarre ispirazione,ma in Italia per affrontare le sue specificità avremo bisogno di qualcosa di nostro.Progetto x vorrebbe portare Podemos in Italia,ma in suolo italico,abbiamo anche nostre problematiche peculiari