Non ti montare la testa: sei stato semplicemente il casus belli!
Sono felice che l’intervento di @solibo abbia sortito l’effetto di moderare i tuoi toni.
E sono felice che le teorie di @lynX trovino una conferma in tale intervento.
Come ho detto altrove, ritengo l’obbligatorietà del RdC un’ottima idea perché credo che possa funzionare.
Ma si pone un problema di scala: il tuo comportamento ha richiesto l’intervento di un moderatore.
I moderatori sono una delle risorse scarse di questa comunità, e per tutta una serie di ragioni che ho spiegato, è saggio che la comunità disponga di un sistema più rapido ed efficiente di disarmare i troll. Inoltre, se applicata correttamente, il troll ottiene il risultato opposto a quello atteso: rendere la comunità più solidale ed unita, perché risponde all’attacco insieme anche quando è diretto ad una posizione minoritaria.
Infine scarica i moderatori, in modo che abbiano più energie per gestire situazioni più delicate.
Non credo sia nuovo in effetti, ma non centra nulla con l’ostracismo classico.
Al contrario, come ho scritto, ha come obiettivo evitare il ban del troll.
Ban che è vagamente simile all’ostracismo, da cui si discosta notevolmente per procedura: non è un voto, ma un’operazione effettuata da una autorità, per quanto eletta a tal scopo.
Su questo non credo di poter fare altro che suggerirti di studiare meglio la materia.
Via HTTPS il tuo browser invia al server una quantità di informazioni spaventose.
Tutte queste informazioni sono registrate automaticamente nel log del server.
Qualsiasi programmatore può prendere questi log ed analizzarli rapidamente con strumenti più o meno avanzati per identificare anomalie comportamentali come correlazioni di tempo fra interventi di utenti diversi che guarda caso si connettono dallo stesso IP.
Vi sono poi tecniche più avanzate come l’analisi delle richieste di immagini esca per verificare la loro presenza in cache.
Tutte tecniche che un esperto motivato può aggirare, entro certi limiti, ma che quasi sempre sono sufficienti ad identificare un troll che faccia il furbo.
La società del tecno controllo usa tecniche simili (e più avanzate, ma qui volevo elencare solo quelle più semplici e ovvie) semplicemente perché sono le tecniche disponibili per qualsiasi analisi informatica forense.
E’ piuttosto ovvio che la differenza fra dare la caccia ad un troll e dare la caccia ad un dissidente politico non è negli strumenti, ma nello scopo della caccia.
Il troll vuole far perdere tempo ed energie.
Ignorarlo silenziosamente lo alimenta.
Se invece lo ignori facendo sapere a tutti che non gli stai rispondendo perché il suo scopo è solo scatenare una escalation e far perdere tempo alla comunità, ottieni lo stesso risultato nei suoi confronti, ma con una serie di utili benefici per la comunità che ho elencato prima.
No, non è questo che fa un troll. Un troll la vuole buttare in caciara, vuole spezzare una comunità o marginalizzare un’opinione che non condivide.
Per smascherare l’ipocrisia di un interlocutore sono spesso sufficienti poche domande.
Altre volte basta osservare la contraddizione diretta fra ciò che dice e ciò che fa.
Non mi sembra tu ti stia contenendo, particolarmente:
Tutto questo post non aggiunge niente alla discussione sul trolling.
Rileggilo: ricade perfettamente nella definizione di troll data da Wikipedia:
un soggetto che interagisce con gli altri tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso e/o del tutto errati, con il solo obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi.
E’ fuori tema, è provocatorio nei confronti di @lynX, e ha come solo obiettivo quello di fomentare gli animi.
In effetti ti ringrazio per l’ottimo esempio: pur essendo off-topic nei contenuti, è on-topic nel metodo.
E’ interessante anche il “Like” di @solibo, quasi a voler confermare alcune osservazioni di @lynX.
A volte sembrate fratelli!
In qualunque caso, ci permetti un valido esperimento. Grazie!
Per tutti gli altri: