Troverei più adeguato se abbassaste i lanciafiamme e accettaste alcuni fatti consolidati:
Il So’ Mario della situazione… we, so’ Mario!
Tutti i partiti occidentali praticano la disciplina parlamentare per mitigare gli effetti della corruzione parlamentare. Il servizio scientifico del parlamento europeo definisce corruzione come segue:
- conflict of interest – a situation where an individual is in a position to derive personal benefit from actions or decisions made in their official capacity;
- clientelism – a system of exchanging resources and favours based on an exploitative relationship between a ‘patron’ and a ‘client’;
- various forms of favouritism, such as nepotism and cronyism (whereby someone in an official position exploits their power and authority to provide a job or favour to a family member or friend, even though he or she may not be qualified or deserving) and patronage (whereby a person is selected for a job or government benefit because of affiliations or connections and regardless of qualifications or entitlement);
- trading in influence (influence peddling) – using one’s connections with persons in authority to obtain favours or preferential treatment for a third party (person, institution or government), usually in return for their loyalty or any undue advantage, and
- other similar forms of conduct.
Tutte queste forme di corruzione sarebbero eliminate dal mandato imperativo che come abbiamo visto aumenterebbe anche il pluralismo, ma non stiamo parlando di questo dato che non abbiamo intenzione di farci arrestare come dice @Cal, ma piuttosto facciamo come fanno tutti i partiti: se qualcuno smercia il suo mandato lo rimuoviamo dal partito e non lo candidiamo più.
Curioso anche questo aspetto che @Cal faccia spesso riferimento alla democrazia liquida come propaganda nonostante non abbia nulla da contrapporre ai fatti che confermano l’efficacia di liquid feedback mentre stiamo a discutere il divieto di vincolo di mandato che da come abbiamo imparato dal professor Tomba effettivamente è figlio di un atto di propaganda: l’idea che un deputato svolga un lavoro migliore se è libero di farsi corrompere.