Temo che ai più sia sfuggito che io non ho posto la questione in termini astratti.
Alle scorse elezioni europee si è votato sia con il voto elettronico sia mettendo una croce su una scheda di carta. Entrambe le modalità sono ritenute valide, ai fini dell’elezione dei parlamentari europei.
Questa doppia modalità, nella stessa elezione, permette di fare un confronto.
Un confronto tra sistemi reali, operativi e imperfetti. Per capire cosa ha funzionato meglio o peggio, e cosa si può migliorare.
Esempio: solo il 7,7% degli italiani residenti all’estero ha votato per le europee. Per posta. O facendo lunghi viaggi.
Gli elettori estoni hanno potuto votare via Internet.
La modalità elettronica ha migliorato le votazioni, in un’Europa dove 17 milioni di persone risiedono lontano dal paese di origine? Qualcuno se lo è chiesto?
Posso capire che chi ritiene il voto elettronico matematicamente impossibile, sia disinteressato all’argomento. In un forum di filosofi.
Nello stesso forum di filosofi, si potrebbe sostenere che la democrazia rappresentativa non può esistere e, quindi, sia inutile parlare di elezioni. O che la democrazia in sé sia un’utopia.
Tra chi pensa di occuparsi anche di politica, tuttavia, potrebbe esserci anche qualcuno interessato a capire come e quanto abbia funzionato il voto elettronico e se e come può migliorare e portare dei benefici. Specie in un partito che, nel suo programma politico per le europee, sostiene che “Il Parlamento europeo dovrebbe istituire uno strumento di partecipazione elettronica”.
@ale sostiene che il voto su carta sarebbe più libero, perché l’elettore che commette un errore ha il diritto di cambiare la scheda, mentre con il voto elettronico non sarebbe possibile.
Ma se si fosse preso la briga di fare un confronto attinente alla realtà, si sarebbe accorto che l’elettore estone che votava online, alle scorse elezioni, poteva cambiare il suo voto quando voleva. Chi votava con la scheda cartacea, no.
Quale dei due era più libero?
Il voto elettronico non sarebbe segreto perché, in teoria, potrebbe essere intercettato.
In una cabina elettorale, invece, sarebbe segreto perché protetto da una tendina?
Siamo sicuri che in una cabina sia impossibile nascondere una microcamera grande quanto una capocchia di spillo?
Che nessuno possa darti un cellulare per fotografare la scheda?
Che non sia mai possibile riconoscere una persona da come gli chiedono di scrivere una preferenza, o di disegnare una croce?
Che sia impossibile replicare o contraffare le schede? O una tessera elettorale? O una carta di identità?
Che non possano darti una scheda pre-compilata, chiedendoti di restituire quella bianca?
Non succede mai che un’elezione faccia il miracolo di resuscitare i morti?
Al di là delle considerazioni teoriche, nelle europee del 2019 non sono ancora emerse evidenze di brogli sul voto elettronico, mentre a Termoli una donna si è ritrovata una scheda già compilata con la croce sul simblolo della Lega.
Il voto cartaceo, leggo nei commenti, sarebbe verificabile ricontando le schede, mentre il voto elettronico no.
Ma l’elettore estone che votava online, poteva verificare quando voleva la presenza del suo voto nel server.
L’elettore italiano che metteva una croce su una scheda di carta, aveva la certezza che uno scrutatore disonesto non gli annullasse la scheda con una punta di matita nascosta sotto l’unghia, o nell’orologio? O che la sua scheda non fosse sostituibile? Magari con una simile a quella di Termoli?
Le schede bianche non finiscono mai, magicamente, per esprimere un voto utile?
Come mai, quando si ricontano le schede, sovente i risultarti non sono esattamente riproducibili? Non sarà che lo scrutinio delle schede cartacee è soggetto a errore umano?
Ma qui non si tratta di confrontare dei modelli teorici. Ma processi reali in un’elezione reale. Dai quali si può imparare.
Non sarebbe meglio mettere da parte i pregiudizi e studiare soluzioni adeguate a questo secolo?
Capisco i nostalgici del XX secolo, ma oggi, con le tecnologie di cui disponiamo, e con l’attuale mobilità dell’elettorato europeo in una regione di 4milioni e mezzo di chilometri quadrati, confrontando i dati reali, siamo sicuri che il vecchio sistema fatto di seggi e schede di carta sia ancora il migliore e l’unico tra i modelli possibili?