IUFitalia2015/contenuti

Momento centrale della giornata saranno i 4 tavoli tematici che si terranno su due sessioni con due tavoli in contemporanea per sessione. Lo scopo dei tavoli è quello di sviluppare il dibattito e individuare elementi di sintesi condivisi. Il tutto sarà preceduto da un momento introduttivo in cui vari relatori/invitati/promotori daranno un breve accenno e spunti utili al confronto da sviluppare nei tavoli. A fine giornata in un secondo momento assembleare verranno illustrati i lavori svolti dai tavoli. Le discussioni previste per i tavoli, decise e condivise in rete tra partecipanti e strutture aderenti, potranno già svilupparsi in questo forum online, oltre che proseguire poi in forma permanente.

Sessione #01 mattina

Sessione #02 pomeriggio

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Grazie @FelynX,

io segnalo due temi:

  • come strutturare il whistleblowing perché diventi strumento di controllo democratico, per disincentivare comportamenti illegali e corruttivi?
  • la neutralità delle rete: come garantirla se la Rete è comunque di proprietà di soggetti privati?

Almeno in lingua tedesca ci sono svariate proposte di legge a riguardo… anche perchè prima del '68 ci fu un paragrafo whistleblower nella legislazione tedesca.

Riguardo a questo ci sta la proposta di legge che ho elaborato con un gruppo di crittografi, politici, tecnici ed attivisti al http://youbroketheinternet.org/#legislation – purtroppo ci sono alcuni articoli TODO/FIXME per i quali non è al momento in condizioni adatte per ratificare in assemblea… ma forse sarebbe il caso di mettere al voto l’intenzione generale.

Si tratta di un approccio anti-mezze-misure: Una legge europea che elenca le caratteristiche che un protocol stack da distribuire con futuri computer e smartphone deve rispettare per accedere al mercato europeo dall’anno 201x in poi. Le caratteristiche sono orientate alle esigenze per rispettare principi costituzionali oltre a diritti civili ed umani, tali che la net neutrality è una inevitabile conseguenza collaterale.

Ne consegue che il business model della acquisizione di dati personali e sociali è anticostituzionale (e data la mancata separazione dell’uso dei dati commerciali dall’apparato governativo – vedi PRISM – la costituzione è applicabile al problema Faceboogle), perciò dobbiamo impedire che servizi in rete svolgano ruoli di carattere costituzionale (la comunicazione privata e sociale tra i cittadini) ma che la rete stessa diventi un bene comune. Questa PdL rende l’Internet un bene comune via legislazione.

Per compensare al mercato basato sul pagamento attraverso la prostituzione dei dati, la PdL promuove l’introduzione di una valuta anonima tassabile come il http://taler.net (promosso anche da Stallman btw), permettendo un mercato in rete orientato ai veri servizi e al pagamento anonimo da parte dei clienti (mentre i commercianti devono essere trasparenti verso la società).

Volendo si potrebbe ottenere almeno un miglioramento della situazione emendando l’attuale legislazione contro i cookie a rispettare la realtà tecnologica: Il cookie è il metodo di sorveglianza anticostituzionale più noto, ma ce ne sono a dozzine. Per bloccare il mercato nero della prostituzione dei dati bisogna vietare l’inclusione di contenuti third party in tutti i siti web.

Il concetto di hypertext include l’idea del hyperlink da un ambito ad un’altro, ma non è un elemento fondante del web che ogni sito debba potere svendere l’interesse dei visitatori a terzi semplicemente includendo un bottone Like di Facebook, un font o una map di Google. Se questa pratica diventasse illegale, ci vuole poco ad aggiornare i web browser a rispettare questa esigenza. Niente più connessioni web a terze parti. Niente più aste real-time per il piazzamento della pubblicità personalizzata anticostituzionale. Ecc ecc.

Vorrei starci al #iufitalia per esporre le molte opzioni che di fatto abbiamo per regolamentare l’assurdità del Wild West Web e la corruzione della rete.

Secondo me quello che ci vuole è di mobilitare di andare in strada non solo contro TTIP, ma a favore di un Internet sicuro che ci dia un fondamento costituzionale sul quale costruire proposte democratiche migliori. Finchè la rete ci sorveglia ci impedisce di esercitare i nostri diritti democratici a costruire una politica alternativa a chi ci governa.

Grazie @lynx per le indicazioni. Riguardo alle tue riflessioni sono del tutto d’accordo.

Perché è fondamentale che ci sia un Internet Ungovernance Forum? Perché Internet è di tutti e deve essere libera. Perché tutti devono poter partecipare a un’assemblea che non sia di un solo giorno l’anno, ma un’agorà permanente, perché Internet è un Bene Comune e come tale va gestita, per questo va difesa! Ecco… Un avatar all'Internet Governance Forum

Aggiornamento sui topic dei tavoli Dagli incontri fatti con varie strutture a Roma e contributi arrivati in rete, attualmente ci sono 5 topic in campo. Premetto che sarà difficile riuscire a strutturare più di 4 tavoli (2 in contemporanea per volta) perché si rischierebbe troppa dispersione e poca sintesi. Comunque riporto qui lo stato dell’arte e vediamo insieme come riorganizzarli o a quali dare maggior priorità. Dopodicché sarebbe ottimo creare dei thread appositi qui nel forum online per cominciare a parlarne prima del 7n e accogliere contributi.

  • modelli di governance, internet bill of rights
  • infrastruttura, reti libere, digital divide, diritto di accesso alla rete, net neutrality
  • libertà di espressione, censura, whistleblowing
  • libertà della conoscenza, copyright, proprietà intellettuale, brevetti
  • privacy, controllo, sorveglianza, profilazione

Da aggiungere, rispetto a tutta la giornata, c’è che se qualcuno vuole fare dei talk, indipendenti rispetto all’IUF, in contemporanea (o anche il giorno dopo), ma senza possibilità di integrazione nella sintesi assembleare, può sfruttare la possibilità di uno spazio nello stesso Fusolab, nel contesto di “RENOW 1.0 - Nerd Open Workshop

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Buongiorno a tutti, sono Guido d’Ippolito autore di Art. 34-bis, diritto di accesso ad Internet in Costituzione, come diritto sociale. Sono contento di vedere che si terrà l’IUF Italia. Ne aveva parlato Felice Zingarelli all’IGF Italia e questa mattina mi è stato segnalato da Nemesis di Ninux e Dario Minghetti del Fusolab. Vi scrivo perché vorrei sapere se c’è la possibilità di fare un intervento per portare il contributo di Art. 34-bis.

Art. 34-bis una proposta di costituzionalizzazione del diritto di accesso ad Internet realizzata dalla società, da giovani, studenti, laureati, da me coordinati e che ora è alla Camera dei Deputati come ddl. Cost. 2816/15, ma sopratutto attualmente in discussione in Commissione Affari Costituzionali del Sentato della Repubblica col ddl. Cost. 1516/14. Mi piacerebbe partecipare alla vostra conferenza perchè il 34-bis è un esempio concreto di costituente di Internet fatto dalla società. E’ una proposta nata da studi universitari, sviluppata da neolaureati e che è cresciuta in rete confrontandosi con associazioni, imprenditori, professori universitari e politici. E vorrebbe continuare a crescere aprendosi al dibattito e mettendosi a disposizione di chiunque voglia dare un contributo, tanto all’IUF quanto altrove. Commenti, consigli, critiche, modifiche sono ben accetti perché il nostro obiettivo è fare la proposta di diritto di accesso ad Internet migliore per tutti e con tutti. Tanto più questo vale ora. Ora che la proposta è nella fase degli emendamenti per cui ogni consiglio, suggerimento, critica per il suo miglioramento può essere concretamente attuato.

Già il fatto che una proposta di revisione costituzionale fatta dalla società sia in discussione al Parlamento mi sembra una notizia di enorme importanza. Tanto più se è su questo tema, sul diritto di accesso ad Internet e sulla neutralità della rete (quella che pare che in UE ci sia stata da poco negata), mi sembra una cosa più unica che rara! A mio modesto parere, tutti hanno diritto di sapere che esiste questa proposta, che è in discussione e che hanno la possibilità di dire la loro. Ma purtroppo la proposta è pressoché sconosciuta. Essendo noi semplici cittadini non abbiamo nessun potere mediatico e non riusciamo ad arrivare al pubblico… Ci piacerebbe quindi trovare in voi un confronto costruttivo e aiuto. L’art. 34-bis è importante perché inserisce in Costituzione le precondizioni per avere un quadro giuridico che incentivi piuttosto che reprimere l’innovazione. Ma è una battaglia che da soli non possiamo vincere, c’è bisogno del contributo di tutti. Il nostro motto è: #FareRete.

Tutti i materiali sulla proposta li trovate sul sito www (dot) art34bis (dot) it Vi segnalo anche la pagina facebook: Art 34bis diritto di accesso ad Internet e l’account twitter: @art34bis Non posso inserire altri link nell’articolo ma vi segnalo la presenza di:

  • questo video in cui si spiega in un minuto l’art. 34bis: https://www.youtube.com/watch?v=D0TWrsThrjQ
  • le audizioni che si sono tenute in commissione affari costituzionali al senato.
  • la tavola rotonda svoltasi l’8 maggio 2015 sulla proposta alla Camera.

Ci sarebbero tanti altri materiali da segnalare, come i fumetti sulla proposta, ma intanto ve la presento e aspetto vostre risposte. Grazie e buona giornata

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Mi piace @art34bis ma ritengo importante che ci assicuriamo che l’Internet rispetti la costituzione allo stesso momento della sua introduzione in essa, altrimenti garantiamo l’accesso ad un inferno tecnologico con potenzialità totalitarie, null’altro. Per questo collegherei questi due aspetti… no diritto ad internet nella costituzione senza che l’internet rispetti la costituzione.

Mi sembra un ottimo argomento!

Un ribaltamento interessante, ma non credo di averlo colto appieno. :smile: Potresti specificare meglio che cosa intendi? Codici di autoregolamentazione per gli operatori? Netiquette per gli utenti finali? O altro?

Grazie ai contributi ricevuti dai promotori e altri feedback su canali vari in rete, oltre agli incontri fatti a Roma tra i promotori che hanno partecipato, abbiamo messo a fuoco i quattro tavoli accorpandone i due più simili. Vado quindi ad aggiornare il topic di questo thread e i 3D collegati.

I tavoli tematici:

  1. Profilazione, controllo e censura Keyword: profilazione, privacy, controllo sociale, sorveglianza, censura, libertà di espressione, whistleblowing Dispositivi di controllo sociale basati sulla profilazione degli utenti alla base di enormi profitti dei gestori delle piattaforme e politiche di sorveglianza di massa praticate dagli Stati. Libertà di informazione minacciata da leggi restrittive che cercano di impedire la libera circolazione delle opinioni. Come è possibile difendersi e reagire alla profilazione e al controllo? Come garantire ed ampliare la libertà dell’informazione?

  2. Neutralità della rete Keyword: infrastruttura, reti libere, digital divide, diritto di accesso, net neutrality La neutralità della rete è la condizione abilitante che consente a Internet di essere una straordinaria opportunità di sviluppo e innovazione sociale dal basso, contro le rendite di posizione degli Over The Top vecchi e nuovi. Quali sono le condizioni tecniche e normative che consentono di mantenere la neutralità della rete contro i ricorrenti tentativi di introdurre recinti e corsie preferenziali?

  3. Conoscenza libera Keyword: libero accesso alla conoscenza, contenuti, copyright, proprietà intellettuale, brevetti Internet è oggi il più grande produttore e contenitore di conoscenza. Cosa ostacola il libero accesso ed il riuso gratuito dei contenuti digitali prodotti e distribuiti su internet? Come è possibile reagire a norme e regolamenti (ad esempio il regolamento Agcom) sempre più restrittivi?

  4. Governo della rete Keyword: modelli di governance, modelli di partecipazione, Internet Bill of Rights Il modello multistakeholder e il rischio di regolamentazione della rete da parte dei governi e degli Over The Top a discapito dei diritti fondamentali delle persone, la cui possibilità di intervento risulta penalizzata. Come può la società civile incidere sulle decisioni? Quali i modelli, metodi, strumenti per fare rete al di fuori delle bolle social?

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Rispetto alla suddivisione dei 4 tavoli nelle due sessioni, vorrei proporvi di anticipare alla mattina il tema #04 Governo della rete in quanto in un certo senso propedeutico a quello della neutralità della rete.

Mettendomi nei panni di un partecipante provo ad immaginare i principali fili conduttori (#01+#02, #03+#04, #02+#03) e secondo me una suddivisione tipo MATTINA:

  • governo della rete
  • conoscenza libera POMERIGGIO
  • profilazione, controllo e censura
  • neutralità della rete

potrebbe essere più soddisfacente

Ok, recepita l’accoppiata, ma invertite le sessioni. In pratica rispetto a prima invertite “neutralità della rete” con “conoscenza libera”

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OK, grazie!

Art. 15: La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.

Ritengo che l’Internet debba comunicare in modalità crittografica end-to-end by default, per garantire la segretezza delle comunicazioni come previsto dall’articolo 15. Non è accettabile che il cittadino dovrebbe fare uno sforzo speciale per ottenere il rispetto dei suoi diritti ed oltretutto in questo modo rendersi obiettivo di interessi particolari.

Non penso che ad Hacking Team siano d’accordo :wink: Si vogliono addirittura sostituire al governo USA per aiutarli a loro insaputa, preoccupati che le forze dell’ordine è diventata o diventerà presto “cieca” a causa dell’uso della crittografia su Internet, Web e altrove. http://punto-informatico.it/4281232/PI/News/hacking-team-un-ritorno-spezzare-cifratura.aspx

In effetti non ho capito tanto a cosa fai riferimento xD

@lynX perdonami ma… non ho capito tanto che vuoi dire xD Puoi spiegarmi meglio?

In quale modo non è chiaro? In quale modo pensi che la rete che tutto archivia, tutto ascolta, tutto sorveglia, tutto ricava per potenziale abuso (informati su KARMA POLICE e JTRIG) non stia scavalcando i principi costituzionali della democrazia? Quale frammento di informazione manca per trasmettere la drammaticità della situazione? Chiedo onestamente perchè il modo come molte persone continuano a non comprendere è il mio soggetto di ricerca #1 in questo momento. Voglio trovare una formula che entri nella capoccia di tutti, veramente tutti.

(Prima di cliccare i seguenti link raccomando l’installazione del Tor Browser)

https://en.wikipedia.org/wiki/Joint_Threat_Research_Intelligence_Group <- manca la pagina sulla Wikipedia italiana… come se fosse di poca rilevanza… altrettanto https://en.wikipedia.org/wiki/Karma_Police_(surveillance_program) … vedi anche – https://theintercept.com/2015/09/25/gchq-radio-porn-spies-track-web-users-online-identities/https://theintercept.com/2014/02/24/jtrig-manipulation/http://www.dailymail.co.uk/news/article-3249568/GCHQ-spooks-spied-internet-user-operation-called-Karma-Police-according-leaked-documents.html

Ah, ho trovato il modo di tirare fuori risultati in lingua italiana da startpage.com: – http://motherboard.vice.com/it/read/karma-police-non-e-solo-una-canzone-dei-radioheadhttp://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/07/datagate-la-guerra-sporca-dei-servizi-inglesi-contro-gli-hacker-di-anonymous/872632/http://www.rockol.it/news-646900/radiohead-karma-police---operazione-di-spionaggio-del-governo-inglesehttps://meloniclaudio.wordpress.com/2015/09/27/identificati/http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=4304https://aurorasito.wordpress.com/2014/02/28/le-massicce-psyop-contro-lucraina-da-parte-di-gchq-e-nsa/ <- fonte forse non pienamente attendibile, non so

Bella questa da http://www.ilgiornale.it/news/mondo/londra-spiava-buenos-aires-2008-malvinas-1114591.html

Il problema che questo tipo di manipolazioni del pensiero libero di un popolo è un attacco frontale al concetto di libertà democratica come previsto dai pensatori dell’Illuminismo. Finchè il governo inglese ha questo tipo di poteri sulle popolazioni del mondo, non stiamo – costituzionalmente parlando – vivendo in una stato di democrazia in quanto non siamo più in grado di sviluppare collettivamente un pensiero politico libero e autonomo. Ed è questo il ragionamento filosofico che sta dietro all’articolo 15 della costituzione, non un banale privilegio negoziabile per i cittadini. I dati non sono negoziabili da chi li produce (cliccando sulla liberatoria dei cookie per esempio) perchè così facendo danneggia la democrazia per la collettività.

Vedi anche il video… IUFitalia2015 Materiale storico - Video