Legge Elettorale dei "Comitati per la Democrazia"

Ci è stata raccomandata una petizione senza autore nominato, finora firmata da 14 persone. Cito e commento da COMITATI PER LA DEMOCRAZIA : LEGGE ELETTORALE E NUOVO ARTICOLO 75:

Il voto del singolo cittadino varrà 1; il voto del delegato avrà un valore pari al numero delle deleghe + 1 (il proprio).

Questa può sembrare una descrizione di democrazia liquida, ma qui manca la capacità di cambiare delega in qualsiasi momento con qualsiasi clic. Perciò si sta descrivendo una variante di democrazia rappresentativa con la sua intrinseca protendenza alla corruzione.

A) da un collegio uninominale su base territoriale e secondo parametri di vero merito, a turno unico e a maggioranza relativa.

Due pregiudizi popolari inseriti assiomaticamente nella proposta senza spiegazioni sulla loro legittimità. La sussidiarietà territoriale e la meritocrazia.

D) con possibilità di controllo reale sul delegato,

Questa è tutta da dettagliare… tralascia il problema che il “controllo” che indica al delegato come orientarsi non è rappresentativo per l’intero collegio elettorale. Ci vuole democrazia liquida per ottenere ciò.

E) con possibilità di revoca, H) con diritto di revoca,

Scritto di getto o ci sta differenza? dei problemi del recall sul potenziale abuso avevamo parlato in passato.

F) con cessione di sovranità limitata,

Come?

G) con mandato mai ripetibile,

Si può presentare solo chi non ha paura di non riuscire a tornare nel suo mestiere regolare dopo l’incarico. Può essere ragionevole.

I) nel caso il numero degli astenuti dal voto sia superiore al numero dei votanti, il delegato viene sorteggiato dall’elenco dei Candidati di quel Collegio.

Evviva la democrazia aleatoria. Ce l’abbiamo anche noi. :smile:

  • 1 Deputato legato al territorio da ogni collegio,
  • 1 Senatore legato al territorio da ogni coppia di collegi contigui,

Di nuovo l’assioma che la struttura territoriale rispecchi veramente interessi democratici. Faccio prima a saltare varie ripetizioni…

Al fine di facilitare la partecipazione democratica, si provvederà a:

  • Il varo di un nuovo Ministero preposto alla partecipazione democratica (Ministero per la Democrazia Diretta),

E conosciamo bene i problemi della democrazia diretta… perché non è liquida.

  • realizzare spazi pubblici di aggregazione dove sia possibile tenere riunioni, conferenze, assemblee dei cittadini, spazi espositivi, con capienza adeguata a contenere almeno il 5% dei residenti nella Comunità Locale (intesa come Circoscrizione di circa 5/6.000 residenti),

Okay.

  • I candidati a membri del Parlamento devono essere incensurati e godere della piena onorabilità.

Ecco, di questo stavamo giustamente parlando. Se ne parla da oltre un decennio ormai, ma mi pare giusto che si faccia…

  • I segretari di partito : non sono ammessi alla candidatura elettiva di qualunque tipo.

Utile?

Magistrati : sono ammessi alla candidatura solo quegli ex Magistrati che alla data delle elezioni risultino dimissionari dall’Organismo Giudiziario da almeno 4 (quattro) anni.

Interessante, esiste un problema di “revolving doors” tra magistratura e parlamenti?

Il Deputato che per qualunque motivo risulti assente dai lavori nella sede istituzionale per oltre il 20 % dei giorni di impegno semestrale, viene escluso e sostituito sorteggiando un altro candidato dello stesso Collegio di provenienza.

Ah, ah. Giustamente.

Tutti i Ministri (Tecnici e non Politici) provengono dalla società civile e sono designati per sorteggio da un elenco di pre-selezionati auto candidati per merito professionale, titoli e qualifiche specifiche settoriali. I Ministri non possono in contemporanea ricoprire altri ruoli in Istituzione pubbliche.

La democrazia aleatoria e meritocratica al governo tecnico. Se allo stesso tempo vietiamo che i ministri scrivano le leggi si avrebbe una bella separazione tra potere legislativo e governativo, giusto?

Ogni Ministero è retto collegialmente da 5 Ministri alla pari. La sfiducia è possibile solo in modo collegiale a tutti i 5 Ministri del Ministero. In caso di dimissioni di un singolo Ministro, si procede alla sostituzione tramite sorteggio dall’Elenco specifico.

Interessante.

Segue chiedendo di modificare la Costituzione introducendo l’abilità di qualsiasi cittadin* di proporre referendum. I dettagli implementativi seguono:

Per rendere pienamente operativo l’Articolo 75 nella nuova formulazione, chiediamo:

A ) il varo di una Piattaforma Telematica Pubblica di scopo, gestita dalle Istituzioni, realizzata con semplici piattaforme pubbliche di Circoscrizione ( riferita a 5/6.000 aventi diritto ), a struttura federale ascendente, controllata in modo multiplo e periferico dai Cittadini a rotazione a partire dai Codici Sorgente, che permetta poi di aggiornare e aggregare i dati di tutte le circoscrizioni coinvolte, in modo che il controllo generale sui dati totali avvenga in modalità multipla e incrociata da più soggetti periferici ( Comitati di controllo dei cittadini ).

Ci vedo di nuovo l’assioma territoriale… cosa sono piattaforme “semplici” ?

  1. al raggiungimento di una prima soglia di consenso ( 20% ?..) gli Organismi di controllo preposti ( Consulta o altro ) valutano la legittimità costituzionale della proposta. Emettono la " sentenza ".

Si evitano i problemi di razionalità collettiva dando molto potere alle commissioni… Preferirei risolverli strutturalmente piuttosto.

  1. al raggiungimento di consenso di maggioranza del 50% + 1 , relativo al numero dei votanti delle ultime consultazioni elettorali della Camera dei Deputati dei territori di riferimento e applicazione del referendum, la proposta diventa Legge;

E parliamo di maggioranze

6/B diversamente se " legittima " rimane aperta in attesa di eventuale consenso;

Un po’ come ho proposto per la policy del consenso

  1. la nuova Legge, o proposta, così approvata, passa agli Organismi esecutivi che la realizzano .

Il governo prettamente esecutivo. E si presume che sia funzionale. Conosciamo nazioni nelle quali il governo non scrive leggi? Mi piace, ma bisogna controllare i dati reali…

Le varie ingenuità che hai sottolineate mi sembrano sufficienti per non firmarla. Apprezzabili comunque vari sforzi creativi per risolvere problemi reali.