Libra, ovvero quando arrivano i politici è sempre tardi

La notizia della criptovaluta di Facebook non è passata inosservata.

Azzardo una previsione: entro il 2030 Facebook non esisterà più.

Un annetto fa, ho visto la domanda di esperti di blockchain salire all’improvviso. Mi ero ripromesso di studiare l’argomento, perché nel mio (nostro?) lavoro c’é sempre il rischio che ti svegli una mattina e scopri di essere obsoleto. Ma poi mi sono concentrato su altro. Francamente pensavo che sarebbe stata IBM o qualche altro old player a buttarsi per primo. Puó darsi che facebook muoia, ma se riesce a imporre questo percorso, tutte le enterprise la seguiranno a ruota e le banche correranno un serio rischio di obsolescenza.

vedi mo come l’antitrust gli smembra tutti

E’ tutta lí la partita, vedremo se gli Stati Uniti sono abbastanza forti da riuscire a imporre questa cosa. Non sono certo che lo siano

Teoricamente, le banche dovrebbero essere le prime a buttare l’occhio su blockchain annessi&connessi, anche se non ci credono così che se va non perdono il vantaggio competitivo.

Io credo che Facebook sia in declino e spero che perda la sua battaglia: fra le banche e Facebook non avrei mai pensato di trovarmi schierato pubblicamente con le prime.

A me sembra un copione già visto, solo con altri attori. A un certo punto della storia un’invenzione stronca un monopolio, aprendo la possibilità a chiunque di fare qualcosa; gli Stati non si rassegnano e si mettono a legiferare come forsennati per bollare come “abusivismo” o “pirateria” chi si cimenta in questa nuova possibilità. Finché arriva un privato molto, ma molto grosso in grado di trattare alla pari con gli Stati medesimi, che riconoscono ad Esso - e forse a pochi altri suoi pari - la possibilità di esercitare in concorrenza (così ci fanno anche la figura dei liberali).

Uno schema che vale per un sacco di fenomeni. La stampa a caratteri mobili di Gutenberg tolse il monopolio ai monasteri sulla scrittura di libri, e gli Stati reagirono chi con la ghigliottina (Francia) chi col copyright (Inghilterra); l’Internet ha tolto il monopolio agli editori tutti, e gli Stati hanno reagito con cose tipo il DRM e la persecuzione giudiziaria della pirateria informatica; salvo poi arrendersi agli Spotify e ai Netflix (per non parlare degli Uber e degli AirBnB, considerati legali mentre i c.d.“tassisti abusivi” son ritenuti delinquenti). Da ultimo Satoshi Nakamoto ha sottratto agli Stati e alle banche il monopolio della creazione della moneta. Gli Stati hanno reagito demonizzando le criptovalute tutte, ma ora dinanzi a Zuckerberg non possono che assistere impotenti.

Io dubito che Fb sia in crisi, e anzi mi sa che questa mossa sarà parecchio azzeccata. Uno dei motivi lo spiega l’articolo:

Gli obiettivi del suo ultimo progetto sono drammatici anche dal punto di vista sociale, con Libra usata dai suoi 24 miliardi di utenti mensili attivi, la prima criptovaluta popolare e di massa buona per acquisti al dettaglio come per biglietti del trasporto pubblico, capace di penetrare in regioni del mondo dove mancano conti in banca, facendo risparmiare 25 miliardi agli immigrati di commissioni pagate adesso sulle loro rimesse

A questo bisogna aggiungere la probabile voglia degli abitanti di molti Paesi del Sud del mondo di farsi pagare in Libra, anziché nella carta straccia locale emessa da capi di Stato che devono aver studiato economia sugli stessi libri di Borghi e Bagnai.

Come sempre, la soluzione più razionale è la concorrenza. Più concorrenza c’è, più difficile è che si formi un monopolio o un oligopolio. Vale per Uber, vale anche per le criptovalute: se gli Stati le sdoganassero una volta per tutte (magari accettandole come mezzi di pagamenti per bollette o multe), la gente potrebbe scegliere quante e quali usare.

2 Mi Piace

Da CNET:

Other founding members include MasterCard, Visa, PayPal, Uber, eBay, Vodafone and Mercy Corps. The association hopes to grow to 100 members, most of which will pony up $10 million to get the project going.

Se riescono a ritardare a sufficienza la regolamentazione, queste aziende private ripeteranno l’approccio dell’Unione Europea: creare una nazione globale a partire dalla moneta.

L’uso della blockchain in questo caso fornisce all’utente persino meno garanzie del solito perché i miners/validatori sono aziende che possono essere scalate o acquistate. E la blockchain, in sé, non è una tecnologia scalabile: la promessa di transitare verso uno schema permissionless è fuffa: sarà pure permissionless, ma non ci sarà alcun incentivo ad entrare nella lista dei validatori mentre ci saranno costi elevatissimi.

Domani mi leggo con calma il LibraWhitePaper_en_US.pdf (622.7 KB) (l’ho caricato qui, così potete scaricarlo e leggerlo anche voi senza informare facebook del vostro interesse, se non l’avete già fatto).

Per oggi osservo che nell’introduzione afferma:

1.7 billion adults globally remain outside of the financial system with no access to a traditional bank, even though one billion have a mobile phone and nearly half a billion have internet access

Sulle prime ho pensato “che premuroso Zuck!”. :smile: Ma in realtà, non si tratta solo di una scusa con cui ammorbidire l’opinione pubblica e il congresso: quel 1.7 miliardi di persone senza debiti finanziari sono più libere di coloro che hanno “accesso al sistema finanziario”. Possono lavorare meno e competere di meno. Libra serve a questa gente per schiacciare ancora di più la popolazione di tutto il mondo, per accentuare ulteriormente le differenze.

Ed è per questo che, dopo un po’ di sceneggiate, gli Stati Uniti daranno il via libera a questa iniziativa. Perché è uno strumento potentissimo non solo per sorvegliare la popolazione degli altri stati in modo capillare, ma anche per sostituirsi ad essi come autorità per le loro popolazioni.

Il punto è: riuscirà l’Europa a impedirlo in tempo?

2 Mi Piace

Scusa @shamar ma sei sicuro che Zuck vuole creare questa cosa per

[quote=“Shamar, post:7, topic:2767”] schiacciare ancora di più la popolazione di tutto il mondo, per accentuare ulteriormente le differenze. [/quote]Cioè sul fatto che facebook invade la privacy ok, ma sono anche le persone che accettano di usare questo servizio gratuito in cambio dei loro dati, ricordo che il traffico internet è gratis sul social (se non sbaglio)… (io non ho facebook)

Facebook ha permesso a persone che vivono in culonia di poter rimanere in contatto col resto del mondo… (ovvio che i meriti sono del web, ma facebook è un mezzo alla portata di tutti che lo permette)

E secondo te fa veramente tutto questo per secondi fini? Io credo che il problema di facebook è lo stato e servizi segreti che ne abusano, non so se Zuck è veramente così “malvagio”…

Scusa, mi potresti dare delucidazioni a riguardo? La mia è solo curiosità, voglio capire.

1 Mi Piace

è malvagia per il fatto che monopolizza il suo settore: ha cannibalizzato whatsapp,istangram o nei casi dove non poteva cannibalizzare metti snapchat: ha spammato il loro core business in tutti i suoi servizi; insomma se dobbiamo tifare qualcosa nel sitema capitalista è l’intervento tempestivo dell’anti-trust prima che essi riescano ad avere dalla loro le chiavi del potere con tramite il lobbismo

3 Mi Piace

Scusami ma è Zuck il problema, o sono inadeguate le leggi del mondo del web? Il mio pensiero è che se ci fossero le leggi giuste non ci sarebbero problemi… E credo che la monopolizzazione sia una mossa economica, sono investimenti, sono i soldi che si devono muovere per poter fare altri soldi…

Zuck è uno che si è trovato plurimiliardario, avrebbe potuto tranquillamente vendere come fanno tutti, invece lo vedo “combattere” quando invece se ne potrebbe infischiare…

Poi vedo più che c’è stato un abuso di facebook a sua insaputa che con la sua piena complicità…

Io prima di giudicarlo negativamente vorrei essere sicuro… Sono molto più sicuro di Berlusconi/CosaNostra, che di Zuck/malvagità, perciò vorrei delucidazioni più precise…

1 Mi Piace

Nel 2017 il governo estone scrisse una lettera a tutti i residenti (me compreso) annunciando l’intenzione di lanciare una Initial Coin Offering di Estocoin, una cripto valuta prodotta dalla banca centrale estone. Quando lessi la lettera, pensai: o è una genialata o è una pazzia.

Naturalmente, Mario Draghi usò la sua moral suasion per convincere il direttore della banca centrale della Repubblica di Estonia, paese EU aderente all’euro, che era meglio desistere.

Ma la domanda di cripto valuta, o di monete alternative, rimane, e dove non arrivano le banche centrali prima o poi arrivano i privati.

Non so se dietro questa iniziativa di FB ci sia un qualche oscuro disegno o se seguono un semplice imperativo aziendale: trovare nuovi modi di fare soldi. Ma se c’è la tecnologia e la richiesta, l’offerta non può mancare. E se FB fallirà, ci proverà qualcun altro.

1 Mi Piace

Blockchain è insostenibile per pagamenti worldwide realtime. Semplicemente, non scala. Se ci volete giocare, speculare, va benissimo. Per fare sul serio, no. EOF.

1 Mi Piace

Sono tutte domande lecite che hanno risposte semplici e risposte complesse a seconda del grado di approfondimento cui vogliamo arrivare.

Premessa: non conosco Zuckerberg di persona e seppure conosca persone che lo hanno conosciuto, non posso dire di conoscere con certezza le sue intenzioni profonde. Posso solo proporti deduzioni basate sulle informazioni disponibili, sul suo comportamento, le sue parole e la cultura di riferimento in cui opera.

A 19 anni, quando Facebook era ancora un piccolo sitarello universitario progettato per baccagliare, Zuckerberg scriveva ad un amico:

Zuck: Yeah so if you ever need info about anyone at Harvard Zuck: Just ask. Zuck: I have over 4,000 emails, pictures, addresses, SNS [Redacted Friend’s Name]: What? How’d you manage that one? Zuck: People just submitted it. Zuck: I don’t know why. Zuck: They "trust me" Zuck: Dumb fucks.

Pensare che sia semplicemente un sociopatico è comodo, miope e (auto)indulgente.

E’ semplicemente una persona intelligente e capace cresciuta e perfettamente integrata in una cultura completamente orientata al perseguimento del potere che la ricchezza sublima.

Il Potere è sempre espressione della Fiducia che gli altri ti accordano. Più questa assegnazione di fiducia è liquida, più acquisirla è facile ma mantenerla è difficile. Più questa assegnazione di fiducia è vischiosa, più acquisirla è difficile ma mantenerla è facile.

Per questo le elezioni si fanno ogni tot anni. Per questo le piattaforme social dopo (e attraverso) engagement producono dipendenza e lock-in. Per questo le leggi sulla proprietà intellettuale stabiliscono barriere all’accesso alle informazioni. Per questo la proprietà privata necessita della forza dello stato per essere tutelata. Per questo molti programmatori si inalberano quando si propone di insegnare l’Informatica a tutti.

Perché chi ha Potere non vuole perderlo. E ha interesse che gli altri non possano ritirare la fiducia che lo ha costituito.

Zuckerberg ha costruito un impero sull’accumulo di dati personali sfruttando abilmente engagement, lock-in e soprattutto l’asimmetria informativa fra gli utenti di Facebook e gli sviluppatori di Facebook: i primi percepiscono la punta dell’iceberg, quella carina, utile, persino filantropica che tu descrivi. Gli altri vedono come il sistema funziona veramente.

E gli sviluppatori di Facebook pensano cose come queste:

The constant negative media attention is annoying, but I make 5x what I did at Oracle 8 years ago, and frankly, I’d be more embarrassed to tell people that I worked at Oracle than FB.

oppure

Morale is super high! We are paid a ton. Looking forward to my yearly bonus of $100k. Fuck ethics. Money is everything.

Come spiegava @ale in un altro post, questa gente viene scelta sulla base di un “Cultural fit”.

Io ho avuto analoghe esperienze con ingegneri di Google, e racconti di esperienze simili da amici che in Silicon Valley hanno lavorato per anni. Quindi non credo sia una questione specifica di Facebook.

Per Zuckerberg è fondamentale che le persone credano che lui sia un filantropo. Come lo è stato per Google. E persino (in modo diverso) per Bill Gates.

E’ fondamentale perché questa fiducia non è solo alla radice del loro potere: è il Potere stesso!

Il realtà vogliono solo Potere. Potere che deriva dalla fiducia (libera o meno che sia) e dalla debolezza degli altri. Perché se tutti sapessimo, ad esempio, programmare, avremmo ciascuno il nostro piccolo “social server” domestico collegato ai “social server” di coloro con cui vogliamo comunicare (e che vogliono comunicare con noi).

E Facebook (o Google o Amazon o Cloudflare) non esisterebbero più.

In sintesi: quando Zuckerberg (o Google etc…) dice o fa qualcosa, chiediti SEMPRE come ti sta fregando.

2 Mi Piace

Non serve che tu te lo chieda a dire il vero: basta sapere che ti sta fregando. Sempre. Io non uso Facebook. As simple as that.

1 Mi Piace

Non sono d’accordo: sapere come ti sta fregando (o come può fregarti fregando le persone come te) ha un’enorme utilità politica.

Come sempre grazie per la risposta,

[quote=“Shamar, post:14, topic:2767”] Pensare che sia semplicemente un sociopatico è comodo, miope e (auto)indulgente.

E’ semplicemente una persona intelligente e capace cresciuta e perfettamente integrata in una cultura completamente orientata al perseguimento del potere che la ricchezza sublima. [/quote]D’accordissimo, è una saggia descrizione. Però aggiungerei che è un “povero” ad harvard, non so se io nei suoi panni non li avrei anch’io definiti “dumb fucks”, perchè è anche un po la verità…


Poi vorrei metterla così, è una supposizione, e mentre lo faccio cerco di mettermi nei suoi panni . Lui ha capito di avere nelle mani un impero, quindi ha due scelte avanti:

  1. Vendere Facebook ai potenti che lo utilizzeranno per controllare le persone ecc…
  2. Non vendere, difendendo un “etica”, che da quello che si può capire, è ancora molto dubbia. Ma è anche giusto che sia così, solo il tempo dimostrerà il contrario…

Qui l’unico vero problema è la violazione della privacy… Perchè se tramite facebook e company arrivano, chiamate gratuite, e atri servizi gratuiti (so che gratuiti non sono perchè c’è un tornaconto (giusto tra l’altro), ma in futuro chi sa?), come se non sbaglio il progetto di creare una rete internet mondiale gratis…

Se fa queste cose e rende tutto gratis, contornato dal fatto che la privacy non verrà violata, diventerebbe forse il più grande filantropo della storia.

Alla fine la domanda è questa: è lui un filantropo o finge per i motivi che tu hai sottolineato? Io, fino a quando non avrò certezze, voglio credere ancora alla prima. Concedetemi questa “sciocca” illusione, ma sappiate che a me non piace illudermi.

No, scusa non mi sono spiegato bene.

Facebook non è gratis. Il fatto che (per ora) non venga pagato con denaro produce l’illusione che sia gratuito e dunque che Zuckerberg sia un filantropo. Ma il denaro è solo uno degli strumenti con cui ottenere Potere.

Facebook ottiene un Potere molto maggiore attraverso le informazioni sulla popolazione mondiale. Zuckerberg non venderebbe mai perché, attraverso Facebook ottiene molto più potere che denaro!

Mi rendo conto che questo possa sembrare contro-intuitivo a chi non ne comprende il funzionamento. Ma è così: il Potere di aziende come Google, Facebook, Amazon etc… è maggiore di ordini di grandezza di quello ottenibile attraverso il denaro equivalente alla loro capitalizzazione.

In altri termini: se Zuck vendesse Facebook agli Stati Uniti per X fantastilioni di dollari, con quelli potrebbe fare molto molto di meno di quanto potrebbe fare donando tutti gli altri suoi averi al Partito Pirata e mantenendo solo il controllo di Facebook.

Ricordo una lettura particolarmente acuta del caso Cambridge Analytica: nel momento in cui si vociferava dell’intenzione di Zuckerberg di candidarsi come presidente degli U.S.A. si fece emergere quello che tutti sapevano da anni come uno scandalo di livello planetario.

Io non voglio toglierti le tue speranze, ma tutte le informazioni a mia disposizione mostrano che la tua fiducia in Zuckerberg è decisamente mal riposta.

2 Mi Piace

[quote=“Shamar, post:18, topic:2767”] Io non voglio toglierti le tue speranze, ma tutte le informazioni a mia disposizione mostrano che la tua fiducia in Zuckerberg è decisamente mal riposta. [/quote]Scusami, però tutte queste informazioni non le ho trovate, non ho trovato qualcosa che mi mostri definitivamente le sue cattive intenzioni…

Capisco che è un discorso lungo, ma non ho cambiato idea, mi piace il poter pensare che forse sia un vero filantropo che deve combattere con poteri che non possiamo comprendere appieno… Ma ovviamente è solo un’idea, non ne sono sicuro, come non sono sicuro che sia ciò che intendi tu.

Le mie speranze rimangono ancora intatte :smile:

1 Mi Piace

Ok! :smile:

Non posso (e non voglio) convincerti a diffidare del diavolo.

Ma sappi che ci sono solo due modi per imparare le cose, uno semplice e l’altro efficace:

  • imparare dall’esperienza altrui
  • sbattere forte il naso

Il primo richiede curiosità, studio e senso critico.

Il secondo è più facile. Basta avere… tanti nasi. :wink:

1 Mi Piace

Non ho molto da dire a riguardo. Ma il principio cardine di qualunque attivitá commerciale é il perseguimento del profitto. Intorno a questo si puó costruire un’etica, ci possono essere scuole di pensiero, per esempio per me c’é una differenza abissale tra chi lavora a Google e chi lavora a Facebook, proprio per via del tipo di selezione che viene effettuata. Facebook é molto piú simile alla Microsoft di Bill Gates. Quindi fermo restando che una compagnia puó avere dei valori, e puó fare le cose in un modo piuttosto che in un altro, puó anche arrivare a sostenere pesantemente progetti che ci piacciono, ma resta il dato che alla fine del mese deve avere il segno piú davanti e su questo non ci si deve fare illusioni.

1 Mi Piace