Il CEEP è stato “ratificato” in AP da parte della minoranza degli attivi con l’avvertimento che non sarebbe opportuno esprimere alcuna critica. In pratica in una botta sola è stato tagliato fuori il progresso che il PP aveva fatto e si è tornati indietro a testi antichi e posizioni politiche vecchie dieci anni.
Formalmente purtroppo il regolamento non vieta gesti di carattere tabula rasa o Hiroshima, per usare un termine usato da @solibo — e secondo me le cose che il regolamento non esplicita andrebbero integrate da parte del Gruppo Integrità, non assunte in regola solo perché nessuno ci aveva pensato durante la stesura del regolamento.
Io sono presente nella chat ppAttività. Da un mese o due non si discutono le così più in quella chat, di conseguenza ce ne deve essere una o più altre.
Mi sta benissimo che non avete arrecato danni seri. L’idea che non mi vada giù che la cosa sia andata più o meno in porto, è uno strawman assurdo. Paranoia? Troppo distacco dalla realtà? Secondo me si sarebbe potuto fare meglio e si sarebbe potuto fare senza deleghe di potere assembleare ad alcune persone che lo esercitavano poi in chat private, con la scusa che l’assemblea sarebbe sovrana di auto-eliminarsi, cosa che è legalmente scorretta. (art.23 CC)
Se il regolamento prevede che le decisioni di organizzazione si prendono in liquid feedback, il liquid feedback non può decidere diversamente senza prima cambiare il regolamento.
Anzi, stando alla legge, io come qualunque associato ho il diritto di annullare tale deliberazione assembleare — in questo senso è legittimo se do del take-over alle chat segrete che si sono messe a svolgere il ruolo dell’area O&P, perché la delibera per la quale il “gdl elettorale” o quale nome gli abbiate dato fu incaricato di prendere le decisioni assembleari, è invalida. Altrettanto l’ufficio stampa, se invece di svolgere un lavoro strettamente professionale è andato oltre e ha preso decisioni di carattere strategico e politico per il partito.
Notasi che quelle votazioni erano anche invalide stando all’art.21 del codice civile, dato che gli amministratori hanno essi stessi eseguito il voto che gli diede l’incarico. Per legge avrebbero dovuto astenersi.
In pratica tutta la campagna elettorale è avvenuta in modalità di infrazione del codice civile. Ora posso anche essere paziente — se a nessuno gli viene in mente di farvi causa, non ci saranno conseguenze — ma mollate l’osso se non volete perdere ogni credibilità.