Pubblico, per eventuali commenti e miglioramenti, la proposta di mozione che nei prossimi giorni porrò in votazione in assemblea con una policy molto stringente (possibilmente Pubblicazione immediata). Se pensate di poter migliorare qui la mozione o dare suggerimenti o sostegno esplicito non esitate. Vi invito a leggere l’articolo allegato.
Proposal
Marco Calamari, già candidato del Partito Pirata alle scorse elezioni e pirata certificato nel 2019, ha presentato la candidatura come Garante Privacy.
La presente Mozione chiede al Partito il più ampio supporto per sostenere pubblicamente la sua candidatura presso l’opinione e verso il Parlamento, che è chiamato a fare la scelta.
Le azioni messe in atto riguarderanno, oltre la pubblicazione immediata sui canali del partito (sito, facebook, twitter, ecc) anche la redazione di una lettera da spedire ai parlamentari che dovranno scegliere.
I tempi della decisione sono compatibili con l’azione da intraprendere.
Per ulteriori informazioni:
Reasons
Il curriculum professionale di Marco Calamari ( https://www.partito-pirata.it/candidati-europee2019/marco-anselmo-luca-calamari/ ), e l’esperienza più che trentennale nel campo garantiscono le sicura qualifiche per poter competere ma è senza dubbio la scelta di campo nei confronti del Partito Pirata ad essere per l’Italia la migliore garanzia di imparzialità in un momento in cui appare sempre più chiaro che, come una volta e ancor più di una volta, scelte e nomine avvengano bilanciando gli interessi specifici dei Partiti o, peggio ancora, delle aziende multinazionali che dal Garante Privacy potranno o dovranno essere limitate.
Marco Calamari, animatore da oltre 20 anni del Progetto Winston Smith e organizzatore della prima e ancora più importante convegno sulla e-privacy in Italia, rappresenta, per storia, competenza e modalità di approccio al problema, la migliore garanzia per i cittadini italiani rispetto allo strapotere sia delle big-tech per cui l’abuso della privacy è la principale fonte di guadagno sia della stessa politica che ha ormai interiorizzato forme e strumenti della comunicazione propagandistica algoritmica con cui manipola i cittadini, piuttosto che agire in loro difesa.