Stai facendo confusione.
Il GdL Comunicazione Pirata non è il GdL Comunicazione di @solibo ed @erdexe.
Costituendo il GdL Comunicazione Pirata ho invitato tutti a collaborare.
Ho ideato un sistema perfettamente regolamentare ai sensi di Statuto e Regolamento per permettere a tutti i partecipanti di avere lo stesso peso.
E mi sono impegnato a seguire regole semplici e chiare a servizio del Partito Pirata, affinché ogni Pirata potesse parlare attraverso il Partito Pirata ma solo l’Assemblea potesse parlare a nome del PP per tutto ciò che non è strettamente riconducibile al Manifesto o alle decisioni pregresse dell’Assemblea, favorendo sia la rapidità di intervento che la democrazia liquida in Assemblea.
Ed in coerenza con il Manifesto (e sì, anche con il CEEP19) mi sono impegnato a usare la comunicazione del partito come uno strumento politico di coerente sensibilizzazione contro la sorveglianza e la manipolazione delle persone e delle democrazie.
E con me, tutti coloro che vorranno aderire.
Perché a distanza di poche righe, è utile ribadirlo: il GdL Comunicazione Pirata è aperto a chiunque ne voglia condividere metodi ed intenti (e non ricopra altri incarichi statutari).
Dunque nel GdL Comunicazione Pirata nessuno “fa il cazzo che gli pare a nome del partito”.
Per ora ne stiamo perdendo molti. Da MESI.
E non parlo son solo @sarabiemme di cui credo e spero l’annuncio di abbandono del Partito sia figlio di un transitorio momento di frustrazione che passerà come in passato.
Molte altre persone capaci ed in gamba, da insegnanti universitari a sviluppatori con decenni di esperienza, assolutamente entusiasti degli obiettivi del GdL Informatica, hanno ritirato la loro adesione dopo aver dato un occhiata da vicino al partito sui diversi canali.
Per non parlare di amici con una vita di impegno sociale e politico vero, passato a fare non a promettere.
Ma non ti rendi conto che la varietà è incoerenza solo se la si nega?
Se invece la si valorizza diventa una forza, una sorgente di dialogo da cui scaturiscono idee innovative.
La vera incoerenza sta nel favorire chi si sostiene di voler combattere!
La vera incoerenza è dichiararsi per la privacy e poi aiutare Google e Facebook a profilare gli elettori.
La vera incoerenza è bloccare per mesi il Partito Pirata su modifiche regolamentari dannose per il Partito e poi accusare gli altri di fare “guerriglia regolamentare”.
La vera incoerenza è “occupare” un ruolo di garanzia e poi attaccare chiunque obbietti ai tuoi ordini.
La vera incoerenza è dire che bisogna fare e poi opporsi ad un retweet di un tweet come questo:
Ma non è incoerenza. L’incoerenza può essere inconsapevole.
Questa è ipocrisia @f00l.