buondì, ho letto qua e là informazioni in merito e mi sono fatto un’idea a riguardo.
anche perchè penso mi possa riguardare direttamente, visto che sarei intenzionato a partecipare, ahah.
provo a proporre uno spunto, un punto di vista magari troppo semplicistico e fallace…
però seguendo lo spirito collaborativo del codice di condotta, io ci provo, attaccando il mio intervento ad una discussione in cui viene riportata la mediazione.
accetto che venga buttata l’idea direttamente nel cestino, in quanto non ho basi politiche ne basi legali per poter dire che la proposta non snaturi gli attuali statuto e regolamento.
cercando di sintetizzare le varie opinioni riguardo a questo argomento, sono arrivato a pensare ad una soluzione utilizzata spesso e volentieri in informatica, le ACL.
perciò la mia proposta riguarderebbe la creazione di due stati e riciclo le etichette che ho letto in giro per semplicità, ma ovviamente andrebbero scelte bene:
l’iscritto avrebbe accesso alla piattaforma in lettura, potrebbe partecipare ai quorum della tematica e dell’iniziativa, ma non avrebbe i poteri di votare direttamente (ed essere quindi oggetto di delega) e non potrebbe proporre una nuova tematica e una nuova iniziativa.
in questo modo si avrebbero 2 vantaggi (a mio avviso): il primo riguarda l’imparare ad usare la delega (qua e là ho notato che a volte ci si dimentichi o non si usi questa possibilità); la seconda è fornire all’iscritto uno strumento più affine alle dinamiche che trova “là fuori”, la democrazia rappresentativa.
il dirigente avrebbe tutti i permessi come ora.
sarebbe un modo per limitare temporaneamente una delle due funzioni della democrazia liquida, istruendo on-the-job e con l’esempio.
come criteri oggettivi userei due parametri: tempo e partecipazione.
il tempo dovrebbe essere inferiore alla durata della quota, per evitare figli e figliastri o dover pensare a 2 quote diverse (per iscritti e dirigenti); penso che 6 mesi possano essere una buona idea, ma di sicuro sapete meglio voi.
la partecipazione penso possa essere sancita con una percentuale (51% ?) di interesse nei quorum e nelle votazioni (delegando).
vedo di buon occhio l’idea che con la democrazia liquida si dia voce alle minoranze, ma questa storia delle due fasi permetterebbe alla minoranza di maturare e di capire meglio il contesto in cui portare le proprie proposte: inizialmente una minoranza potrebbe appoggiare una minoranza in essere e in seconda battuta (una volta dirigente) diventare esso stesso una nuova minoranza.
non credo che sia prioritario o urgente dover garantire ad un nuovo ingresso di poter fare proposte politiche o organizzative, potrebbe comunque sottoporle in altre sedi (il forum?) e farle portare in assemblea da un altro dirigente, in caso ci fosse tutta questa urgenza.
mi piace inoltre il concetto di TTL applicato agli attivi e questa proposta prevederebbe anche che in caso di inattività si regredisca allo stato di iscritto, per evitare zombie o colpi di testa.
di sicuro quest’ultima idea verrà tacciata di “dittatura degli attivi” per cui penso si possa pensare ad un altro TTL più lungo rispetto ai 30 giorni attuali (gli stessi 6 mesi che servirebbero per passare di stato?)
bene, ho lanciato il mio sassolino nello stagno, mo’ mi aspetto una shitstorm. cia’