Three-Pirate rule?

Continuing the discussion from AO: Proposte vilfredistiche di modifica per le policy mozione ordinaria, mozione urgente, regolamento, statuto e manifesto:

Se sei in grado di fare qualcosa di utile per il partito, non hai bisogno di permessi.

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Volessimo fare uno statuto che segue rigorosamente Swarmwise, sarebbe anarchia totale.

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Il cuore è per Swarmwise… :grin:

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Tre pirati cattolici decidono di andare a manifestare contro l’aborto portandosi le bandiere del partito. Poi verranno cazziati, se l’AP ne conviene, ma intanto il danno d’imamgine è fatto.

Three pirates rule - non una buona idea per me.

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Fare ≠ assumere posizioni politiche.

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Fare: Se 3 pirati sono d’accordo e propongono qualcosa in Organizzazione e Priorità, allora le deleghe dovrebbero fare in modo che l’iniziativa passa indiscussa e se la possono ratificare da se. Cioè in pratica LQFB fa solo da verbalizzazione delle attività.

Se però la loro idea alza un polverone, allora giustamente non passa subito. E questo è un bene, perché la nostra non è una situazione equivalente a quella di Rick, e Rick non aveva la democrazia liquida.

Per questo la regola dei tre pirati funziona benissimo insieme a LQFB, non contro.

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Che danno terribile apparire come un partito variegato e capace di dialogo!

@f00l in un altro thread parli di “vera identità” pirata. Immagino tu non faccia riferimento a quella dei pirati informatici. Che identità hai in mente?

Falkvinge presuppone come “pirati” persone che si sono spontaneamente radunate e dichiarate tali in quanto aderenti alle tematiche core ed agli ideali da lui dettati dall’alto. Ergo, situazioni ben diverse.

E quali sono questi ideali?

Scusa non l’ho letto: se hai un buon bignami da suggerire te ne sarei grato.

Eccoti il Bignami: Swarmwise è stata la ricetta con la quale Casaleggio ha edificato il Movimento 5 Stelle. Poi però la raccomandazione “SCREW DEMOCRACY” Gianroberto l’ha presa alla lettera. Per il PP-IT non ha mai funzionato perché ci fa sempre fare la figura della brutta copia del M5S.

Swarmwise è l’antitesi della tua idea di cosa dovrebbe essere il Partito Pirata, eppure è il metodo con il quale il PP-SE ebbe il suo successo iniziale (dal 2006 al 2009) e dopodiché è collassato (perché si tratta di un metodo più markettaro che sincero, e perciò non sostenibile).

Cazzate.

Il M5S, nonostante i meetup, è sempre stata un’organizzazione fortemente centralizzata.

Non c’entra niente con l’unità politica e la libertà assoluta d’azione di swarmwise.

L’hai visto mai un grillino che decide di fare qualcosa per i fatti suoi? Ecco, io no.

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Giusto per chiarire: la mia visione del Partito Pirata prevede una identità politica basata su valori forti ma non totalizzanti, ma dal punto di vista organizzativo è molto simile a quanto diceva @Atlas82 altrove

Credo che democrazia liquida e municipalismo possano descrivere bene il quadro.

La mia idea è che le decisioni vincolino solo coloro che vi partecipano, che siano aperte solo ai Pirati che territorialmente ne saranno influenzati e che vi possano essere gruppi diversi che, NEL RISPETTO RECIPROCO prendono posizioni antitetiche, restando sinceramente aperte al dialogo volto ad una sintesi. Si riconosce accetta la diversità, ma solo nell’ascolto e nella collaborazione: per imparare insieme.

Cioè, nel PP che ho in mente, dire “è così e basta” o “prendilo come un dogma” vuol dire scatenare crasse risate da parte di tutti i presenti. :wink:

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Tre pirati che fanno una cazzata vengono sempre cazziati, no matter when and where, for sure.

E posso chiedere cosa rischiano in una situazione come quella che descrive @f00l?

Nella peggiore delle ipotesi, ma sul serio, non per metafore.

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Da membro del collegio arbitrale, posso dirti che il collegio può comminare solo:

  • ammonizioni (laddove ravvisi un comportamento che produce un danno lieve per il Partito);
  • sospensioni (laddove ravvisi un comportamento che produce un danno non lieve per il Partito ma nemmeno grave)
  • espulsioni (laddove ravvisi un comportamento che produce un danno grave per il Partito).

Resta inteso che poi esiste sempre la giustizia ordinaria: il Partito ha personalità giuridica quindi potrebbe espellere e poi far causa di risarcimento danni a un ex-Pirata qualora ne ravvisi la necessità, sempre per tutelare l’interesse della comunità.

Su due piedi non mi viene in mente altro…

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Grazie, è davvero molto interessante.

Se lo rapporto a quello che ho in mente io, rimangono solo le espulsioni. Può sembrare paradossale, ma laddove tutte le opinioni sono permesse purché discusse in modo onesto ed aperto, un pirata non può danneggiare il partito, qualsiasi cosa dica e qualsiasi cosa legale faccia.

L’espulsione non sarebbe una punizione, ma la constatazione che il comportamento del pirata non è più coerente con i valori che dichiara.

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Il problema è che entre tre vanno a manifestare con la loro bandiera contro l’aborto altri tre con la stessa bandiera vanno alla manifestazione pro-aborto.

Se la bandiera ha 5 stelle il pentastellato è felice, perché il partito è fermamente schierato sulle sue psizioni ma ormai quelli così se li è accaparrati tutti il M5S

E se la bandiera è Pirata, il Pirata è felice perché all’interno del suo partito c’è libertà di pensiero e dialogo.

E magari scende a salutare entrambi i gruppi. E a fargli qualche domanda. :wink:

Ed ad accarezzare i membri di uno dei due gruppi con un manganello

Il problema è delineare quale sia l’obbiettivo, per me il partito dovrebbe essere per l’abolizione della DR ed il passaggio alla DL,la fine degli Stati nazionali e la crezione di una UE confederale, neo-municipalista e anti-razzista, poi se un nucleo locale sposa il Veganesimo per esempio ed un altro è carnivoro (come me) non cambia l’obbiettivo comune di fondo.

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