Un partito non deve fare ridistribuzione economica. Iscriversi non serve. Se un povero (che schifo i poveri, decidiamo per loro noi ricchi eh…) vuole sbattersi per il Partito pirata può pure non iscriversi. Non parteciperà a quella merda di AP ma farà qualcosa di utile lo stesso. (accidenti così mi sto affiliando alla Fazione Distruttori di DL, torno a fare il Troll che è meglio).
Ma non sarà che chi è contrario ad aumentare la quota semplicemente è così poco motivato da non volerci mettere manco un euro (mezzo euro al giorno, anzi 30 centesimi al giorno, ma di che cazzo stiamo parlando!).
Se un “povero” volesse veramente fare qualcosa per il partito, cazzo dovremmo avere i soldi per assumerlo, [qui avevo introdotto una cattiva parola ma poi l’ho levata sennò @solibo mi fa la ramanzina in privato]!.
In realtà @marcat90 dipende veramente da cosa si vuole fare.
Per esempio a 10 € a tessera, un iscritto non può pretendere una bella maglietta con il logo del Partito Pirata.
Io capisco il ragionamento di @macfranc, ma dipende davvero da quali sono i tuoi obiettivi politici.
Vogliamo fare campagne pubblicitarie sui social network?
Vogliamo una sede di Partito in centro a Milano? A Roma? A Palermo?
Vogliamo un server in housing in un ISP affidabile?
A seconda di cosa vogliamo fare abbiamo necessità di spesa diverse e di conseguenza punti di ottimo diversi fra inclusività e budget. Ma se vogliamo alzare la quota per ridurre l’inclusività allora abbiamo un problema Politico democratico interno: si sta cercando di rendere il Partito Pirata un partito classista.
No, seleziona quelli che se lo possono permettere.
Solo fra quelli che non se lo possono permettere, seleziona quelli disposti a fare sacrifici personali per pagare la quota. Ma questi sacrifici devono essere bilanciati da un ritorno oggettivo. E chi li compie dovrà lavorare di più per compensare, avendo meno tempo per il Partito Pirata.
Figurati! Ne parlavo giusto oggi con @solibo.
Non ce l’hai con me da settimane. E lui non può prevedere che tu scriva questi insulti.
Guarda, fai pure! Nel lungo periodo hai danneggiato molto più lui di me.
Rispondo: certamente e questo mi convince che chi non ha 100 euro (che ripeto, per me sono comunque troppi) da investire in un progetto non è così stupido da spenderne 10 solo per vedere l’effetto che fa!
È non c’è dubbio che questa sia l’aberrazione più evidente.
Io però vorrei evitare di affrontare solo l’aspetto dell’incremento relativo della quota perché, essendo questi i numeri, ogni soluzione diventerebbe paradossale.
E dal momento che vorrei anche evitare la trita fallacia del sorite, o del paragone con il costo dei servizi (essenziali o voluttuari che siano), Mi sento solo di riconoscere che l’incremento della quota sia una questione non procrastinabile.
Ed è questo il momento di discuterne per l’anno a venire.
Ma per favore, i 10€ sono una battaglia di retroguardia già persa!
PS: Sono sicuro che se le casse del partito avessero avuto più soldi avremmo potuto dedicarci a tutte quelle monumentali pratiche burocratiche che ci avrebbero fatto accedere ai finanziamenti del 2 per mille. Ma non abbiamo potuto farlo perché, probabilmente, non c’erano abbastanza energia e risorse per farlo. Pregiudicandoci anche la possibilità di far vedere a ogni cittadino che presenta la dichiarazione dei redditi il nome del nostro partito
[quote=“mic, post:61, topic:3077”]
Un partito non deve fare ridistribuzione economica.
[/quote]E’ ovvio, ma non deve nemmeno creare differenze a seconda del patrimonio personale…
200€, 100€ e 50€ sono tantissimi per un sacco di persone… ma ti rendi conto quante persone prendono reddito di inclusione o cittadinanza? Milioni!
E tu vuoi chiudere la porta in faccia a loro se volessero iscriversi perchè non hanno soldi?
Comunque solo l’idea di alzare la quota a queste cifre, è una stupidaggine, soprattutto se è interessata a tutto il ceto sociale senza fare differenze.
PS: Basta, mo vado a vedere il film “Control” del 2007 su Ian Curtis ed i Joy Division… Chissà cosa ne penserebbero di questo argomento…
Con 100 € all’università ci mangiavo circa 2 mesi (in mensa, borsa di studio per reddito).
Ci pagavo l’abbonamento dell’autobus con cui andavo a lezione e poi a lavorare.
Ci uscivo la sera per 10 fine settimana.
Non avrei potuto permettermi di spendere 100 € per il Partito Pirata.
Di certo non questo Partito Pirata.
In proporzione con il bilancio e le difficoltà di allora è come se oggi il partito Pirata mi chiedesse 200 € al mese.
Sapete cosa avrei pensato allora? “Figli di papà”.
Non lo so perché magari gli studenti universitari o i giovani avrebbero potuto pagare una quota di 25€…
Ma se questo partito pirata non vale 100 euro (che come già detto sono troppi… meglio 50 o poco più) perché dovresti bruciare 10€ per iscrivertici?
Comunque, non voglio insistere oltre. Tutti i miei interventi successivi al primo sono pleonastici e creano solo rumore cHe vorrei risparmiare al thread. Quello che penso l’ho già detto tutto qui:
Questo Partito Pirata oggi per me non vale 200 € al mese.
Ne potrebbe valere 20, per me oggi?
Si, per curiosità. Per vedere se riusciamo a diventare una forza politica nuova, capace di cambiare la società.
In proporzione, allora avrei potuto spendere 2 € al mese. Sarebbe stata una cifra sostenibile. Di più no.
Ed il punto non è che ero uno studente universitario, ma che ero povero. E c’era chi era più povero di me.
@macfranc non ti sto prendendo in giro. Non cerco di mantenere un punto per qualche strana ragione. Davvero credo che prima di decidere una quota, dovremmo decidere cosa fare di quei soldi.
Dovremmo avere un progetto politico credibile.
A quel punto un ragionamento di aumento della quota di iscrizione sarebbe molto più sensato.
Ma non è quello che si sta facendo ora.
Anche se in buona fede, tu stesso non sai di cosa abbiamo bisogno.
Molte delle spese che hai citato a me sembrano soldi buttati.
Non giustificano l’allontanamento delle persone che una quota a 50 € escluderebbe.
Sì, ma li seleziona per fare il cazzo di che? Chi non paga 100€ l’anno non potrà decidere in assemblea. Hai capito che sfiga ! Quando capirete che il partito è quello che fa là fuori non quello che decide di nascosto in AP e poi non riesce nemmeno a cominciare. In un vero partito (cioè non in quest’aborto mal riuscito di bocciofila del fight club) gli iscritti sono solo una parte minima di quelli che si coinvolgono e danno una mano. Il problema è che qua pensate di essere tutti generali ma invece siete delle caccole di topo politicamente parlando, ma che minchia ci andate a fare su AP? (questo mi fortifica nell0idea di non rientrarci). Un po’ di gavetta in qualche casa del popolo vi ci vorrebbe, palloni gonfiati che non siete altro!
E poi diciamocelo. Ma quanti cazzo di poveri hanno tempo e voglia di mettersi a fare politica visto che devono pensare a trovarsi da mangiare i poveri. Il problema dei poveri (sempre che schifo i poveri, pensiamoci noi che loro non sono in grado) non sono certo 100 euro all’anno, è tutto il resto della loro schifosa vita.
Sono i ragazzini viziati che vogliono fare tutto senza rinunciare a nulla che vogliono far politica per finta, che non vogliono cacciare i soldi per quest’hobby di cagare il cazzo alla gente seria.
E quindi state dando una chiara idea di cosa siete (e dico tutti, pure quelli che questa proposta la fanno troppo timidamente).
PS - @solibo nascondi questa discussione perché questa sì che è insultante per l’intelligenza e ci stiamo facendo una gran figura di merda, per non parlare delle mie maleparole. E perr darti una ragione veramente valida scriverò qual’è.
ricordo che neanche 2 mesi fa è stata votata la modifica della quota da 10 a 25 euro che entrerà in vigore da gennaio bocciando la proposta dei 40 e dei 100 euro #3125
100, 200 € all’anno, ma dove pensate di essere? elezioni alla mano, siamo praticamente l’ultimo partito in italia, viviamo nella perenne mancanza di iscritti.
che target avreste in mente con cifre così alte?
ex di altri partiti che vogliono rifarsi una verginità politica a spese del nostro nome? perchè solo queste persone si iscriverebbero
volete fare un gruppo elitario dove chi paga decide e la base (che sarebbero più quelli interessati dai temi del nostro partito) ad ubbidire e limitarsi a fare volantinaggio in strada?
volete un partito di 6 persone che discutono tra loro di cazzate fine a se stesse?
con cifre così alte possiamo solo dare l’idea di essere un partito a caccia di soldi come gli altri, tenendoci lontani i giovani, che già sono schifati dalla politica, figuriamoci se poi dovessero anche pagare un botto di soldi per parteciparvi
25 euro l’anno dal 2020 sono più che giusti, se poi andremo in rosso, ci autotasseremo in base alle nostre disponibilità, il nostro obiettivo politico è migliorare la politica, non l’arricchimento economico e spero sia così per tutti
Che tristezza dover leggere la miseria intellettuale.
Che tristezza essere trattato da “ricco di famiglia” (come se fosse tra l’altro un’offesa o una cosa di cui vergognarsi) da gente che non sa niente (in senso stretto) di me ma deve giustificare l’odio (per aver proposto di far pagare ad un iscritto 54 centesimi al giorno per la quota associativa, praticamente una cosa che si può permettere anche chi chiede l’elemosina davanti al bar, se volesse).
Però, invece di lagnarmi coi mentecatti (nel senso letterale di coloro i quali hanno la mente catturata) dovrei godere dei post di @Cal, @mic (bello il tentativo di “qual’è”, geniale!), @sarabiemme, @macfranc.
Fridays for Future sarebbe un pyramid scheme? M5S pure?
Una VPS costa 8€ al mese. Il resto è mano d’opera che nel PP dovrebbe essere gratis…
Per anni ce le avevamo a gratis nell’ufficio della campagna Sandro Medici o nei vari centri sociali… ma in fondo non sono mai servite. Siamo distanti dall’essere un partito che farebbe uso di una sede.
Una sede dove organizzare gli incontri, fare le assemblee, ricevere gli esponenti degli altri partiti.
Tutto ciò l’abbiamo fatto nei luoghi che ho citato. La conferenza stampa con Fabio Reinhardt avvenne nel nostro ufficio della campagna Medici.
Ecco, dovessimo avere qualcosa di strutturato da promuovere, sarebbe una scelta strategica poterci mettere due soldi. Ma dato che ultimamente queste decisioni non passano più per l’assemblea, non contate sui soldi miei. È una questione di credibilità.
Sarà perché l’intero thread sta aspettando la tua risposta alla domanda iniziale, o mi è sfuggito qualcosa?
E perché stiamo diminuendo dopo una campagna televisiva di alcune settimane… sarà che i toni in questo forum e le iniziative ad abolire la democrazia liquida stanno eliminando le ragioni per le quali si sarebbero iscritti? Con la regola dei 90 giorni possono pure riprendersi la quota… geniale, così non ne ricaviamo nemmeno i soldi.
E noi abbiamo la gente sbagliata a capo di questo partito. E mi sono rotto il cazzo di questa situazione. Li ho lasciati fare durante la campagna elettorale e me ne pento.
La proposta di @f00l recentemente votata è questa:
Viene stabilita una quota minima di adesione pari a:
a) Euro 10: quota ridotta per studenti, disoccupati, pensionati o comunque in difficoltà, a proprio insindacabile giudizio;
b) Euro 25: quota ordinaria;
c) Euro 42: quota sostenitori;
Il problema in quella votazione fu che conteneva questa frase:
Nella mia alternativa, la proposta è da intendersi applicata a partire dalla quota dell’anno 2020.
In questo modo perdendo l’onda dei nuovi iscritti dai quali si voleva ricevere un modico aumento dai 10 ai 25€. Non so perché @Cal e @solibo pensano che sia saggio lasciare che il forum si faccia delle paranoie con cifre assurde, ma forse trovano divertente dare la sensazione che il partito dipende da loro e che le decisioni verranno calate dall’alto all’ultimo momento… anche se forse non sarà così.
Esatto.
Ti perdi 90% delle persone predisposte a metterci un soldo nel PP. Già sono scettiche. Se poi te ne arrivi con 120€ annuali, bye bye. Considera che per loro significa dare i soldi a @solibo… basta leggere uno o due contributi in forum del tesoriere e ti passa la voglia di darglieli.
Questa è peggio ancora della battuta con il pyramid scheme. Ma sono questi ai quali vogliamo consegnare il progetto pirata in Italia?
Tu invece vuoi avere soldi da spendere senza alzare il culo? No scusa, noi l’attivismo in strada l’abbiamo fatto e magari @marcat90 è uno dei nostri.
Per niente, infatti. Basta leggersi un thread come questo per farmi passare la voglia.
Prima pretendo strutture funzionanti e persone nei ruoli che svolgano un lavoro diligente. Se vedo che al timone della scialuppa ci sta gente gentile ed onesta, allora ci metto il mio obolo e ragiono come contribuire anche in tempo e militanza. Dato che da alcuni mesi si sta lavorando a disfare tutto quello che il PP è riuscito a costruire: programma, manifesto, democrazia liquida — come può un nuovo iscritto sviluppare fiducia?
Per gli avvocati siamo fortunati, ammetto. Ma anche il PP-DE ha sempre avuto i pirati avvocati che si smazzano quella parte del lavoro, per questo nei parlamenti poi spesso ci stanno gli avvocati, perché sono tra le persone più popolari nei partiti e finiscono ad essere candidati. Il recapito vero ed il magazzino no, è frequente che si mettano le cose in cantina privata. Servono i soldi per le campagne stampate (in genere anche li si trovano i fondi spontaneamente — se uno ci tiene a certi volantini sborsa di getto quei 100€ per stamparli) e finanziare Facebook per metterci la pubblicità non mi pare compatibile con i nostri principi.
Tutto questo può cambiare dal momento che abbiamo i nostri primi parlamentari, ma ora come ora siamo nessuno e non ci dobbiamo accollare spese. Finché invece di fare militanza stiamo ancora a litigare per questioni di democrazia interna, non ci resta che continuare a litigare finché le abbiamo risolte e si può ricominciare a lavorare. Un partito che non mi si fila di striscio (perché ho dovuto spendere la mia credibilità nel fermare vari tentativi di oligarchizzazione attraverso gli anni) e non ascolta i miei dieci anni di esperienza in politica ovviamente non può aspettarsi che ci metta denaro e militanza. Ho già dato.
S’era deciso di fare così, anche perché permette che le nostre conversazioni siano al sicuro dalla NSA (se il server fosse sicuro, allora tutti gli accessi sono via IMAP o HTTPS e probabilmente non vanno a finire in XKEYSCORE). Ma poi non si è fatto…
Ecco, a suo modo un suggerimento ragionevole… ah ah. No vabbeh, non è praticabile come approccio.
Mezzo euro al giorno? È decisamente troppo. Tu veramente non hai idea. E insulti tutti chiamandoli mentecatti? Ma che forse saresti tu la persona che ha sbagliato partito?
Primo: abbiamo già un progetto politico (credibile da almeno 61.000 persone, al netto di quelle che ancora oggi non sanno che esistiamo).
Secondo: in virtù del punto primo, abbiamo il dovere (politico) di mettere in campo tutte le risorse di cui disponiamo (anche finanziarie: leggi donazioni E quote associative) per farci conoscere anche dai milioni di persone che ad oggi in Italia ignorano completamente la nostra esistenza e per attuare il progetto politico di cui sopra (esempio: chi comprerà i gazebo per la raccolta firme? Chi comprerà i gadget da regalare - sì regalare - alla gente incuriosita che si magari si sofferma un attimo in Corso Buenos Aires davanti alla bandiera pirata? Magari c’è una chiavetta USB con una distro Linux, o un kit di crittografia, o libri scaricati da TNT, non lo so…)
Perché qui ci sono persone che già ci mettono tanto tempo e 200 euro all’anno di quota sono MENO molto meno di una giornata di stipendio medio (e sì, deve valere un principio di media).
E ancora: NESSUNO vieta la partecipazione. Non ti puoi permettere la quota associativa realmente? Chi ti impedisce di influire sulla politica del partito pirata? Pensate che se togliessimo il voto a @erdexe lui conterebbe di meno all’interno di questo Partito?
Si tratta al momento dell’iscrizione di far parte anche legalmente di un’associazione e quindi dividere gli oneri, in solido.
Come pensate che io possa redigere un bilancio preventivo per il 2020 con 2000 euro di liquidità e circa 1000 euro di introiti provenienti da quote associative?
no. Vogliamo che persone con disabilità molto grave o i loro famigliari possano partecipare attivamente al partito. E forse non lo sai ma per far partecipare ANCHE le persone con disabilità, per esempio, ha un COSTO , soprattutto in Italia dove esiste un clima discriminante elevatissimo e chi ha una disabilità non riesce a muoversi nemmeno per andare al cinema se non a patto di tirar fuori tanti soldi. Riunirsi in un posto accessibile, per esempio, COSTA. Fare in modo che una persona con disabilità possa fare un comizio spiegando la legge contro la discriminazione, COSTA. E non è che ogni volta occorre fare una colletta, perché le prime volte stan la tutti a sbracciarsi, dopo un po’ ci si defila: c’ho la macchina dal meccanico, siamo a fine mese e c’ho il mutuo da pagare ecc ecc
Giusto. Anche chi non ha grossi problemi economici li ha comunque, che qua non ci sono i casaleggio e non ce li vogliamo nemmeno!!
Perché se un ricco sfondato paga la stessa quota che ha pagato uno con le pezze al culo il ricco sfondato è allo stesso identico livello del povero con le pezze al culo.
Perché quando il ricco sfondato ed il povero con le pezze al culo faranno politica, la faranno con i fondi del partito, e non ci sarà differenza tra chi può permettersi i comizi nei posti accessibili e chi no.
e non sono d’accordo con questa proposta, e le ragioni le ho messe sopra.
Come ho già scritto io povera lo sono e da diverso tempo e lo so sulla mia pelle che significa essere povera: significa non essere considerata allo stesso livello di chi non lo è. Significa essere esclusa. Ma se in un progetto politico siamo TUTTI allo stesso livello, e lo possiamo realizzare TUTTI con gli stessi mezzi, io la dentro non sono più povera sono allo stesso livello degli altri.
Questo non esclude la possibilità che chi ha i soldi che gli escono dalle orecchie non possa donare al Partito, ma io sono perfino dell’idea che le donazioni debbano essere limitate ad una cifra ed anonime proprio per non influenzare in nulla la battaglia politica.
Addenda: siamo un partito in crescita (facile, partendo da zero, vero?). Eppure è un dato di fatto.
Come hanno fatto tutti gli altri (in particolare i pirati islandesi, tedeschi, cechi, lussemburghesi che hanno ad oggi rappresentanze parlamentari?). All’inizio così: lavoro (tanto) e quote. Passione, tempo e… soldi.
Quando hanno ottenuto seggi nei parlamenti e quindi rimborsi e/o stipendi (da parlamentari) tali da potersi permettere di assumere gente che lavorasse per il Partito hanno fatto un enorme salto di qualità, perché a quel punto la quota associativa è diventata una base da cui partire ma minoritaria rispetto al totale.
Questo ha significato spot in TV, in radio, campagne cartacee, cartellonistica, noleggio mezzi, attrezzature.
Ma la partenza è sempre lì: passione, tempo e… SOLDI.
Noi siamo ampiamente SOTTO al minimo immaginabile. Abbiamo un bilancio che nemmeno la bocciofila del più sperduto quartiere della Penisola.
Perché? Per l’idea folle e demagogica che a noi servissero teste e non soldi. Tante teste, pochi soldi.
E le teste sono arrivate. Una testa (di cazzo), un voto (del cazzo).
COROLLARIO: un Partito NON è lo Stato! No al Partito Pirata Unico.
@lynX non si attira gente in politica perché gli si da uno sfogatoio! Quello va bene per il movimento 5 stelle e no, grazie, non sono interessata al genere. In politica la gente si attira perché c’è un progetto serio e lo si sta costruendo tutti insieme. Siamo pochi? Ma che vuol dire? Guarda che anche quattro gatti sono capaci di costruire un grattacelo se lo fanno con un impegno e seriamente. Non ci serve la folla, non adesso almeno.
Lo vogliamo fare lo scatto tra l’essere un gruppetto di volontariato parrocchiale o di centro sociale e l’essere un interlocutore politico che non passa inosservato perché ha una serie di proposte concrete che sta costruendo con impegno o no?
La differenza è tutta qua.
La quota scorporata per età in effetti è una buona idea, ma è già prevista una sorta di autocertificazione in tal senso.
Il valore del contributo delle persone nel partito non dovrebbe dipendere dalle proprie finanze personali, ma è giusto che chi può permettersi di più dia di più. Non capisco in che modo questa proposta sarebbe discriminatoria, dato che comunque rimane a proprio insindacabile giudizio.
Non è un bug, è una feature: la quota associativa annuale è un’obbligazione a mio parere, non so come si possa pensare di farla retroattiva (per l’anno corrente) e per di più valevole solo per le nuove iscrizioni. Sarebbe un pastrocchio.
E tra l’altro, siccome è un’obbligazione, se un vecchio socio si ripresentasse, a mio parere dovrebbe pagare tutte le quote arretrate prima di essere riammesso.
No, qui sbagli @f00l a mio parere: non è retroattiva ma è per l’anno in corso SOLO per chi si iscrive dal 1 agosto in poi, per esempio. Gli altri non devono ripagare.
Chi dovesse (qui occorrerebbe davvero sentire un legale in merito) pagare quote arretrate, pagherebbe ovviamente la quota finale (quella in vigore, non quella precedente).
Non ci vedo nulla di non lineare o illogico.
Nessuno ti ha definito “ricco di famiglia”. Io ho detto che a 20 anni, quando avevo 2 lavori a 80 km di distanza ed andavo all’università, un partito politico costituito da 4 gatti rabbiosi che mi avesse chiesto 200 € all’anno (circa 400 mila lire, all’epoca) per l’iscrizione mi avrebbe fatto solo una gran tristezza.
Confermo: avrei pensato “Figli di papà” e forse anche “gente che non ha nulla di meglio da fare”.
Non si sarebbe trattato di un insulto o di qualcosa di cui vergognarsi. E non sarebbe nemmeno dipeso dal reddito della famiglia di origine. Ho sempre avuto amici di famiglia benestante ma autonomi ed indipendenti, senza la puzza sotto il naso, quel senso di superiorità intellettuale e mal celato quel disprezzo per la povertà.
“Figli di papà” era un’espressione che usavo per quei giovani studenti che parlavano apertamente delle raccomandazioni che avrebbero ricevuto dopo l’università, degli amici influenti dei genitori, che ti invitavano ad uscire in un locale dove l’ingresso costava più dell’abbonamento mensile del bus etc…
Persone totalmente disinteressate alla realtà del prossimo.
Io ti ho detto che voterò contro. Ho spiegato pacatamente perché.
Mi sono offerto di portare l’opinione di chi vorrà delegarmi in tal senso.
Questo è odio?
E’ evidente che non sai bene di cosa parli.
Il peso di un ammontare sul reddito di una persona non è lineare.
Se oggi mi chiedessi 200€ al mese per un progetto in cui credo veramente tanto, potrei darteli senza che danneggiare gravemente la mia famiglia. Sarebbe un impegno economico serio, un sacrificio personale rilevante, ma fattibile. Ma se mi avessi chiesto 400 mila lire all’anno 19 anni fa, mi avresti chiesto di abbandonare l’Università, perché quelle 400 mila lire mi servivano a pagare i libri e non avevo margini.
Quale? Dove? Perché lo tenete nascosto?
Ti ho già detto che la stragrande maggioranza di quelle 61.000 persone ci hanno votato o per il lavoro di Julia Reda o per la grande credibilità dei candidati. Su un punto avevi certamente ragione: ho scoperto successivamente non tutti i candidati credibili alle Europee erano esterni al partito. Mi sbagliavo su questo.
Ma rimane il fatto che il gran numero di preferenze di Gubello e Di Liberto sono espressione della fiducia in un’identità che questo partito sta continuamente rinnegando.
Comunque tutto questo sarebbe off-topic, qui se non li avessi tirati in ballo per giustificare la richiesta di aumento senza rispondere alla mia domanda.
Se tu ci volessi chiarire esattamente a quali esigenze di spesa giustificano una quota di 200€ all’anno e come queste esigenze di spesa siano legate al progetto politico di cui parli (che ci dovresti esporre come avevi promesso), allora potresti convincermi!
Ma alla luce dei discorsi che vengono fatti da tempo su questo forum, appare evidente che la quota che proponi è un modo per escludere chi non se lo può permettere. Per creare una classe dirigente di “migliori”, dove per migliori intendete semplicemente ricchi.
Ebbene, è evidente che non sai cosa possono fare i poveri per ciò in cui credono.
E se lo togliessimo a @solibo, @solibo?
Conterebbe di meno senza deleghe?
E senza presenza in Consiglio Arbitrale?
E senza delega internazionale?
E senza poteri di moderazione nel partito?
Se tu avessi avuto il pudore di verificare il peso delle mie deleghe in AP nel corso degli ultimi sette anni avresti visto che la risposta è assolutamente no, non conterei affatto di meno.
Anzi, probabilmente di più.