Un RdE dà almeno una quantità di soldi per non rientrare nella fascia povera della popolazione (intesa come sotto la soglia di povertà).
Questo può avvenire in un contesto di libero mercato sfrenato, ma ciò non garantisce che troviamo scuole imparziali o almeno non politicamente, commercialmente, ideologicamente, religiosamente orientate come potrebbe accadere se la scuola pubblica viene meno a favore di tante private (anzi è quasi certo che accade proprio ciò, senza contare che le migliori saranno più costose e quindi non accessibili ai relativamente poveri). Oltre questo i poveri è facile che dovrebbero accontentarsi di pessimi prodotti che puntano al risparmio e sono legati a scelte non etiche (come ne è pieno il libero mercato), ecc. ecc.
Dunque, è necessario che il RdE si accompagni ad una politica economica sana e che esistano dei servizi strategici (così chiamati) statali e di riferimento per il cittadino. Inoltre, il concetto pirata dell’informazione (da condividere) presuppone che il mercato restringa alcuni suoi ambiti di guadagno e che questi passino al settore pubblico, accompagnati da coerenti licenze di pubblico dominio.