Secondo me ci stai mettendo troppo peso. Questo è un partito che sta affrontando molte difficoltà e si stava fermando. Poi c’è stata questa frustata, dove gente che aveva voglia di lanciarsi in un’avventura ha messo insieme una goletta pirata e si è lanciata in mare. Nel mio piccolo ho partecipato a qualche campagna e ti posso dire con un buon margine di certezza che saranno arrivati alla fine stanchi e consumati, ma con tanta adrenalina. Questa operazione ha ricreato le basi per costruire qualcosa, ma è ancora tutto da vedere, se ci si riesce.
Io credo che il contributo dei candidati sia impossibile da calcolare. Per esempio, io avevo il “mi piace” sul pp per semplice simpatia, ho visto un po’ di movimento e ho cominciato a seguire, normalmente il mio voto sarebbe andato a qualcuno nell’area di csx, ma questa volta ero molto indeciso, ho cambiato idea diverse volte prima di decidere per il pp, in particolar modo, mi piacevano i post di calcagno e bargu. Alla fine ho deciso di votare il PP e solo dopo mi sono chiesto a chi assegnare la preferenza e l’ho assegnata a bargu. Quindi il mio voto è stato il risultato di un percorso dove la promozione iniziale del pp mi ha agganciato, cioè merito del gruppo che gestiva la campagna, poi mi sono incuriosito sui temi, ma già li conoscevo quindi li ho seguito distrattamente, e poi ho tentato di spingere chi mi faceva simpatia, ma onestamente avrei potuto votare chiunque nella lista, perché ho scelto la preferenza dopo aver scelto il simbolo. E allora di chi è il merito per il mio voto? Io direi di tutti. Di quelli che hanno autorizzato la lista, di quelli che l’hanno messa in piedi, di quelli che l’hanno promossa, dei candidati che hanno fatto del loro meglio.
Probabilmente i candidati hanno anche un bagaglio personale, ma io credo che qui sia stato più importante il simbolismo.
Considera che nel tuo calcolo tutte le percentuali che hai messo sono ipotetiche, non puoi tirare conclusioni teorizzando che chi ha preso 100 voti, 20 erano di opinione e 80 dei parenti.
Per quanto riguarda la scelta dei candidati, da un lato immagino che si sia fatta di necessità virtù. Ma la logica che ho letto io è stata che si è tentato di candidare persone che in qualche modo rappresentavano un simbolo per le battaglie che il PP appoggia o che dovrebbe appoggiare. E le differenze numeriche tra i candidati rappresentano questo, non la forza personale dei singoli. Se fai una battaglia per il copyright, candidi stallman, se fai una battaglia contro i segreti di stato candidi assange. Cioè è il curriculum che fa il candidato, non l’iscrizione.
Per quanto riguarda di Liberto, gli si è proposto di fare da bandiera, è capace di intendere e di volere, i temi erano i suoi, quelli della sua vita, quindi non è stato usato per conto terzi, ma gli si è data visibilità sui suoi argomenti. Io al suo posto avrei accettato.
Per le domande “avrebbero votato” chi ha votato avrebbe potuto reperire quelle informazioni con relativa facilità. Se gli fosse interessato. Alcuni probabilmente hanno votato solo perché c’era il nome pirata. Quando si fa politica si guarda all’etica e ai valori del proprio partito, quando si fa campagna si fa quello che si può per portare al massimo il proprio risultato.