PdL file-sharing? Il vecchio sermone sulla conoscenza non tira più…

Ups. Fammi capire bene. Tu hai promesso qualcosa in campagna elettorale che non era concordato in assemblea con il partito, ed ora a nostro nome vuoi fare quello che hai promesso alle persone?

Tranne te non vedo nessuno che lo sostiene.

Seguendo il filo del discorso nel dibattito sul nuovo manifesto potrai vedere come personaggi ex-influenti in questo PP erano d’accordo. Ora si sono disattivati un po’, chi per un litigio non con me, chi perché la vita quotidiana se lo è ripreso. Ma se ho presentato quella roba in vari setting evidentemente c’è gente anche di fuori al PP-IT. Anche alla presentazione IUF erano presenti molti pirati, e hanno mostrato segni di supporto. Il video su Radio Radicale non sono riuscito a scaricarlo. Puoi darmi un link che vada esattamente al punto quando inizia la mia presentazione, per favore?

Aspetta un attimo — il fatto che non sia bravo a fare promozione mica significa che nei fatti ci sia alcuna cosa sbagliata in quel progetto di legge. Se vogliamo affrontare la domanda quale progetto sia migliore perseguire è il caso di fare un confronto sui fatti, non sulla “popolarità”. Specie se ObCrypto è una soluzione migliore al problema in discussione, cioè non è neanche una questione di abbandonare il file-sharing ma semplicemente di combattere contro la causa a monte che ha creato il problema!

Una nicchia più grande di quello che era il PP.

Il movimento pirata è più grande di TNT Village.

L’obiettivo è proprio fare in modo che il PP acquisisca consenso in queste nicchie anche adottando le loro battaglie

Infatti lo facciamo benissimo con la PdL ObCrypto che risolve problemi anche ai politici tradizionali — perciò ha un potenziale assai più elevato di essere ratificata.

Ora è il momento di rispettare le promesse.

Dato che puoi rispettare le promesse anche promuovendo ObCrypto, non c’è problema.

Da questo si vede se questo partito vale qualcosa o fa solo chiacchiere.

Cerchi un partito che deve realizzare le tue promesse …? E da ciò giudichi la sua qualità? Uhm.

Io ho preso impegni per me stesso insieme agli altri candidati, con un vasto consenso tra di noi. Non c’era assolutamente la possibilità di far passare questa cosa in assemblea per le note limitazioni politiche e pratiche di questo strumento, che impedisce ogni tempestività delle decisioni necessaria in campagna elettorale. Il comitato elettorale e la delega alla comunicazione erano passate in assemblea (anche se tu non riconosci quella decisione c’è stata). Ci eravamo impegnati a portare questo tema in assemblea quando fosse stato abbastanza discusso e lo abbiamo fatto, dopo apposita discussione pubblica che avete potuto sentire tutti (a differenza di quanto avviene in AP, diciamolo pure). Stiamo cercando di condividere questo percorso con tutti, anche quelli che in AP non ci sono. E ciò significa che ci stiamo esponendo alla bocciatura e ce ne prenderemo la responsabilità politica. Meglio di così non potevamo fare.

Se l’assemblea dovesse votare negativamente prenderò (prenderemo) atto della decisione assembleare, ma probabilmente altri continueranno a fare questa cosa anche senza il Partito Pirata italiano, continuando a raccogliere le firme e a coinvolgere gli altri partiti pirata europei. A chi è utile remare contro? Tu puoi fare o non fare parte di questa storia, come meglio credi. Chiediti cosa è meglio per il Partito Pirata.

In Italia i pirati attivi erano esattamente 6 al momento dell’inizio di questa storia, dopo se ne sono aggiunti altri e si sono tutti dati un gran da fare. altri pur presenti in AP non hanno fatto nulla. Il cosiddetto “movimento pirata” semplicemente non esiste e se ora un po’ esiste è essenzialmente anche grazie a TNT Village, e non certamente grazie al fatto che tu hai remato contro durante tutte le elezioni.

La PdL ObCrypto esiste solo nella tua testa. Nessuno la sta promuovendo, nessuno l’ha presentata in un qualche parlamento e non esiste il minimo consenso per la sua realizzazione perché non si è saputo crearlo.

Non basta violentare l’assemblea con una proposta per poi dargli corpo nella società. Non sto neppure discutendo sulla sua qualità (che peraltro mi lascia abbastanza interdetto), ma su quello che significa quella proposta nella società. Zero.

Mi sembrava che fossimo d’accordo che in quanto semplice iscritto a questo partito posso dedicare il mio impegno a quello che IO ritengo più giusto portare avanti senza che qualcuno mi possa obbligare a fare quello che lui vuole. L’ultima volta hai tirato in ballo la costituzione e non so quale altra cosa per sostenere che, a dispetto di quello che dice lo statuto, fossimo liberi di non mettere in atto le delibere assembleari.

ObCrypto non ha sufficiente consenso per portare un minimo di valore al partito. È una mozione scritta da 2 persone, sostenuta da 3 persone e votata da 5, su una base elettorale di 13. Che valore ha? Devi prendere atto che in tutto questo tempo non sei riuscito a trovare un solo pirata che la sostenesse pubblicamente insieme a te (almeno a me non sembra). Ne parli solo tu, la sostieni solo tu.

Se ce ne sono si dessero da fare: fate un convegno, convincete un parlamentare a presentarla, fate un tavolino per la strada: continuare a parlarsi addosso e tentare di usare questa cosa come una clava CONTRO gli altri, non serve a nessuno. Se credete in quest’idea dategli, letteralmente, corpo.

Quindi trova consenso sulla tua proposta, organizza un gruppo di lavoro che porti questa proposta fuori dal limbo dei sogni e falla presentare in parlamento. Oppure prova ad organizzare una raccolta di firme europea per farla diventare un’ECI. Io ne sarei felice, dico veramente. Ce ne sono molti qui dentro che vedono in te un leader: coordinali a fare qualcosa per sostenere questa tua idea, non attendere che il “partito” (ma chi?) faccia questo per te. Se è una buona idea le persone si accoderanno.

A me la proposta non convince. e io non ti do una mano perché ho rispetto del mio tempo e lo impegno nelle cose che credo siano utili per il partito, fosse anche spalare via gli zero dal bitbucket.

Essendoci stata la mia faccia nelle elezioni, sono senza dubbio le mie (e sicuramente non le tue visto che non c’eri). Comunque sono promesse che il partito ha fatto presentandosi agli elettori e che sono state concordate dai candidati che questo partito hanno rappresentato e si sono dati da fare, e saranno quelle dell’assemblea quando voterà, speriamo positivamente.

Tu puoi senza dubbio fare la guerra a qualsiasi cosa non esca dalla tua testa, ma chiediti che senso ha rimanere in un organismo politico collettivo come un partito se non hai la minima intenzione di collaborare alla buona riuscita delle iniziative se non sono quelle che tu hai pensato, definito e deciso (e sulle quali nessuno può azzardarsi a dare un minimo di opinione senza scatenare infinite diatribe retoriche).

Sei sicuro di voler fare politica? O vuoi solo affermare il tuo punto di vista?

PS - E per essere chiari, quella sul file-sharing NON È chiaramente una mia battaglia. Mai me ne sono occupato nella vita tranne per una disobbedienza civile circa 15 anni fa., e anche allora lo feci per sostenere i lettori della mia rivista. Io mi sono messo a disposizione prima di TNT Village e poi del Partito, per fare quello che altri, di cui io ho rispetto e fiducia (Luigi Di Liberto, Marco Ciurcina, ecc), hanno deciso, e che ovviamente condivido sennò non lo farei. Io mi occupo di provare a realizzare le idee degli altri.

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Perdonami, ma visto che usi il plurale, potresti che so fare qualche nome, cercando di arrivare a tre? Anche due va bene (sempre il plurale serve…).

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Mi piacerebbe leggere il testo che ha in mente Marco. E’ un avvocato molto in gamba ed è preparatissimo sulla materia.

Se mi posso permettere, ti consiglio di dargli buon credito: lo merita. :wink:

Io per esempio ho qualche dubbio sugli effetti applicazione della proposta sul software (quanto meno da quanto ho compreso dalla lettura della mozione), ma sono sicuro che se ne potrà ragionare con Marco.

Visto che sei in AP, ti consiglio di discutere i tuoi dubbi di merito con lui.

Talvolta si può arrivare in cima ad una montagna calandosi da un elicottero, scalando la parete o percorrendo un sentiero. Il risultato non è sempre lo stesso. L’elicottero può causare una valanga, un gancio può cedere lungo la scalata o il cammino può essere più lungo del previsto. Avere più strade da percorrere può essere una buona idea.

Una proposta come questa, se studiata con attenzione, può avvicinarci alla meta e preparare il terreno per riforme più radicali in futuro (hihihi… ho detto “radicali” ! ! ! :smiley:) , espandendo la finestra di Overton.

Oppure potrebbe bruciare il terreno per ogni futura interazione con il mondo politico dal momento che i lobbisti dell’industria musicale faranno di nuovo in modo di farci fare tutti la figura di quelli che vogliono consumare aggratis a discapito degli autori. Ci sono riusciti addirittura in Germania dove l’abolizione del copyright non era nel programma, immagina come possono annihilare l’immagine popolare del partito pirata se porta avanti una PdL così facile da sfasciare retoricamente (anche se nel contenuto fosse ragionevole).

Accetto i ragionamenti che fa exedre con pazienza. Meno i commenti del moderatore che come al solito non si attiene alle regole del partito. Ma intanto aggiungo un pensiero strategico:

La PdL ObCrypto ha migliori probabilità di trovare alleati nei parlamenti e nelle industrie dato che:

  • rendendo illegali i business model di sorveglianza, il business torna in mano alle aziende ed alle telecom europee;
  • forme di cybercrime quali phishing, trojan e spam, diventano tecnicamente irrealizzabili;
  • si implementa l’art. 15 della costituzione senza richiedere dalla popolazione che si educhi all’uso della crittografia;
  • le aziende sono automaticamente protette da spionaggio aziendale, per quanto riguarda gli scambi in via telematica;
  • non viene impedita la sorveglianza di una minoranza criminale di persone, ma l’intervento non può essere automatizzato (affinché non si metta in pericolo la costituzione democratica);
  • innumerevoli costellazioni nocive alla sicurezza informatica sono eliminate grazie alla possibilità di potere autenticare utenti senza uso di password d’accesso e simili credenziali insicure;
  • la manipolazione psicologica degli utenti allo scopo di vincere elezioni post-democratiche è tecnicamente impossibilitata.

La PdL file-sharing invece non risolve problemi pressanti della politica — cerca di introdurre un nuovo diritto civile e si ritroverà l’intera lobby del copyright contro — e abbiamo visto a Bruxelles quanto è potente in un ambito politico che ai politici alla fine non importa abbastanza per opporsi.

Potrei anche starmene zitto in questa faccenda, ma ho paura che stavolta riuscirete a fare quello che il PP-IT in 13 anni non è riuscito a fare: brucerete il marchio pirata anche in Italia.

P.S. Il movimento pirata è una cosa mondiale, non italiana.

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Questo è un problema solo perché non abbiamo alcun radicamento sul territorio e se vogliamo essere un partito mediatico, un partito di iniziative elettorali invece che uno di basato su attività politica continua.

Se fossimo partiti con questa visione 10 anni fa, chiunque provasse ad attaccarci con questo tipo di argomenti farebbe una figura molto barbina.


In tutta onestà LynX, anche se, come ho detto altrove trovo l’idea del “cellulare costituzionale” brillante, non sono ancora convinto che un microchip possa garantire a livello tecnologico tutti i benefici che prospetti.

Ma la colpa è mia, devo rileggermi con più attenzione ObCrypto.

Ti pongo però subito alcune obiezioni e domande:

Non sarebbe meglio mettere i dati sotto il controllo delle persone cui riguardano?

Pensa cosa potremmo fare con una intelligenza artificiale capace di leggere e scrivere sotto dettatura!

Garantire l’articolo 3 della Costituzione senza richiedere dalla popolazione che si educhi all’uso della scrittura! O forse no? :wink:

Questo non mi è chiaro: anzitutto le prime due esigenze mi sembrano in diretta contrapposizione all’ultima e poi non mi è chiaro come il chip garantisca tutto questo. Immagino di aver bisogno di dettagli tecnici: come sai nella sicurezza informatica il diavolo si nasconde sempre nei dettagli.

Meglio!

La grandezza di un ideale si misura anche dal potere dei suoi nemici.

I politici sono marionette. A noi interessa liberare i cittadini.

Per questo l’unico via per dare una prospettiva a questo partito è l’avvio di una alfabetizzazione informatica di massa: senza non ci saranno mai le condizioni per vincere le nostre battaglie. Il che può andar bene a chi vuole il suo piccolo regno di potere inutile, ma se invece vogliamo vincere, è dalle persone che dobbiamo partire.

Non sarei tanto pessimista.

E poi, le bandiere nere sono facili da ritagliare. :wink:

E’ ora che l’Italia apporti il suo contributo rivoluzionario. E non mi riferisco a questa specifica PdL, ma alla nostra creatività e alla nostra cultura.

Io ho parlato del business, non dei dati. Quando io facevo sistemi chat ad alta scalabilità guadagnavo sul fatto che ero l’unico in Germania a riuscire ad offrire quel servizio. Me lo pagavano le ditte che volevano avere tale servizio e non gli utenti. I loro dati finivano in /dev/null come previsto da legge vigente già allora. Il mio business è crollato dal momento che Facebook ha offerto servizi simili “aggratis”. Nel modello ObCrypto la condizione normale è che i tuoi dati non lasciano il tuo spazio, al massimo vanno dai tuoi amici o business partners — mentre gli algoritmi che vorresti applicare ai tuoi dati li scarichi sul tuo apparecchio attraverso una sottoscrizione… sono tipicamente sviluppati come software libero e controllati da processo democratico, ma si possono anche trovare soluzioni a codice proprietario (se eseguono in una sandbox dalla quale non possono accedere alle rete ma solo ai tuoi dati).

Pensa cosa potremmo fare con una intelligenza artificiale capace di leggere e scrivere sotto dettatura!

Se la potenza informatica del tuo cellulare è sufficiente per alimentare un’intelligenza artificiale, allora può diventare il tuo D3BO senza che alcuna persona sul pianeta ne possa abusare.

le prime due esigenze mi sembrano in diretta contrapposizione all’ultima

Ci sono diverse possibilità in discussione per realizzare il terzo punto, la più semplice è questa: il cellulare è garantito sicuro eccetto se ad un controllo di polizia ti viene tolto e la polizia inserisce una modifica fisica. Dato che è un intervento manuale non scala per la popolazione intera.

I politici sono marionette. A noi interessa liberare i cittadini.

I politici non sono marionette, lo ha dimostrato il GDPR. Lo hanno dimostrato anche ACTA e TTIP. Ma se noi della società civile non abbiamo argomenti convincenti quelli delle lobby vincono, e nel caso del Copywrong è stato così. Entrambi le parti hanno fatto propaganda con populismi ed inesattezze e a questo gioco ci sanno fare meglio i lobbisti. ObCrypto ha il potenziale di essere compreso come quella legislazione che realizza le cose che GDPR ci aveva promesso di risolvere.

Insisti con questa cosa ma anche in questa occasione la tua catena causale non quadra. Senza convincere i politici in parlamento non andiamo da nessuna parte.

Le tre cose che hanno suscitato interesse a livello internazionale sono l’assemblea permanente, il regolamento di convivenza e la pdl ObCrypto.

Ti rendi conto del potere che avrebbero i produttori se il resto della popolazione non sapesse più scrivere?

Scrivere, come programmare, è solo uno strumento per esprimere il pensiero e condividerlo. Imparare a scrivere è estremamente faticoso e frustrante. Eppure costringiamo i bambini a farlo. Con l’informatica è la stessa cosa.

Ammesso che nessun governo decida di barare e violare la legge intervenendo sulla produzione.

Comunque anche fosse, questo approccio invaliderebbe l’aspetto di sorveglianza: quale delinquente continuerebbe mai ad usare un cellulare che sa essere compromesso?

Hai ragione. Alcuni lo sono, ma non tutti: non avrei dovuto generalizzare.

Il punto è che però i politici li votano i cittadini: se vuoi politici migliori devi avere una popolazione più attenta, informata e critica.

La catena causale è semplice: cittadini più informati sull’informatica sceglieranno politici più preparati su questo tema.

Non stento a crederlo @lynX, davvero. Soprattutto per l’Assemblea Permanente.

Però sono ancora convinto che se il nostro partito riuscisse a realizzare una visione come questa, apparirebbe veramente rivoluzionario, sia nel panorama italiano, sia in quello internazionale.

Non credo, anzi in certi ambiti di “nicchia” in genere molto trascurati, come quello legato alla disabilità, la conoscenza e la sua mancanza è una delle problematiche più sentite. Per quello che mi riguarda io sono profondamente convinta che sia il problema principale.

su questo concordo: è un argomento che fa presa quello del controllo attraverso gli strumenti tecnologici che utilizziamo. Non ho tempo di approfondire l’argomento adesso ma mi riprometto di farlo e cercare di capire, con la mia non conoscenza in materia, la proposta che hai in mente. Spero sia “abbordabile” anche per una inesperta come me, altrimenti quello sarebbe un primo passo da fare per seguire ciò che -concordo con lui- @erdexe di scrive di fare per trovare una strada per realizzare la tua proposta. E’ quello che sto facendo anche io da qualche tempo con la mia: non mi aspetto che il PP, praticamente sconosciuto tra i parlametari attualmente al Governo, possa trovare chi presenta e porta avanti nella sua approvazione una pdl.

ecco su questo non sono d’accordo, secondo me la “fanfaforma russò” ha “ammosciato” l’entusiasmo per l’argomento a moltissima della gente su cui aveva fatto presa. Le persone stanno tornando, purtroppo, all’idea della politica Salviniana che consiste nell’idolatrare l’uomo forte al comando che guida la plebe…ingurgitando tranquillamente anche tutti gli aspetti legati alla corruzione…brutti tempi… Per questo l’argomento sulla conoscenza rappresenta l’artenativa politicamente più valida.

Quella si può proteggere a livello europeo, per esempio facendo la guardia alla fabbrica dei chip 24/7 con soldati di 4 nazioni diverse che si controllano a vicenda. Concetti che hanno già funzionato con il muro di Berlino (purtroppo).

Comunque anche fosse, questo approccio invaliderebbe l’aspetto di sorveglianza: quale delinquente continuerebbe mai ad usare un cellulare che sa essere compromesso?

Problema noto e non nuovo, insistere ad entrare in dettagli ora porta troppo OT.

Magari fosse così semplice, ma ci sono impedimenti psicologici molto più grossi che rendono difficile ai cittadini eleggere chi li rappresenterebbe per davvero…

Grazie.

Nei livelli astratti spero di si, che tanto la PdL resta sull’astratto e discute dettagli tecnici solo nel annesso. Se incontri cose non chiarite, poni domande in un thread ObCrypto tempestivamente. Sarò felice di migliorare i testi.

Mi sorprende che dopo le varie campagne, le mozioni in Camera e la nostra recente mozione sulla robotica presentata in Senato continuiamo ad essere “praticamente sconosciuti”.

Ovviamente bisogna essere in grado di spiegare in quale modo Russò è una presa in giro e LQFB non lo è… in due frasi precise e convincenti.

Per questo l’argomento sulla conoscenza rappresenta l’artenativa politicamente più valida.

Il modo come la democrazia liquida è una radicale innovazione politica dovrebbe essere facile da spiegare… ma la conoscenza? Come fa a rinnovare la politica? Ed in quale modo tra Wikipedia e Youtube esiste una reale lacuna ad accedere alla conoscenza?

Ma che splendide domande! :smiley:

Per questo preferisco usare definizioni chiaramente distinte di Idea, Informazione, Conoscenza e Cultura, perché rendono esprimibili (e pure piuttosto ovvie le risposte).

Le idee sono tutti i costrutti della mente umana, dalla percezione di un odore, ai sentimenti, alle esperienze mistiche, alle osservazioni soggettive, ai teoremi matematici etc… Le informazioni sono quelle idee che possono essere comunicate fra gli esseri umani. La conoscenza è l’insieme delle informazioni nella mente di un singolo essere umano. La cultura è l’insieme delle informazioni che una popolazione (quale che sia la comunità che la definisce) ha in comune.

Le informazioni rimangono sempre e solo nelle menti, ma quelle (più o meno) condivise fra tutti i membri di una comunità costituiscono la cultura di quella comunità. Ciò significa che un’informazione nasce sempre nella mente di una singola persona e si diffonde nelle comunità attraverso la comunicazione, un po’ come una macchia su un tessuto: mentre arricchisce la conoscenza di una nuova persona, penetra e si diffonde nelle culture delle comunità che questa frequenta. E spiega anche come un’informazione venga elaborata automaticamente sia a causa degli errori di comunicazione, sia attraverso le relazioni che stabilisce all’interno della mente umana con altre informazioni.

(@LucasSharinov mi aiuti a fare uno schema? :pray:)

Tutto questo dovrebbe aiutarci a rispondere alle tue splendide domande, @lynX:

YouTube e Wikipedia permettono di accedere a informazioni, ma non sono Conoscenza né Cultura. Ogni singola persona che visualizza un contenuto arricchisce la propria conoscenza, ma fintanto che queste conoscenze non sono messe in comunicazione, non si produce alcuna Cultura nella popolazione. E la democrazia dipende dalla Cultura: la Conoscenza in sé non garantisce democrazia perché può essere “privatizzata” attraverso barriere cognitive (“è troppo difficile per me”, “è roba da esperti”, “non ci capisco niente” etc) e legali (brevetti, copyright, segreto industriale etc…).

La Cultura di una comunità è l’insieme delle informazioni che le persone di quella comunità hanno in comune. Per questo il dividi et impera, la segmentazione del mercato, i nazionalismi etc, funzionano così bene. Perché se vuoi governare qualcuno, la cosa più semplice è favorire la incomunicabilità, ridurre al minimo le informazioni condivise in modo che non si possa comunicare e lavorare insieme per spodestarti.

Ma più facilitiamo un dialogo serio e profondo fra comunità diverse e all’interno di ogni comunità, più speziamo le barriere cognitive e rendiamo più difficile il controllo del Potere. Questo cambia la democrazia in profondità. Soprattutto se diventa un processo consapevole, un’attività sistematica, un processo volontario.

Quanti parlamentari analfabeti conosci nel 2019? (senza ironia, parlo proprio di persone che non sanno leggere e scrivere e firmano con la X)

La Costituzione non li vieta affatto. Non ci sono perché la Cultura della popolazione italiana include il saper leggere e scrivere. Quando includerà saper programmare e debuggare, lo sapranno fare anche i parlamentari.

La domanda che dovremmo porci però è: quanti di quei Parlamentari saranno Pirati? Se vogliamo che la risposta sia “La stragrande maggioranza!” dobbiamo partire subito.

Uhm. Se il ragionamento sulla conoscenza richiede molte righe, come lo si può usare in campagna elettorale dove hai mezzo minuto? E se nonostante tante righe non mi ha convinto, come fa a convincere un giovane studente che da sempre fa uso di Wikipedia & co per assolvere i compiti in scuola, e perciò ha un opinione spiccatamente positiva riguardo all’Internet e la conoscenza in essa?

visto il filmato e l’ho trovato molto interessante anche se, a primo impatto, la tua proposta per arginare il controllo e la manipolazione mi sembra…troppo facile per essere vera. Mi spiego: in Italia in teoria lo Stato ha fornito al cittadino la possibilità di non essere tallonato dai messaggi telefonici pubblicitari con l’iscrizione al registro delle opposizioni. In pratica l’unica maniera per non ricevere questi messaggi è quella di autodifendersi (non dare più il tuo numero a nessuno, comprare la macchinetta che blocca 2000 ed oltre numeri oppure buttare il telefono fisso che fai prima). Io penso che, purtroppo, anche per l’“ascolto indiscreto” finalizzato alla manipolazione l’unica cosa più efficace sia l’autodifesa. Per esempio io apprezzerei moltissimo se in commercio fosse messo un apparecchietto che mi permetta di decidere quando escludere l’ascolto dal mio cellulare o pc premendo un bottone chessò annesso alla cover. Questo mi darebbe verosimilmente più sicurezza di un “istituzione preposta” a proteggermi, perché la percezione generalizzata che ha gran parte della cittadinanza è che tutte le istituzioni mondiali arrancano con esasperante lentezza dietro ad un innovazione tecnologica più veloce della luce.

nella conoscenza dei propri diritti. @lynX la gente può arrivare a tutte le informazioni ma non conosce i propri diritti e, soprattutto, non sa come accedervi! L’hai detto anche tu, nel filmato su youtube: tutti hanno sperimentato direttamente l’intrusività della profilazione addirittura attraverso l’ascolto ma nessuno sa come provarla e, soprattutto, come riuscire a difendersi. Ti dirò di più: la maggior parte della gente ha perfino paura a parlarne tra amici e parenti perchè teme di esser scambiata per paranoica… Quasi nessuno si rende conto che questa cosa sta violando pesantemente i propri diritti umani, perchè in realtà gran parte della gente non è nemmeno consapevole di avere il diritto alla riservatezza e cosa significa nella quotidianeità questo diritto.

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E’ proprio questo il punto! :smiley:

Nella mia città c’è una palestra che è diventata piuttosto famosa localmente per aver allenato una squadra di Cheerleading italiane che ha vinto diversi ori di questa disciplina in Europa. Per una serie di circostanze familiari l’ho visitata un paio di volte negli ultimi anni. Io non sono appassionato di sport e trovo le palestre un luogo molto noioso e… scialbo.

Tuttavia mi ha colpito una scritta enorme che letteralmente circonda la palestra dove si allena questa squadra. I ragazzi leggono questa scritta ad ogni allenamento. Dice più o meno così: “I trofei si vincono in allenamento. In gara si va solo a ritirare la coppa.”

La campagna elettorale è la gara. E’ la punta dell’iceberg.

L’idea di Politica “mediatica”, di Politica delle iniziative, senza “azioni pratiche” che propone @erdexe sarà pure tipica dei maggiori partiti moderni, ma è strutturalmente fallimentare per la democrazia. Non ha radice. Produce sia partiti elitari sia partiti populisti.

Per noi la campagna elettorale dovrebbe essere il momento dove andare a raccogliere quanto seminato, annaffiato, concimato e protetto lungo gli anni precedenti. Dovrebbe essere la gara, il momento in cui diamo il massimo per ricordare alle comunità che abbiamo servito per anni che siamo degni di fiducia.

Cosa esattamente non ti ha convinto?

Non te lo chiedo per convincerti, ma per capire se c’è un errore di comunicazione da parte mia o un errore nel contenuto, nell’informazione che cerco di comunicare.

Se conosce l’informatica non avremo bisogno di convincerlo, capirà tutto questo da sé.

Per questo dobbiamo insegnare informatica! :wink:

Esatto!

Internet è piena di informazioni su queste materie, ma la Cultura ne è comunque priva.

E anche quando entrano a far parte della conoscenza personale di una persona, esistono barriere cognitive che ne rallentano o impediscono la diffusione.

Per questo curiosità e onestà intellettuale oggi sono così fondamentale per la democrazia! Per aprire le menti… e le labbra! Per trovare la voglia di ascoltare ed il coraggio di esprimersi.

Ma nel modello ObCrypto non ci sta un’istituzione preposta. È la tecnologia stessa che è resa incapace di sorvegliarti.

Non so se ho capito il problema, ma con ObCrypto è impossibile chiamarti se non ti si conosce prima — perché le chiavi crittografiche non sono indovinabili. Se non sei tu a pubblicare una delle tue identità crittografiche, nessuno potrà abusare del tuo telefono per mandarti pubblicità.

Per esempio io apprezzerei moltissimo se in commercio fosse messo un apparecchietto che mi permetta di decidere quando escludere l’ascolto dal mio cellulare o pc premendo un bottone chessò annesso alla cover.

Allo stato odierno della tecnologia che non ci appartiene ma svolge compiti commerciali a favore d’altri, certo che sarebbe utile avere almeno un qualche pulsante per impedire fisicamente l’abuso. Ma in ObCrypto i telefonini non possono fare uso abusivo del microfono o della telecamera. Ci vorrebbe un errore nel software grosso come una capanna. Credo che già adesso GNUnet un bug del genere non ce l’abbia — nonostante siamo poche dozzine di persone ad usare quel software. Per nominare una possibile implementazione tecnica di ObCrypto.

Ah su questo posso certamente essere in pieno accordo… ma mi pare più facile comunicare questo pensiero piuttosto di spiegare per un ora l’importanza della libera conoscenza in generale.

P.S. grazie di avere affrontato il mio video :slight_smile:

“I trofei si vincono in allenamento. In gara si va solo a ritirare la coppa.”

GENIALE

E sono pienamente d’accordo dato che è esattamente il principio con il quale abbiamo vinto le elezioni 2011 a Berlino. Negli anni antecedenti ci eravamo incontrati a discutere, a valutare i nostri consensi in liquid feedback… poi ratificati i risultati avevamo gioco facile: perché eravamo tutti preparatissimi a convincere la gente di strada delle nostre idee. Erano tutte approfondite con tutte le risposte alle FAQ già pronte. Erano convincenti. Senza dubbio avevamo vinto la gara grazie all’allenamento.

Questo PP potrebbe essere in condizione simile dato che per anni abbiamo fatto allenamento programmatico, ma piuttosto butta all’aria il suo programma invece di studiarselo (ed aggiornarlo).

Cosa esattamente non ti ha convinto?

Torniamo al post precedente:

Youtubers fanno un sacco di scambio di comunicazione. Gli autori di blog ed articoli fanno comunicazione che poi a volte finisce in Wikipedia.

la Conoscenza in sé non garantisce democrazia perché può essere “privatizzata” attraverso barriere cognitive (“è troppo difficile per me”, “è roba da esperti”, “non ci capisco niente” etc) e legali (brevetti, copyright, segreto industriale etc…).

Ho capito che questa è l’essenza del nostro sermone, ma finché eventuali censure quasi non si percepiscono, è un ragionamento non percepito e perciò non intacca presso la popolazione che ci dovrebbe dare il voto. Questo intendo riguardo al non essere convinto… intanto ObCrypto ha delle ragioni molto più convincenti per eliminare la posizione di potere di Youtube.

Per questo il dividi et impera, la segmentazione del mercato, i nazionalismi etc, funzionano così bene. Perché se vuoi governare qualcuno, la cosa più semplice è favorire la incomunicabilità, ridurre al minimo le informazioni condivise in modo che non si possa comunicare e lavorare insieme per spodestarti.

Hai argomentato benissimo perché abbiamo bisogno di ObCrypto, affinché il dividi et impera non sia qualcosa che disperatamente si tenta di vietare a livello UE e poi bisogna vedere come fare rispettare tale legge, ma qualcosa che tecnicamente è irrealizzabile!

Ma più facilitiamo un dialogo serio e profondo fra comunità diverse e all’interno di ogni comunità, più speziamo le barriere cognitive e rendiamo più difficile il controllo del Potere. Questo cambia la democrazia in profondità.

Per quanto mi piacciano le spezie, questo step mi suona un po’ ideologico. Comunque anch’esso è facilmente realizzato con ObCrypto mentre il metodo di regolamentare che non ci debbano essere barriere mentre tecnicamente sono ancora rilevabili, non funzionerebbe tanto bene.

Questa mi pare di nuovo una cosa ideologica non fondata nei fatti. :confused:

Ti capisco, ma preferisco costruire sistemi che non dipendono dalla capacità degli individui a sopraffare i propri bias psicologici, ma dove ci pensa il metodo di lavoro.

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No, le persone sono leggittimamente pigre. Ed hanno anche ragione perché è nella natura umana essere “pigri”, noi funzioniamo così creando scorciatoie mnemoniche. E basta guardare te per averne la controprova: per te è importante l’informatica e ne hai fatta una filosofia di vita, ogni esempio ogni ragionamento che fai ce la metti dentro…l’informatica è la tua scorciatoia. Al punto che ti sembra strano se una persona non capisce i tuoi ragionamenti perché per te sono limpidissimi. Ma non esiste un essere umano uguale ad un altro, questo è il punto. E ciò che per te è un valore essenziale per un altra persona può arrivare ad essere un disvalore essenziale ed avete ragione entrambi. Quindi non puoi chiedere alle persone di assumere il tuo modo di vivere la vita per potersi difendere. Devi dargli degli strumenti di difesa che possano usare in maniera immediata senza costringerli a cambiare il loro punto di vista o la loro vita. Ecco perché per me, oltre a garantirgli l’accesso alla conoscenza, alla consapevolezza del pericolo, non puoi proprorgli altro che un pulsantino su una cover di un cellulare…

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Ho spostato 4 messaggi in un nuovo argomento: L’Informatica oggi equivale alla scrittura nell’antico Egitto?

Ho spostato 2 messaggi in un argomento esistente: Il Partito Pirata dal 2020

Credo che mai come oggi l’argomento conoscenza, grazie al governo gialloverde, ali crack delle varie banche, sia importante. file sharing ed altro sono argomenti di nicchia.

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Cosa intendi esattamente per conoscenza?