Portavoce Pirata

Apro questo trhread per cercare di dare vita ad una proposta condivisa, sulla possibilità di eleggere dei portavoce Pirata. L’idea è partita da una vecchia proposta in AP di @Lynx.

Portavoce del Partito

A seconda delle esigenze comunicative, l’Assemblea del Partito Pirata elegge Pirati iscritti da almeno un anno al ruolo di Portavoce (un portavoce per regione),se li ritiene particolarmente idonei e meritevoli di fiducia.

Chi è chiamato a rappresentare il Partito Pirata lo faccia nella piena concordanza con le decisioni assembleari sviluppate in via di democrazia liquida,con il manifesto.Non è indicato esternare opinioni proprie e posizioni non ufficiali.

È permesso fare riferimenti a dibattiti in corso solo se non esiste risultato votato e anche in tal caso sono da evitare le concrete posizioni, perchè per effetto psicologico resteranno nella testa degli ascoltatori come posizioni pirata anche quando viene indicato che non è così.

Le posizioni ufficiali del Partito Pirata sono disponibili sulle pagine del sito web partendo da www.partito-pirata.it. Per ulteriori posizionamenti si può consultare il Gruppo Integrità.

Sono esclusi dal ruolo di portavoce i Pirati che stanno svolgendo un compito eletto nel Gruppo di Coordinamento. Piuttosto i portavoce sono obbligati a relazionarsi con il GdC riguardo ad informazioni di carattere strategico che possano avere riscontrato durante le loro attività di interazione pubblica o politica, ciò include per esempio numeri telefonici di giornalisti e scambi email con media o membri di altre forze politiche. Altrettanto il GdC è interessato ad aggiornare i portavoce riguardo ad informazioni strategiche che riguardano le loro prossime attività.

Il Collegio Arbitrale è invitato a sospendere proattivamente le attività di uno o più portavoce in caso di dubbi sulla natura o qualità del loro operato.

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In un bel video di @omarsharif sul PP tedesco si dice che tutti gli iscritti potevano parlare per il partito durante le elezioni perché tutti avevano partecipato alla scrittura del programma e ne avevano studiato ogni proposta.

Qui è lo stesso: ogni iscritto è dirigente e dunque portavoce.

Trovo estremamente problematica l’idea di un portavoce che non risponde alle domande dei giornalisti laddove non ci sia una decisione antecedente in AP.

È un’idea ingenua: è così attaccabile da parte di giornalisti che lo vogliano mettere in imbarazzo (e con lui il PP), che verrebbe rapidamente abbandonata.

E gli altri dirigenti? Non possono più parlare?

E poi quanti Pirati iscritti da almeno un anno abbiamo in ciascuna regione? Non ti suona un po’… strana come proposta in un momento in cui la stragrande maggioranza del Partito Pirata è iscritta da pochi mesi (e molti sono ancora sotto spirito in novantena)?

Di certo, introdurre questi portavoce/avatar richiede una modifica dello statuto. Ed sarebbe un ruolo incompatibile con qualsiasi altro incarico.

Per me le due cose sono scindibili ogni iscritto è dirigente ma non è detto debba essere per forza portavoce.

Beh ma ti immagini che figura ci facciamo?

“Lei è un dirigente del Partito Pirata, giusto?”

“Certo, dammi pure del tu: come posso esserti utile?”

“Vorrei sapere cosa ne pensate delle morti sul lavoro avvenute ieri alla Thyssen”

“Ah… non posso rispondere. Devi chiedere al portavoce”

“E perché?”

“Perché i Pirati non sono autorizzati a parlare per il partito e non c’è ancora una mozione sul tema in AP”

“Ah…”

“Eh…”

I Pirati rispondono alle domande.

E io in effetti te ne ho fatte diverse… :wink:

questo succede perché l’ideologia del “partito di dirigenti” ti obbliga poi ad essere conseguente e dare vita a questa infinita serie di errori macroscopici. DI buono c’è che questa ingenua dabbenaggine dura poco, perché le figuracce e le scemenze proferite dai presunti dirigenti inducono velocemente una rivolta spontanea nel partito. Di cattivo c’è che ti sputtani alla svelta. A proposito, proprio oggi in tolda si rifletteva sul numero di persone che si iscrivono al partito senza neppure sapere del CEEP, attualmente l’unico documento politico che ci distingue. Dirigenti pure loro.

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Il CEEP non ci distingue granché.

E sull’unica cosa per cui ci distingue, non siamo coerenti! ! !

Ci distingue molto di più il Manifesto, ma anche con quello non siamo coerenti.
E qualcuno infatti vuole sostituirlo con uno che ci distingua di meno (con scuse ridicole basate su FUD).

Perché vedi @briganzia, la radice dei problemi di questo partito è il rifiuto della propria identità.

In Tolda si parlava del fatto che avessero aderito ma non avessero letto né l’uno e probabilmente neanche l’altro. Ma la tua obiezione ha senso, forse non dovremmo essere neanche tutti dirigenti, ma semplici iscritti.

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Questa è un ipotesi un po campata in aria,se fosse un intervista, sarebbe sicuramente concordata e quindi ci sarebbe un portavoce ad affrontarla. Se invece fosse una domanda ad una manifestazione, nessuno ti vieterebbe di parlare, ma non sarebbe un risposta ufficiale, ma concordo forse il problema è quell’essere tutti dirigenti, in altro caso la domanda inizierebbe con:

“lei è un iscritto/militante/tesserato del partito pirata”

O forse, ma dico forse, dovremmo essere Pirati ed iniziare a comportarci di conseguenza?

Sì mi sembra molto più sensato in effetti.

Ti dirò quel che penso, senza se e senza ma.

Falkvinge probabilmente rinnegherebbe l’intero movimento pirata a leggere questa discussione. Giro di chiglia subito, lettura di Swarmwise obbligatoria e 3 Ave Maria (quella sempre verde).

A parte che tutti sono portavoce, penso alla regola dei 3 pirati. Three-Pirate rule?

I facilitatori dei Gdl, i responsabili regionali, sono tutte figure che nascono spontaneamente per carisma. Non devono essere appuntati.

Poi vorrei una ratio di questa proposta, gentilmente. Una ratio ragionevole, eh.

Anche se questo spiega molte cose. [quote=“Atlas82, post:1, topic:3309”] L’idea è partita da una vecchia proposta in AP di @Lynx. [/quote]

Che casino!
CEEP sta per Common European Election Programme PPEU
E’ un programma., non un manifesto. Noi abbiamo un nostro manifesto
E’ un programma per le europee, nessuno è stato eletto alle europee, quindi non serve più a nulla.
Se ci presenteremo alle elezioni amministrative di Milano (o Canicattì) dovremo presentare un programma per Milano (o Canicattì), non il CEEP.

Se è vero che molti si iscrivono senza conoscere i “documenti pirata” a me sembra ovvio (e lo ripeto da sempre) che le persone si iscrivono (e ci hanno votato) soprattutto per il nome, o anche per la Democrazia Liquida o per LQFB od altro ancora, non per quello che che è stato costruito.

Di qui la nostra enorme responsabilità di riempire quel guscio vuoto con qualcosa di utile.
Il fatto che si iscrivono senza conoscerci non è dabbenaggine da parte loro, è un’accusa pesante nei nostri confronti, più pesante delle osservazioni di @mic.
Stiamo occupando un marchio noto senza esserne all’altezza? Forse dovremmo darci da fare con umiltà, non con arroganza.

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Calma, in 4 sono stati eletti alle europee. Capisco che a dire una cosa del genere i sacerdoti della democrazia liquida comincino a delirare di autonomia dell’assemblea permanente e altre stronzate simili, ma il partito pirata è una cosa più grande del partito pirata italiano.

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Dai, nessuno dei nostri, mi sembra ovvio!

Beh… quei 4 sono dei nostri. O dici di no?

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E sbagli, io da Vescovo della DL avevo notato la stessa cosa che hai notato tu… Il PP è stato eletto.

Però fatto sta (E la religione della DL non c’entra un emerito ca…o) che il CEEP è una schifezza, pieno di chiacchiere.

Non sono del PP-IT, ti stai aggrappando disperatamente agli altri per sfuggire alla nostra (del PP-IT) inconsistenza?
Rileggi quello che ho scritto: è proprio perché esistono gli altri che hanno creato visibilità al Partito Pirata che possiamo continuare ad esistere nonostante la nostra (del PP-IT) inconsistenza.
Ed è questo che ci carica di responsabilità.

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Che il CEEP sia molto “democristiano” è pacifico, eh. Ma questo è normale che accada quando devi mettere insieme sensibilità di persone molto diverse con provenienze molto diverse. Non me ne sorprenderei né me ne farei un problema.

E infatti credo dovremmo pensare più al common pirate manifesto o al pirate codex che sono ciò che più chiaramente ci definisce politicamente, più di quanto un programma elettorale possa fare. Anche se, ovviamente, a definirci politicamente devono essere iniziative politiche, come le proposte di legge di @sarabiemme e @Rasna.

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Non mi sto aggrappando a niente, sto dicendo che il pp-it è soltanto parte del tutto.

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Delirare? Stronzate?

Ma perché chi disprezza l’AP non rinuncia coerentemente a qualsiasi incarico a cui quella Assemblea l’ha eletto dandogli fiducia?

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Se hai carisma vieni eletto/nominato e viene semplicemente confermato e ratificato quello che di fatto già sei, il portavoce in una data zona. A meno che non si pensi che un pirata arrivato l’altro ieri che non ha letto neanche il ceep, il manifesto, abbia la stessa voce in capitolo di chi è pirata da più tempo e li conosce perfettamente,così come sarà più in grado di rispondere ad eventuali domande, rifacendosi al manifesto.

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