Il voto segreto è preferibile o sconsigliabile?

Per quanto l’argomento non è la prima volta che viene affrontato, per dedicare una discussione a tale questione propongo di valutare gli aspetti vantaggiosi e critici del voto segreto. Così da arrivare insieme ad una conclusione più chiara.

Vantaggi del voto segreto

  • Libertà da pressioni politiche di votare come si preferisce, ogni questione grande o piccola che sia.

Svantaggi del voto segreto

  • C’è il rischio che votando privatamente e segretamente uno trovi il sistema di facilitare i “voti comprati”.
  • Si perde la responsabilità individuale del voto nei confronti della collettività.

Note

Le questioni tecniche su quanto sia facile o difficile realizzare un sistema di questo tipo affidabile, non le elenco sopra, perché sono questioni appunto tecniche. Vorrei ragionare in linea di principio: avendo un tale sistema “perfetto”, cosa di gradevole e spiacevole può seguire?

Non avevo seriamente considerato il rischio di quanto sia più rischioso votare in uno spazio privato, come casa propria, realizzare la documentazione del proprio voto e inviarla privatamente ad una persona che ci paga (corrompe) in cambio del nostro voto.

Però, devo aggiungere una mia considerazione che riporto da un’altra discussione:

La strategia per il corruttore è fidarsi di persone terze che vengono a casa nostra, ci vedono votare e ci pagano. Però, se il voto si può cambiare in seguito, anche questa soluzione presenta delle falle ed è decisamente più dispendiosa. Oltre a presupporre un’estesa rete di corruzione per cui la società è comunque destinata ad essere pessima, in un tale scenario.

Il voto segreto è preferibilissimo, ché senza il votante è esposto alle rappresaglie dei potenti. Il problema è: come impedire alla gente di vendere il proprio voto? Sappiamo (?) come funziona il metodo della scheda ballerina. Mi fa fatica rispiegarlo quindi metto il video di Gomorra la serie:

Possibile soluzione Sostituire le schede cartacee con dei tablet. Il seggio elettorale si compone solo di una postazione con un tablet in mezzo alla stanza, e l’elettore vota frontalmente agli scrutatori. Non c’è cabina, cosicché l’elettore non possa fotografare il tablet comprovando così di avere votato per il candidato giusto. A quel punto la Camorra non ha più convenienza a pagare i 50€ al tizio, perché non può avere la certezza che questi abbia davvero votato giusto.

Un tablet o genericamente un terminale preparato da più persone esperte, scelte da diversi partiti, o con i vari criteri necessari per potersi fidare di quel terminale, credo rischi di essere relativamente facile da crackare, aumentando per esempio la probabilità di voti registrati verso un certo esito piuttosto che un altro. Inoltre, le preferenze da cliccare devono avere posizioni random, così che anche se uno guarda chi vota e lo vede premere in alto o in basso o a destra o a sinistra, non può comunque sapere cosa realmente ha scelto.

Sistemato ciò, funziona meglio del sistema con cabine e schede di carta, probabilmente si riducono anche i costi (conteggi automatici, meno materiale fisico…). Però, non è più possibile votare da casa e spesso, ma occorre adibire una o più stanze dove la gente, al momento di votare qualcosa, si reca facendo la fila. Purtroppo, questo è il grave disagio che si dovrebbe eliminare con un voto elettronico.

Se la gente è così stupida da vendere voti importanti su questioni specifiche (quindi non il voto ad un partito che spesso “uno vale l’altro”), per me non c’è comunque speranza… Voglio invece sperare che i voti venduti restino un fenomeno assai circoscritto, soprattutto se si votano questioni più numerose e specifiche, e quindi aumentare l’autonomia e la frequenza delle decisioni tramite un “voto elettronico da casa”.

Infatti non dubito che per le votazioni di persone il voto segreto è il metodo giusto. Non entro nei dettagli del fidarsi di tecnologia (un tablet!?!!) – il voto segreto si fa con carta e penna e, in un’assemblea occasionale, non richiede cabina. Se una maggioranza volesse documentare di avere votato per il mafioso, si noterebbe un comportamento assai strano da mezza platea.

Intanto, il voto segreto è un problema nei parlamenti, virtuali o reali, quando si tratta di fare scelte politiche– non elezioni– perché aumenta la corruttibilità:

Frequentemente si presume che la corruzione necessita controllo, ma questo è un errore. Ai lobbisti non importa come l’esito si è realizzato se l’esito è quello giusto. Il voto segreto serve a nascondere le scelte politiche del parlamentare dall’elettorato che dovrebbe controllare e per questo aumenta la pressione dei potenti.

Prendiamo per esempio questa votazione segreta: Ethics? Not in this Congress, thanks to a secret vote by House Republicans.

https://willyloman.wordpress.com/2017/01/03/in-secret-vote-house-republicans-make-it-easier-for-big-business-to-buy-them-off-by-killing-office-of-congressional-ethics/

Grazie al voto segreto, il popolo non se la può prendere con i parlamentari individuali… il controllo che dovrebbe esercitare l’elettorato secondo le teorie di Progetto X fallisce grazie al voto segreto.

“The vote took place in secret, by anonymous ballot and behind closed doors, so it’s not possible to know which representatives approved of the measure.”

Se ho capito bene l’articolo, l’introduzione stessa del voto segreto è stata assai disputata dato che è generalmente considerato uno strumento della corruzione.

Un’altro caso di voto segreto a scopi di corruzione: House To Hold Secret Vote To Bring Back Earmarks.

Bisogna studiarsi gli effetti delle scelte politiche nel mondo, non basta teorizzare il bene se i dati dimostrano il male. Altro:

The Top Five Special Interest Groups Lobbying To Keep Marijuana Illegal: “It was a secret vote and no one knows for sure how any one particular Congressman voted.” (“special interest” è il termine americano per lobbismo). – No Parliament should vote in secret – The Democratic Society sul voto segreto nel parlamento europeo.

Qui invece abbiamo un caso opposto. Il parlamento ha insistito illegalmente a fare un voto palese per mantenere un personaggio eletto mentre il voto segreto probabilmente lo avrebbe cacciato: Madras high court asks DMK to substantiate claim on trust vote.

In pratica vediamo come i parlamenti nel mondo usano il voto segreto quando gli fa comodo nei modi opposti da come è raccomandabile…

Qui un lavoro di ricerca, ma non ne ho capito bene gli esiti: http://jasss.soc.surrey.ac.uk/17/4/10.html

In questo caso si obbliga lavoratori ad eseguire un voto “segreto” che i datori di lavoro potrebbero abusare per coercizzare i lavoratori: https://www.pressprogress.ca/en/post/real-story-behind-latest-anti-labour-bill

Finalmente, un documento scientifico utile: http://faculty.haas.berkeley.edu/rjmorgan/Negative.pdf

We found that the imposition of the secret ballot always increases the scope of vote buyingmore people vote insincerely under the secret ballot than under the open ballot. We also found circumstances where, paradoxically, the imposition of the secret ballot makes it easier for interest groups to wield influence. In particular, for close elections where the bulk of the supporters of an interest group’s desired policy are lukewarm, it is cheaper for that interest group to buy the election under the secret ballot than under the open ballot. Taken together, this suggests that the common intuition about the effectiveness of the secret ballot as a robust deterrent to electoral corruption needs to be revisited.

Questo documento che ci offre una analisi scientifica del problema ed arriva alla conclusione che la comune intuizione si sbaglia dimostra anche l’importanza di metodi di razionalità collettiva per non cadere nelle intuizioni fallacie. Non basta che una intuizione sia sentita da un collettivo: se è sbagliata, è sbagliata.

In questo senso dobbiamo discutere se Progetto X e Alternativa Libera sono concettualmente sbagliati, a causa di una falsa intuizione collettiva. Sia per la sbagliata implementazione del “voto anonimo” in Airesis, ma anche per il rifiuto della democrazia liquida nonostante abbiamo studi scientifici in suo supporto.

Continua la conclusione del paper:

A useful implication of our analysis is that a particular combination of policy reforms is likely to be effective at reducing electoral corruption; combining the secret ballot with mandatory voting removes all scope for vote buying in our model. Thus, one should see less vote buying in countries such as Belgium that have both the secret ballot and mandatory voting than in countries such as the U.S. where voting is not mandatory.

Interessante allora che si può ridurre il danno del voto segreto se il voto è obbligatorio. Dato che in un parlamento virtuale è un po’ strano rendere il voto “obbligatorio”, resta solo la democrazia liquida come strumento per compensare l’assenteismo da corruzione.

1 Mi Piace

Io penso che il voto palese sia da preferirsi in generale, ma che esistono casi in cui passare al voto segreto sia inevitabile, come nel caso delle elezioni politice, a causa della necessità di evitare ripercussioni su chi vota in modo sgradito a chi ha il potere politico ed economico. In ambiti piu ristretti il voto segreto potrebbe essere indicato per evitare che scoppino conflitti aperti all’interno di una organizzazione, ma secondo me a lungo termine questo peggiora le cose.

2 Mi Piace

Ho aggiunto un ulteriore svantaggio nel primo post per il voto segreto. Dai documenti riportati (che dovrei leggere con attenzione, ma mi chiedo dove lo trovo il tempo…) risulta comunque chiaro che il voto segreto toglie la responsabilità individuale del voto nei confronti della collettività.

Questo è particolarmente importante per chi è stato incaricato in qualche ruolo. Credo effettivamente che chi ha ricevuto una delega per operare delle scelte, deve rendere palesi le sue scelte e le sue votazioni e mai segrete. Sarebbe un danno alla trasparenza, ed un offuscamento delle responsabilità.

Mi chiedo se il voto segreto può essere preferibile per “la base”, ovvero i tanti cittadini che non sono stati incaricati di nulla e che sono troppo numerosi per essere corrotti con rilevanti effetti sulla votazione. Mi sorge anche un primo problema, se un cittadino riceve un certo numero di deleghe, sarà più “appetitoso” per i corruttori. Quindi si potrebbe rendere palese il voto di chi ha ricevuto deleghe rispetto a chi non ne ha. È pur vero che si raddoppia il peso di responsabilità sul delegato e poi si potrebbe lasciare una delega giusto per vedere come vota un altro… Insomma, questa disparità di fondo potrebbe “inquinare” i pensieri che dovrebbero essere rivolti alla sola votazione. Quindi anche la base dovrebbe avere voto palese.

Forse ci si potrebbe chiedere in quali occasioni il voto segreto è preferibile.

Il metodo della scheda ballerina funziona se nel seggio vi è qualcuno che trafuga una scheda o ne porta dentro una falsa da principio. Ma è praticamente difficilissimo da smascherare.

Non credo che si possa fare un distinguo a priori su cosa sia meglio tra le due modalità. E credo che non sia da considerarsi il discorso della corruzione, in quanto questa si può esercitare sia con il voto segreto che palese. Con una modalità di delega liquida il voto segreto è a mio parere inammissibile. In quanto vige il principio di delega (e eventualmente il suo ritiro). Con la democrazia rappresentativa occorre stilare una serie di modalità operative e democratiche che consentano la scelta della tipologia. In generale quando si votano cose che riguardano le persone o questioni delicate ritengo il voto segreto migliore e più sicuro. Chi vota segretamente è sempre più libero di chi vota palesemente. Ricordo il caso dell’elezione di Grasso a cui i 5 stelle parteciparono. Poichè l’uso di Liquid Feedback (tra loro 160) che proponevo a Crimi era snobbato, ricorrevano sempre a modalità di voto ridicole, con dispersione della preferenza tra 3-4 opzioni (senza voto pesato). Fu così che nel momento del voto segreto quasi una dozzina di loro (e chissà se non anche lui…?) votarono a favore di Grasso. Partì una caccia alle streghe da parte di Grillo e dei suoi… Alla fine furono quasi tutti comunque identificati e dovettero chiedere venia… Se avessero scelto un metodo di voto più democratico ed efficacie (senza delega) credo che avrebbero votato più compatti (anche se segretamente). Fatto sta che molto probabilmente dalle loro urne sarebbe uscito molto più probabilmente Grasso. Se avessero avuto LF a livello nazionale di iscritti invece avrebbero semplicemente eseguito un volere democratico e lo avrebbero fatto senza sofferenze. Una notte creammo una istanza tutta per loro, con modalità di voto differenti. Visto che non ascoltavano la base speravamo almeno decidessero tra loro senza input milanesi. Niet. “Sai bene che LF non funziona per poche persone”. Ahahahahah

D’accordo, ma quelli non stanno nelle assemblee permanenti… non entreranno in massa in LQFB o Sinapsi. Coloro che scelgono di partecipare attivamente in politica sono comunque una sub-percentuale della popolazione, perciò stanno di fatto eseguendo un ruolo rappresentativo per altri, e perciò ritengo in linea di massima più adeguato il processo trasparente. Mentre nei plebisciti veri, elezioni o referendum, è giusto che il voto sia segreto… e comunque in tutti gli atti di elezione.

Il pericolo si presenta quando quelli che hanno svolto l’incarico di stampare le schede (i Piraten ne stampano un blocchetto dedicato per ogni partecipante all’assemblea, ogni pagina di un colore diverso, ad ogni assemblea, e contano con acribia quanti blocchetti sono stati distribuiti – inoltre all’atto di inserire il foglietto piegato nell’urna un controllore contrassegna sulla scheda primaria del partecipante che ha votato in questa votazione) hanno occasione di cospirare con gli eletti al conteggio, ma anche in questo caso non è per niente facile aggiungere dei foglietti– non solo perché sballa il numero dei partecipanti (che figura ci fai se ci sono più foglietti di persone in sala?) ma anche perché se tratti le urne con la necessaria cautela, con dozzine di persone a controllare le procedure, e le svuoti sul tavolo vuoto per poi contarle una ad una sotto lo scrutinio di tutti… come diavolo ce le metti le schede false? Nel PP-DE non sono noti alcuni casi di scheda ballerina, magari vogliamo adottarne i regolamenti? Per le AO loro sono senza dubbio avanti da anni… non so cosa abbiate fatto nel M5S, ma ho l’impressione che non avete usato il metodo di scheda ed urna con la giusta diligenza.

No dai, non uscirtene con banalizzazioni del genere. Ci sono problemi di corruttibilità specifiche con specifici modi di eseguire il voto e il modo come ignori il lavoro di ricerca che ho citato offende me e il tentativo di essere scientifici di questo progetto.

Ah, una costellazione che non avevo ancora considerato. Non sono sicuro se il voto segreto migliori di qualità se accompagnato da un passo indietro alla democrazia diretta… ma tanto ritengo il voto segreto da evitare in tutti i casi eccetto nelle elezioni di persone e per le elezioni di persone ritengo giusto l’uso di democrazia diretta– perciò il problema non mi si pone.

Ma originariamente (nell’altro thread) parlavamo anche del cosiddetto voto anonimo di Airesis, quello che si palesa a fine voto. Airesis impedisce l’uso di deleghe con il voto “anonimo” ?

Elezioni okay, ma quali sono casi di voto segreto per questioni delicate?

Ma questo non è automaticamente la cosa giusta per il collettivo, anzi, spesso non lo è. Perciò interpreto questa frase come un avvertimento contro l’uso del voto segreto.

Partì una caccia alle streghe da parte di Grillo e dei suoi…

Vedi quanto è importante trovare le scelte giuste… usando metodi magari un po’ più scientifici del semplice mettersi d’accordo

Se avessero avuto LF a livello nazionale di iscritti

Non capisco. LF non va bene per la elezione di una persona. Devi fare l’assemblea vera.

“Sai bene che LF non funziona per poche persone”

Solo se lo si usa senza democrazia liquida.

Sul voto segreto ci fu anche una decisione assembleare: i2012: Non esiste voto anonimo, pseudonimo o segreto in Internet.