Ci penso io al debunking di Uriel…
Big respect a quella gente …
il fatto che questo partito si erga a rappresentare “la rete” mi sta sul culo
In Germania è normale che in ogni momento storico ci stia un solo possibile partito a rappresentare una fetta di popolazione con un nuovo interesse politico. Un solo partito socialdemocratico, un solo partito verde, un solo partito di sinistra… un solo partito della Rete. In Italia non sarebbe necessario, ma che senso ha non fare parte di una forte coalizione europea?
Lo faceva gia’ Casaleggio
Loro l’hanno fatto dopo e per Rete non intendevano il digitale come spazio sociale delle nostre vite ma come piattaforma per la manipolazione (vedi discorso sugli “influencer” nel 2008 circa) e per il populismo. Loro presero il successo pirata e strumentalizzarono il metodo. Falkvinge ci cascò.
qualsiasi nuovo partito nascente attira tutta lammerda di falliti, farlocchi e trombati in circolazione.
Giusto, ma ci siamo già stati, abbiamo già visto quel film, stiamo lavorando sugli antidoti.
E sentirete fare gli stessi discorsi per la libberta’ e contro il capitalismo e contro questo e contro questo e hasta la victoria, e tutto quanto, cambiando i termini per adattarsi al contesto.
Infatti l’unica speranza per essere diversi è lo Statuto fondato sulla democrazia liquida che impedisce la corruttibilità strutturale della democrazia rappresentativa.
Ma oggi lo scenario e’ radicalmente cambiato: nel mondo di Spotify , di Netflix e di Amazon Video
Una critica che ho fatto anch’io. Non ai contenuti delle nostre proposte riforme del copyright, ma al modo come il target possa considerare tutto questo effettivamente importante. Ma poi ci ha pensato l’UE a rendere tutto di nuovo attuale — e le nostre riforme continuano ad essere giuste da farsi. Le flat rate non sono la soluzione se si finanziano anche con la sorveglianza degli utenti.
probabilmente hanno ancora l’idea che se ne aveva alla fine degli anni 90
In effetti esiste una pigrizia mentale nel progetto pirata a non aggiornare la prospettiva, come il CEEP mostra. Solo il PP italiano ha sfornato la proposta di riforma profonda della Rete che è nata di conseguenza al datagate e ne tiene profondamente conto. E noi siamo quelli che criticano il GDPR invece di osannarlo. È stato errore nostro e mio di non convincere gli altri PP europei a comprendere l’importanza di questa legislazione e promuoverla insieme.
Si parla di Internet come “spinta alla democrazia”. Mancano pero’ i fatti. Quello che vediamo e’ molto diverso.
I fatti sono anche la democrazia liquida, che a causa dei tanti interessi avversi che hanno spalmato disinformazione a riguardo non è stata vista. Invece la Rete è diventato il maggiore pericolo per la libertà, come diciamo nel nostro manifesto, perciò Kein Pfusch è in linea con noi in questo senso.
La internet di cui parlate e’ finita con l’arrivo della broadband asimmetrica […] Ci avete mai pensato, patetica pila di incompetenti idioti?
Si, patetico populista senza competenze riguardo ai toni civili. Non hai detto nulla di nuovo, ma le proposte politiche di obbligare gli ISP alle connessioni simmetriche non avrebbe intaccato i problemi strutturali per nulla. Il problema sta nella necessità di cloud per la scalabilità e del fatto che conviene farle in USA perché è più facile evadere le leggi europee della protezione dei dati. Evidentemente ci hai pensato, ma non abbastanza, caro Mr Pfusch. L’idea che la simmetria risolverebbe tutto è naif e non tiene conto dei veri problemi dellla tecnologia, dato che l’Internet stack capace di fare effettivamente uso di una tale simmetria continua a essere piuttosto sperimentale e a non potere competere economicamente con l’economia della sorveglianza.
Internet non e’ piu’ nulla per cui valga la pena lottare.
Uh, ah… :facepalm:
La federation è un modello che non scala e non funziona per l’umanità. Ci vogliono i sistemi distribuiti per davvero, non quelli che funzionano solo se la gente si raduna di fatto su pochi server. Per questo lui giustamente se ne burla.
Lo stesso che fa vincere Facebook over Mastodon (che del resto offre zero privacy), il fatto che ci sono ragioni strutturali per le quali il P2P non può vincere. Dobbiamo legiferare… ed il resto sono scelte individuali che non risolvono il problema. Resto dell’opinione che dovremmo avere un Jitsi nostro e linkare youtube senza embedding, e ti aggiorno che siamo assai meglio di altri progetti politici autodichiarati della Rete, e poi per organizzarsi usano Facebook e per scrivere le proposte politiche utilizzano Google Docs a manetta. Tutte le alternative al PP la fuori sono molto peggio! Tipo quando se ne esce Varoufakis di collaborare con Google perché tanto non si riesce più a vivere senza.
Se le competenze tecniche di mettere su un server peertube sono sempre state disponibili, perché non c’è ancora?
Perché ci piace chiacchierare, non fare. Anche tu.
Veramente importante capire se stare appresso all’attuale situazione catastrofica della Rete ci aiuta nell’intento ad arrivare alla capacità di legiferare, o se ci distrae. Sicuramente bisogna combattere ogni falsa concezione di coerenza dato che è un potente strumento usato dagli spin doctors contro le formazioni di politica ragionevole. Resta però che la sorveglianza del nostro attivismo potrebbe renderci vulnerabili a livello strategico, perciò l’incolumità del nostro forum potrebbe dimostrarsi davvero importante.