Perché dovrei fidarmi dei cattolici?

Si tratta di una leggenda metropolitana. :smile:

Ma voi non fatevi chiamare «rabbì», perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate «padre» nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare «guide», perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato.

Matteo 23, 8-12 (enfasi mia)

Pietro e tutti i Papi successivi sono solo fratelli. :wink:

Con il libertarismo sì: per noi la libertà individuale si deve sempre integrare all’interno della comunità.

Ma non è questione di dottrina: semplicemente siamo consapevoli di essere parte di un tutto, integrati, insieme ad altre persone, in una vasta gamma di “sfere” strettamente interconnesse e legate. Oggi le si chiamerebbero noosfera, biosfera etc…

Ma attenzione con l’etica pirata la fede cristiana è assolutamente compatibile! Non tanto per merito della fede cristiana, in questo caso, per quanto l’Amore sia un ottimo incentivo ad essere curiosi del prossimo, a volerlo ascoltare e coinvolgere. Ma per merito della Curiosità su cui l’etica Pirata si fonda!

Non confondere l’etica pirata con la mentalità elitaria che promuovono, senza volerla dichiarare apertamente, @briganzia, @cal, @solibo, @erdexe, @Exekias etc…

E’ difficile esserne certi perché non è stata descritta da nessuna parte, ma per quanto ho compreso dalle diverse posizioni elitarie e aristocratiche sostenute apertamente di recente, la loro mentalità non sembra avere nulla di pirata.

Ho spostato 33 messaggi in un nuovo argomento: La Democrazia Liquida è un dogma?

Non parlo di cristianesimo tout court, ma di cattolicesimo romano, una parte della mia famiglia è cattolica, e come dice Briganzia vedo che il dogmatismo la fa da padrone,le questioni non vengono valutate con razionalismo e logica ma con articoli di fede, la questione delle adozioni a famiglie LGBT né è un esempio. Poi certo esiste il singolo cattolico che non è così, ma è una rarità.

Sull’elitismo, non saprei, già il fatto di essere qui e di essere parte dell"AO ci pone su di un piano diverso da chi ancora crede alla democrazia rappresentativa.

1 Mi Piace

E’ quello che sostieni fin dall’inizio, ed è proprio questo atteggiamento tipico di chi rivela una “verità” non contestabile cercando di imporla come verità assoluta nel dibattito che io ritengo incompatibile con la vita e la storia del PP. Sarai all’AO di Milano? Forse il confronto non mediato da chat e forum potrà aiutarci a sviscerare il problema.

3 Mi Piace

Beh, no… non proprio. Si presentò all’AO 2011, ma la fondazione avvenne nel 2006. Ci stanno cinque anni di mezzo. Comunque di sposarsi copimista era la cosa più figa che ha fatto ever.

Allora mi concentro anch’io solo su un punto… del tutto periferico.

L’aspetto francamente irritante di taluni cattolici è l’ipocrisia con cui affrontano la propria stessa fede prima che ogni altra cosa. (c’era quella cosa della pagliuzza e della trave che non gli è mai entrata bene in testa). E poi diciamolo, anche l’assoluta mancanza di buon gusto con cui sparano le loro sentenze. Ipocrisia e/o ignoranza sono la cifra distintiva del contributo politico di molti sedicenti cattolici. @shamar ne è un fulgido esempio e sto violentando me stesso (non è vero) per sbattergli sul muso le evidenze di quanto dico. Però, diamo a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio, fortunatamente non tutti i cattolici sono così. Esistono persone degnissine e per niente ipocrite e intolleranti, solo che, nella sua infinita bontà a noi Dio ci ha mandato gli scarti, e vabbé faremo politica pure con quelli… (anzi farete).

Dodici sono i gradi della superbia. Il primo si è curiosità, ch’è una disordinata vaghezza di sapere, udendo, vedendo e sperimentando cose disutili, vane e non necessarie. Il secondo grado è levità di mente, la quale si dimostra nelle parole superchievole e vane, e ne’ reggimenti dissoluti e leggieri. Il terzo grado è inetta letizia, cioè letizia sconcia e disdicevole, la quale si dimostra nel riso e negli atti incompositi e disonesti. Il quarto grado è ingiattanza, cioè vantarsi, lodandosi vanamente. Il quinto grado si è singularità, quando la persona fa alcuna cosa di vista o d’apparenza singularmente oltre agli altri atti. Il sesto si è arroganza, per la quale l’uomo si tiene e crede essere migliore e maggiore che gli altri. Il settimo grado si è presunzione, per la quale la persona riputandosi più valente o più savia che gli altri, prosume di fare o di dire oltre al dovere, o fare imprese che non fanno o che non attentano5 di fare gli altri. L’ottavo grado è la defensione de’ peccati, per la quale l’uomo non volendo confessare umilmente i suoi peccati e dirne sua colpa, sì gli difende e scusa, e dice che non gli ha fatti: o se dice che gli ha fatti, iscusa il male dicendo: – Io feci bene; – o, se pure confessa d’aver fatto male, dice: – Non fu così grande male; – o se dice che fu grande male, dice: – Io lo feci per bene e a buona intenzione; – o e’ dice: – Altri me ne fu cagione, e fécemelo fare. – Lo nono grado della superbia è simulata confessione de’ peccati, per la quale avvegna che altri confessi colla sua propia bocca d’essere peccatore, nollo fa sinceramente né con buono quore; ma non potendo ricoprire o scusare i suoi difetti, egli stesso gli dice e aggravagli, dicendo ancora più che non è, e colle parole e co’ sembianti umili, acciò che udendo altri quello che dice e mostra di se medesimo impossibile e incredibile, non si creda quello ch’è, o quello ch’altri creda o sappia. Il decimo grado è rebellione, per la quale altri è contumace e disubbidente6 a’ suoi maggiori, a’ quali dee essere suggetto. L’undecimo grado è libertà di mal fare, la quale l’uomo, posta giù la vergogna e la paura, desidera d’avere, acciò che sanza niuno impedimento possa adempiere i suoi desiderii e fare la sua volontade. Il duodecimo grado della superbia è l’usanza del peccare, per la quale l’uomo, dimenticando il timore di Dio e la propia salute, e a’ carnali desiderii tutto dato, ispregia Iddio e’ suoi comandamenti, non usando la ragione, ma seguitando la viziosa consupiscenzia (San Bernardo di Chiaravalle).

Pure per sbaglio, @shamar, ne mancasse una. Ma non sta certo a me insegnare a lui cosa credere per essere un buon cattolico (e neppure un buon pirata in verità, a differenza sua che ci frantuma gli zebedei su cosa dovremmo fare e pensare per essere buoni pirati, ma se voleva fare il prete perché non ha semplicemente fatto il prete o è stato cacciato pure dall’oratorio?).

http://www.documentacatholicaomnia.eu/02m/0354-0430,_Augustinus,De_Diligendo_Deo[Incertus],_MLT.pdf

Per quanto mi riguarda, non solo non ci si deve fidare, ma nemmeno sentirsi in obbligo di portare rispetto né ai cattolici né ai musulmani né agli ebrei né a qualsiasi altra religione sul globo. Il perché lo ha egregiamente spiegato l’eccelso Federico Maria Sardelli in questo memorabile post, su un altrettanto memorabile blog oggi ahimé in disuso. Copio, incollo e metto grassetti.

L’evoluzione dell’uomo ha permesso alcune fondamentali acquisizioni: il principio di non contraddizione, la penicillina, la democrazia, il rispetto per il pensiero altrui. Questo rispetto viene giustamente esteso a tutto ciò che non è puro pensiero ma anche credenza, spiritualità e ciò che questi concetti di sfuggente definizione producono in campo etico: riti religiosi, manifestazioni devozionali, etc. Bene: oggi, anno 2008 dell’era post-tecnologica e informatica, a più di due secoli dall’Illuminismo ed a quasi un secolo dalla teoria della relatività, la Chiesa Cattolica continua le sue incursioni contro la razionalità, l’evoluzionismo, la ricerca scientifica, la medicina curativa e palliativa e molti altri baluardi della nostra debole maturità umana. Per contro, la Chiesa Cattolica, propugna con vigore e in modo invadente il suo modello di civiltà: l’obbedienza acritica verso una dottrina ed una tradizione forgiata a suon di concilî rissosi, papi sanguinarî e persecuzioni inquisitorie, l’ingerenza nell’etica individuale e sociale, la pressione costante sui governi – segnatamente quello italiano ma in principio quelli di tutto il mondo – affinché modellino le proprie leggi sulla base dei dettami cattolici, la condanna di ogni etica diversa da quella cattolica e la pretesa di fungere da unico paradigma di comportamento non soltanto per gli adepti di quella sètta ma per tutti gli esseri del mondo.

A complemento di questa protervia dottrinale vi è una pratica religiosa troglodita e barbara fatta di riti necrofili e pacchiani, come l’ostensione del cadavere di Francesco Forgione, l’agitazione di ampolle contenenti il falso sangue di un morto, il cencio dipinto in epoca medievale con la pessima riproduzione dell’impronta di Gesù, le lacrimazioni di statue di gesso, riti che sarebbero del tutto risibili se non fossero accompagnati dalla frode (la maschera di silicone sul volto del cappuccino, il falso storico-chimico della sindone e del sangue liquefatto, etc) e deliberatamente vòlti al profitto economico, oltreché al plagio ed alla soggezione degli ignoranti. L’universalità dei mezzi di comunicazione e la forza che la Chiesa Cattolica esercita su di essi rende la moltiplicazione di questi riti, divieti, sentenze e prescrizioni del tutto assillante ed invadente nei confronti di quell’enorme parte della civiltà umana che non vi crede.

Questo è il punto: la Chiesa Cattolica ed i suoi adepti difendono questa congerie di riti e superstizioni appellandosi al rispetto che si deve verso la religione e verso la sensibilità religiosa dei credenti. Di fatto questo limite è infinito, non potendosi sondare quale sia il punto oltre cui la «sensibilità religiosa» di una certa persona si ritenga urtata. La civiltà dell’Illuminismo, del libero pensiero e della democrazia ha portato a maturare il rispetto verso le idee e le idee religiose dei singoli, estendendo il principio della difesa della libertà di pensiero anche a coloro che per secoli hanno fatto del settarismo e della persecuzione il principale mezzo di propaganda della loro dottrina.

Oggi il libero pensiero, la libera ricerca scientifica, la libertà di scelta morale dei singoli è costantemente ostacolata, criticata e negata dalla chiesa Cattolica con l’opera di capillare propaganda portata avanti dal suo capo. Di fronte ai continui attacchi verso i principî che ci hanno permesso di uscire dalla barbarie dei secoli passati e dalla soggezione di una dottrina opprimente e involutiva, è necessario che gli uomini razionali difendano il loro patrimonio di cultura e di evoluzione, così come è necessario alla fragile democrazia difendersi dalle insidie del sempre rinascente totalitarismo.

È per questo urgente motivo che, d’ora in avanti, non porteremo più rispetto verso la «sensibilità religiosa» di chi ci propone sfacciatamente l’adorazione di cadaveri o parti di essi, di chi propugna l’accanimento terapeutico sui decerebrati, di chi condanna l’uso della pillola del giorno dopo, di chi si oppone all’uso dell’aborto anche per fini terapeutici, di chi promuove la continuazione del dolore come mezzo di dominio sulle coscienze, di chi sentenzia giornalmente sopra a materie di normale amministrazione socio-politica e privata come le unioni civili, le pratiche sessuali, etc. Non gli porteremo alcun rispetto, perché il loro pensiero costituisce un danno ed una involuzione per la società. Perdipiù, il principio di rispetto verso le idee e convinzioni altrui dev’essere reciproco: non si capisce perché la Chiesa Cattolica debba giornalmente infrangere questo principio offendendo la sensibilità e la razionalità di tutti coloro che non si riconoscono parte di essa, proponendo loro argomenti, dettami e comportamenti che offendono la logica e la ragione.

Gli uomini razionali, eticamente maturi e pacifici hanno dunque tutto il diritto di risentirsi e considerarsi offesi di fronte a queste continue incursioni. È per questo principio che, al puro scopo di autodifesa, sospendiamo ogni forma di rispetto verso la Chiesa Cattolica, avendo come unico limite quello delineato del codice civile e penale. Tutti i riti, le affermazioni e le azioni della Chiesa Cattolica che risulteranno contrarie alla logica, alla ragione, al buon gusto e ad un’etica laica matura ed evoluta, saranno pertanto fatto oggetto di scherno, riso e mancanza di rispetto. Sarà dunque lecito al laico ed all’uomo razionale non solo criticare, ma anche prendere a pernacchie l’apparizione di un santo fra le macchie di una padella o quei miracoli dove si ringrazia perché non sono morti proprio tutti. Ciò che offende la ragione non sarà più rispettato. Concetti come «fede», »sensibilità» e «spiritualità» non potranno più costituire una copertura ed una patente d’impunità per tutto ciò che di illogico, ripugnante, antistorico, antiscientifico e laicamente immorale propugna la Chiesa Cattolica.

Federico M. Sardelli

Di mio ribadisco solo che questa mancanza di rispetto dovrebbe essere estesa non solo alle religioni tutte, ma in generale a qualunque pensiero fondato sulla superstizione e dintorni.

5 Mi Piace

Allora, la tua spiegazione e filosofia di vita non è tanto lontana dalla mia, giusto per portare chiarezza. Apprezzo la tua spiegazione storica dello schifio della chiesa, non ne avevo bisogno però comunque rinfrescarsi la memoria non può far male, grazie.


Però ti ripeto che quello che ti è stato “additato” è stata la reazione spropositata e totalmente fuori luogo durante un dibattito… Buttando in mezzo al discorso la religiosità di un’altra persona, ed in quel momento non c’entrava nulla, ma proprio nulla…

Per chi è interessato a comprendere questa cosa basta leggere questo post, ciò che intendo è tutto abbastanza chiaro.

Senza offesa, ma credo che l’espressione “Farla fuori dal vaso” in questa occasione sia azzeccata.


Non ho nulla contro @briganzia che sia chiaro… Però solo una cosa non capisco, ma con cattolici che intendi?

La chiesa cattolica o i credenti? Non tutti i credenti sono praticanti bisogna ricordarlo… Non tutti i credenti del cattolicesimo approvano i comportamenti della chiesa, persino il Papa non approva i comportamenti avuti dalla chiesa…

Lo dico per sicurezza io non sono cattolico, ma conosco cattolici e tutti questi punti:

ed aggiungo discorso su preservativi, sono punti che ai cattolici che conosco io non appartengono per nulla… Quelli che sostengono questi punti sono una minoranza in via di estinzione, per fortuna. Infatti la chiesa sta perdendo fedeli e non è casuale.

Aggiungo una cosa che è ridicola nella chiesa che forse ti è sfuggita, il trattamento discriminatorio nei confronti delle donne, le suore. Anch’esse in via d’estinzione.


Concludo ripetendo che sei stato additato per altre cose, e scrivendo tutto questo post, deduco che non l’hai compreso, non te ne sei reso conto. Spero ora che tu possa averlo capito.

1 Mi Piace

@mic ti scrivo pubblicamente perché così il messaggio arriva a tutti: io capisco bene l’enfasi e il fervore (anche a me certe cose toccano nervi scopertissimi, vedi l’iniziale scontro sull’aborto con lo stesso @Shamar). Però se vogliamo essere migliori veramente dobbiamo ingollare, morderci la lingua e portare rispetto.

Il rispetto lo si deve a tutti: non possiamo mettere a morte chi è per la pena di morte (semmai gli diamo trentanni).

Spero di essere stato chiaro. Grazie.

1 Mi Piace

Ma io non voglio mancare di rispetto a @Shamar in alcun modo.

Voglio però una risposta.

È lui a fare professione di fede cattolica ed è lui a pretendere che la curiosità sia il fondamento dell’etica pirata.

C’è il massimo rispetto ma anche voglia di capire. Per me è ipocrisia, tutta cattolica, questo far finta che i precetti cattolici non esistano e pretendere che i pirati debbano esercitare la curiosità al massimo grado.

Se c’è qualcosa del mio messaggio precedente che può essere offensivo lo cambio subito.

Ma il problema resta. È credibile e degna di fiducia una persona che tradisce i precetti della sua religione per imporre la sua visione della politica al partito pirata? Glielo sto chiedendo.

Ed è importante. Lui si candida ai ruoli di gestione del partito, o a guidare pubblicamente le campagne, o a parlare a nome del partito.

Come lui ha chiesto ad altri non posso io chiedere a lui di chiarire questa apparente ma molto consistente contraddizione?

E nascondersi dietro «don’t feed the troll» non è una risposta adeguata.

scusatemi ma…che è sta “tolda”? E come ci si entra? :unamused:

1 Mi Piace

Ti ci ho catapultato or ora :smile:

1 Mi Piace

Che tu non voglia è possibile (anche se poco credibile visto come ti sei espresso nei suoi confronti). Ma se rileggerai le tue parole ti accorgerai che sei stato offensivo nei confronti di @Shamar. Inutilmente. Per questo ti chiedo (pubblicamente e ufficialmente) di non farlo. Più.

2 Mi Piace

Eh no, @solibo, però scusami. Ti chiedo di riportami i passaggi in cui ritieni io sia stato offensivo e io li cambierò perché non voglio che rimanga online un mio post offensivo verso qualcuno.

Ma allo stesso tempo vorrei che lui rispondesse senza nascondersi anche dietro questo tuo intervento.

Perché questo è un punto importante.

Possiamo fidarci di una persone che fa finta che i precetti della sua religione non esistano? E allo stesso tempo pretende di insegnare a noi pirati cosa significa essere pirati, in contrasto con i precetti della sua religione? Dopo che ci avrà convinti di fare qualcosa, finirà per far finta che quelle cose non esistano?

Mi sembra una domanda propria e perfettamente in tema con l’argomento di questo thread.

Se lui mi risponde che io ho sbagliato a capire, a me sta bene. Che i suoi santi non dicono quello, ok. A differenza sua non mi metterò neppure a contestarlo. Ma vorrei un suo atto verbale esplicito e invece così TU gli stai dando modo di nascondersi.

La “Parola” in politica è un valore importante, come nella religione, e lui sta scappando da questo confronto, e non è la prima volta.

Io, ripeto, sono disposto a riscrivere ogni passaggio possa essere considerato offensivo, ma che io non trovo (secondo la mia sensibilità. È duro, netto, semmai ma non offensivo). Tu indicami cosa e io senza fare storie cancellerò o cambierò per rendere meno pungente quello che ho scritto.

Se poi ritieni che non sia giusto chiedere conto ad una persona della credibilità conseguenti dai suoi atti mi cheto senza fare altre storie, ma il problema non è che il messaggio è offensivo, è che tu come moderatore lo ritieni improprio. E di fronte a questo io non fiato più perché come ho sempre detto rispetto massimamento la tua autorità qui, senza bisogno di altre spiegazioni.

@solibo, non ho tempo per i troll.

Ma come avrai certamente notato, rispondo sempre e volentieri a qualsiasi domanda che mi venga posta da persone sinceramente curiose. Dunque se qualcosa che hai letto qui ha stimolato la tua curiosità nei miei confronti, non esitare a chiedere! :wink:

Diciamo che qualche passaggio può essere migliorato…

3 Mi Piace

Grazie per la sintesi @exedre, mi hai strappato una bella risata!

Io nemmeno l’avevo letto! :smile:

2 Mi Piace

Ok @exedre, grazie per le correzioni che ho appunto corretto.

Se qualcuno ritiene ci siano altre cose offensive le cambierò.

Spero che così possa ottenere la risposta che merito

Puoi rispondere adesso @Shamar?

:kissing_heart:

È la risposta che politicamente mi aspettavo e che è bene sia registrata

@briganzia, ok… come darti torto :frowning:

1 Mi Piace