Tavolo di Lavoro: definire insieme un progetto di Partito Pirata democratico, distribuito, decentralizzato, dialettico e didattico capace di realizzare la visione proposta ne "Il Partito Pirata dal 2020"

Su suggerimento di @solibo, propongo questo tavolo di lavoro per definire, insieme ai Pirati che fossero interessati a realizzarlo, un progetto politico di lungo periodo capace di realizzare la visione proposta nel thread titolato “Il Partito Pirata dal 2020”.

Tale visione esprime i valori dell’etica hacker (curiosità, comunione, libertà ed onestà intellettuale) e si pone come obbiettivo la loro diffusione come strumento di democrazia.

Secondo questa proposta, tali valori andrebbero a permeare tutte le attività del partito, plasmandone sia le modalità di comunicazione verso l’esterno sia quelle di dialogo verso l’interno, escludendo sia la manipolazione degli elettori sia qualsiasi velleità elitaria all’interno, ed orientando fortemente al servizio la futura attività politica degli iscritti.

Il Partito Pirata diventerebbe un partito che crea e diffonde Cultura e Dialogo, anzitutto attraverso l’informatica intesa sia come cavallo di troia, sia come strumento politico a sé stante.

Come cavallo di Troia, l’insegnamento dell’informatica ci permetterebbe di entrare in contatto con la società ed i suoi problemi, diffondere consapevolezza dei problemi che caratterizzano la nostra azione politica a livello nazionale ed europeo e guadagnare una fiducia ed una credibilità radicata sul territorio e fondata su relazioni personali significative. L’idea è di creare dal basso un partito con una credibilità tale da non necessitare di propaganda mediatica manipolatoria e da resistere agli attacchi dei media che screditerebbero sé stessi in un attacco.

Come strumento politico a sé stante il Partito Pirata svilupperebbe servizi e strumenti volti a ridare potere decisionale e riservatezza ai cittadini, instaurando anche relazioni positive con quelle organizzazioni che sul territorio già svolgono questa attività.

Un Partito democratico, distribuito, decentralizzato, dialettico e didattico

Coerentemente con i valori di cui sopra, il Partito Pirata sarebbe inclusivo ed aperto a chiunque sia sufficientemente curioso da voler sinceramente imparare (e dunque ascoltare) e dialogare (e dunque confrontarsi apertamente e con apertura), indipendentemente dalla professione, dal censo, dalla formazione o da qualsiasi altra condizione personale o sociale.

Ad autorità e “leadership” si sostituirebbe l’autorevolezza, in linea con l’etica della democrazia liquida, ma indipendentemente dallo strumento di voto (che comunque non è oggetto di questa discussione).

La dialettica interna sarebbe sempre additiva: non la censura, ma domande e obiezioni.

L’idea è di creare un partito diverso, diversificato e diversificante, veramente distante dai partiti novecenteschi di cui non si limiterebbe a replicare strutture e sistemi di potere preesistenti attraverso tecnologie nuove.

La Tecnologia è un proseguimento della Politica con altri mezzi.

Per parafrasare Carl von Clausewitz, la tecnologia è il nostro campo di battaglia: per vincere la nostra guerra in modo nonviolento dobbiamo dotarci di un’armata pacifica di cittadini liberi da manipolazioni e consapevoli della loro vita cibernetica.

Dobbiamo creare un Italia ed un Europa in cui ogni cittadino, ogni famiglia, ogni gruppo e ogni istituzione abbia il pieno controllo e della propria esistenza digitale, dalla mail ai social network passando per il file sharing e la collaborazione con le istituzioni. Puntiamo ad avere almeno un server in ogni casa, sotto il controllo consapevole e sicuro delle persone che vi abitano. Puntiamo a creare un mondo accessibile per tutti, in cui tutti possano interagire da pari.

Puntiamo a creare un mondo dove la Conoscenza è Libertà, non Potere.

Si tratta di un progetto politico di lungo periodo all’interno del quale diverse battaglie si innesteranno naturalmente e senza contraddizione: la curiosità implica comunione (e dunque compassione, fratellanza ed equità) e implica libertà (e dunque varietà e dialogo fra persone diverse) come implica onestà intellettuale (e dunque tensione ad una sintesi condivisa).

Obiettivi del Tavolo di Lavoro

Lo scopo del tavolo è delineare un progetto politico ben definito e chiaro da relazionare all’assemblea il 28.

Tale progetto dovrà delineare linee guida per

  • progettare l’organizzazione migliore per raggiungere gli obiettivi
  • identificare i soggetti esterni con cui collaborare o meno (LUG? hacklab? centri sociali? scuole elementari? medie? superiori? università?..)
  • identificare le modalità operative e gli strumenti da utilizzare (video PeerTube? video giochi didattici? corsi per gli iscritti? Tornei di TuxKart?..),

All’assemblea, il 28 luglio, verrà chiesto di ponderare questa scelta “di campo”. Non un partito marxista-leninista, né un partito libertario, un partito democratico ma non populista, un partito che rifiuta trucchi mediatici per ottenere popolarità ed abbindolare gli elettori per ottenere potere, ma un partito che cerca di meritare fiducia. Un partito che coinvolge le persone e le comunità che serve, ponendosi l’obbiettivo ideale di vincere le elezioni solo sulla base dei voti degli iscritti.

Non verrà però chiesto di decidere alcunché: perché questo progetto politico verrà sottoposto al giudizio dell’Assemblea Permanente solo nel 2020, dopo che la popolazione del Partito Pirata si sarà sostanzialmente stabilizzata e tutti i pirati che si sono avvicinati a questo partito quest’anno avranno accesso a Liquid Feedback.

Questo thread sul forum

L’obiettivo di questo thread sul forum è molteplice:

  • aprire la riflessione ad un contributo asincrono di tutti coloro che non potessero partecipare all’Assemblea Occasionale di Milano
  • permettere di esprimere interesse a chi sarà presente per il tavolo in modo da “prenotare” un posto
  • estendere la durata della riflessione in merito al di là del tavolo stesso

NOTA: eventuali off-topic e/o trollate verranno rapidamente spostate su un thread dedicato per permettere un dialogo costruttivo alle persone interessate al progetto.

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@Cal mi dispiace di non aver chiarito a sufficienza la mia proposta.

Si tratta forza Politica completamente nuova, che spera di superare nel nuovo millennio la tensione novecentesca fra destra e sinistra, producendo una sintesi dinamica fra libertà ed uguaglianza, attraverso il valore fondamentale della Curiosità pirata.

Non credo sia qualcosa su cui si sta discutendo da tempo in questo partito perché mi pare evidente che non ci sia alcuna consapevolezza della grandiosità di questa sfida e dall’importanza questa opportunità. Al massimo qui viene visto come un marchio, come una bandiera di cui fregiarsi senza impegnarsi troppo per realizzarla coerentemente all’interno e diffonderla all’esterno.

Dunque non credo sia un ritorno al passato, ma un balzo nel futuro.

Purtuttavia, è inevitabile che non sia chiaro e ben definito. Per questo spero che altri pirati possano partecipare a questo tavolo. Per provare a definire insieme questo futuro.

Ti sarei veramente grato se volessi sottolineare gli aspetti che ti appaiono meno chiari della mia proposta, in modo da darci spunti su cui lavorare insieme a Milano.

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@solibo non sono mai stato al WeMake, mi sono reso conto di avere qualche domanda.

  1. Indicativamente che dimensioni hanno i tavoli?
  2. Sono in stanze separate?
  3. Se sì più o meno di che dimensione?
  4. Che materiali avremo a disposizione?

Ping @solibo… fra un po’ i negozi chiudono… dovrei sapere se devo portare del materiale per scrivere e disegnare…

No facciamo con quello che c’è. Grazie del pensiero.

  1. Normali tavoli da 8-10 persone
  2. Le stanze? Boh, sono enormi
  3. Carta e penna (stampanti 3d, taglio laser, arduino, stoffa, legno, componenti elettronici, bla bla bla)
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Non ero ironico. Non ci sono mai stato…