Un post di Fabio Chiusi: il diritto di criticare chi mi governa

Il mio punto é che dal punto di vista di un politico o di un cittadino quello é un luogo da cui parlare a una parte della popolazione. E questa cosa non cambierá, se vieti al politico di parlare direttamente avrai delle pagine che parlano di lui e che retwittano il comunicato fatto dal blog del tizio, quindi la soluzione si deve trovare in un altro modo. Non nego che il problema é complesso e molte soluzioni possono essere aggirate abbastanza facilmente

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Già molto, molto meglio!

In questo modo ottieni diversi risultati:

  • fai percepire alla popolazione che Twitter non è un canale di comunicazione di cui persino le istituzioni si fidano
  • riduci il network effect del social network, sottraendogli potere politico
  • riduci il potere manipolativo del politico stesso che si deve limitare a canali istituzionali
  • il politico non ha modo di censurare il dissenso perché avviene in un posto altro da lui

e molto altro.

Distruggere il capitalismo di sorveglianza è un processo complesso.

Ma sottrarre le istituzioni dal suo giogo non è solo semplice: è facile. Basta chiudere i profili istituzionali presso questi servizi.

E’ stato folle aprirli, in effetti. Solo una straordinaria ignoranza in materia può spiegare questo enorme errore.

Oggi, chiudere questi profili è un’emergenza. Come tamponare un’emorragia.

Ma noi dobbiamo anche curare la malattia, combattere l’ignoranza che l’ha permessa…

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Sai non ti facevo anarco-comunista! :wink:

Beh, buono a sapersi! :smile: La prossima volta che qualcuno propone di abolire la proprietà privata gli suggerirò di chiedere il tuo sostegno. Cos’è infatti la proprietà privata se non il divieto di usare liberamente qualcosa che appartiene ad altri?

Sarò incapace, ma preferisco vietare omicidi e stupri. Tu no. E ti dirò: non mi sorprende.

Certo! Per questo sostengo l’importanza di una educazione informatica che diffonda questa consapevolezza Ma la libertà politica emerge solo dalle regole. E dal divieto di violarle. :wink:

Le alternative al capitalismo di sorveglianza sono moltissime. Così come le alternative al capitalismo. A quanto io sappia, il socialismo cinese di oggi è estremamente simile, nei metodi, al capitalismo di sorveglianza. Non è migliore, ma non so ancora dire se sia peggiore.

In qualunque caso, nessuno qui ha proposto lo “stalinismo della sorveglianza”. Leggi con maggiore attenzione, per favore.

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(messaggio eliminato dall’autore, verrà automaticamente cancellato in 24 ore se non segnalato)

:joy:

A chiunque sappia qualcosa di diritto o di informatica, vi prego non correggetelo. (anche tu @lynX, per favore…)

Facebook non è neutrale bensì ci sta con entrambi i piedi di mezzo nel business della manipolazione. Ne abbiamo parlato qui.

You speak my language. <3

A mio avviso ci azzecchi in pieno.

Almeno finché i Social non sono un’infrastruttura libera invece che sotto manutenzione commerciale estera.

  1. Finora non si è mai vietato quasi nulla in ambito Internet, e quel quasi nulla quasi mai per scopi civili.
  2. Più andiamo avanti, più tutto sta andando a rotoli. Lo status quo è estremamente borked.

Ed io voglio vietare l’Internet rotto che sorveglia e manipola. Voglio regolamentare che debba rispettare certi diritti civili digitali by design.

A me sembrano palesi infrazioni delle nostre linee guida… possiamo svilupparne una versione istituzionale… :smile:

No, pian piano i hater sarebbero costretti a criticare a suon di critiche basate sui fatti e dati concreti. Non potrebbero più piazzare falsità manipolative. Cioè esattamente quello che vorremmo ottenere.

Ma si può benissimo distinguere un post privato da uno da pubblico ufficiale.

Per tutte le ragioni per le quali Facebook dovrebbe essere illegale e noi dovremmo avere dei sistemi social distribuiti e liberi e rispettosi dei nostri diritti civili. Finché tolleriamo l’operato anticostituzionale di Facebook, tali sistemi liberi non potranno prendere piede.

FB (ed i social in genere) hanno certe regole e certi utilizzi.

Regole ampiamente ignorate se ne dipende il loro guadagno, come ha notato @Tresa.

Io invece li vedo benissimo tutti insieme. Che per caso credi ancora all’idea che Cloudflare non sia il Google dei siti web?

Si e no. La proposta ObCrypto prevede un tempo di tot anni d’introduzione, in quel periodo l’industria telecom europea si mette al tavolo con scienziati ed ingegneri per sviluppare l’alternativa alettante dato che senza quella regolamentazione in arrivo non sarebbe economicamente alettante impegnarcisi.

Vorrei dire che i giornali non lucrano sulla sorveglianza di massa come Facebook, ma in realtà lo fanno — ma in un ruolo più da sudditi dell’impero della sorveglianza che ha solo due imperatori, l’imperatore Google e l’imperatrice Facebook (i due player dominanti del mercato pubblicitario online).

Confronto inadeguato dato che solo Google e Facebook possiedono la necessaria base dati per fare la manipolazione psicologica microinvasiva di massa. Perché lo fanno? Perché in BREXIT, Trump, Netanjahu e Salvini ci sono interessi in gioco molto più grandi delle nostre immaginazioni? Se Carole Cadwalladr è stata minacciata da Facebook per avere esposto la falsificazione dell’esito del BREXIT, possiamo ancore presumere che FB abbia la democrazia a cuore?

Si dai, ci mancavano giusto delle semplificazioni ideologiche che non affrontano davvero cerebralmente la questione in discussione.

Quel post è contro le nostre regole di convivenza, denso di ad-hominem. Nella sostanza ci sono alcuni aspetti giusti ed alcuni sbagliati. La questione Facebook è un problema di carattere costituzionale in quanto l’esistenza di social dove la pubblicità elettorale non è tracciabile, controllabile, in regola con le leggi democratiche della nostra nazione — sono un bypass di leggi intese a difendere elezioni libere e costituzionali.

Per questo, se ti piace la democrazia, anche tu dovresti essere a favore del rendere illegale il business model di Facebook che permette ad attori politici di manipolare l’elettorato fuori dal controllo delle leggi previste.

Quante volte devo dire che “Don’t Feed The Troll” non funziona? Stavolta linko direttamente un articolo apposito, anche se le linee guida ce ne hanno molti di più… l’unico modo corretto di trattare i troll è di esporre la falsità del loro pensiero e di conseguenza moderarne i contributi eliminando la manipolazione. È un dato di fatto, non un opinione.

Non userei come esempio il “socialismo” cinese, vista la loro propensione ai “campi di ri-educazione” per i musulmani, censura a go-go e controllo totalitario di internet su servizi e notizie alla quale possono accedere i cittadini.

Non mi pare che @Shamar l’abbia usato come esempio… ma forse intendi @mic con la sua espressione di “stalinismo della sorveglianza” ?

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Io ritengo che il cittadino cinese medio sia in condizioni peggiori del cittadino occidentale medio.

Però hanno un vantaggio. Sanno di vivere in un sistema ingiusto. Noi siamo in un mondo del quale <100 persone ne possiedono la metà, nel quale il suffragio universale è pesantemente sotto attacco da manipolazione elettorale individuale di massa non verificabile e le politiche di autodistruzione climatica non terminano. Ma ancora ci sono persone che si illudono di essere libere e che tutto vada a gonfie vele.

Neanche io, infatti non l’ho proposto come esempio.

L’ho citato in quanto è il sistema più simile ad uno “stalinismo della sorveglianza” che mi venga in mente. Ne conosci altri? (non-fictional, ovviamente)

Ne deduco che tu non ci sia mai stato. Non perché la tua affermazione sia falsa, ma perché su oltre un miliardo di persone distribuite su un territorio vastissimo, non è falsificabile: “il cittadino cinese medio” è un concetto quasi privo di significato. Ammesso che lo abbia per l’occidente.

Ti sconsiglio di giudicare frettolosamente il socialismo cinese. La distanza culturale che ci separa dalla Cina è profondissima. Interpretare i loro comportamenti, per noi, è più difficile di quanto si possa immaginare.

Possiamo certamente osservare alcune simmetrie distopiche con il nostro capitalismo, ma… è complesso.

Oggi la Cina mi preoccupa esattamente come gli USA. Se l’Europa non riesce a produrre una propria strada, libera e democratica, all’evoluzione tecnologica, si troverà schiacciata, annessa ad una delle potenze in conflitto, gli USA o la Cina.

Anche per questo sono qui a rompere sulla urgenza dell’educazione informatica.

… ed io sull’urgenza di ObCrypto, dato che tale legislazione porrebbe l’Europa in vantaggio strategico nei confronti della Cina e l’USA con il probabile effetto che l’USA si adeguerebbe a partecipare al nuovo Internet dei diritti civili per non rimanere sorvegliabile dai nostri servizi segreti. La Cina invece no, ma in tal caso diventa più trasparente dato che i nostri servizi possono monitorare tutto quello che avviene nella rete cinese, mentre loro non lo possono più fare nelle reti nostre.

Se c’é una cosa che é sicura é che si trovano sempre tecniche retoriche e nuovi vocabolari per superare qualunque tipo di censura. Viene superata praticamente da quando é stata inventata.

Quindi dire qualcosa tipo: ho notato che in questa cittá tutte le case popolari vanno a gente rom, per quale motivo date le case popolari su base etnica? Sto criticando un fatto concreto e allo stesso tempo tempo accuso l’amministrazione comunale di selezione etnica a favore dei rom e contro gli italiani. Per me é un atteggiamento razzista, ma non so se riuscirei a far passare questo concetto senz’ombra di dubbio in un dibattito.

Formalmente si, ma la dialettica e la retorica hanno le loro strade. Per esempio, potrei, nel mio profilo privato fare un discorso sulla sicurezza delle discoteche perché sono preoccupato per i miei figli e nel profilo pubblico potrei annunciare il bollino blu che certifica le discoteche sicure.

Tipo come facevano le televisioni fino a qualche anno fa? Non é una cosa nuova. Dobbiamo solo ricostruire gli anticorpi, perché il lupo ha cambiato il pelo.

Lo stiamo già facendo: perché FB si è dato a Libra secondo te? Semplicemente perché il controllo e la manipolazione di massa sta già scemando e servono nuove idee per tenere alta la monetizzazione. Anche perché FB ha avuto successo solo coi nati fino a meta anni '80. Da lì in avanti le nuove generazioni non sanno manco cos’è quindi in pratica è un morto che cammina. Certo ancora c’è da mangiare ma se non cambia business model (vedi Libra) è spacciato.

NOTA a latere: sono estremamente contrario alle pulizie di Pasqua per gli hate speech o le fake news. Una volta ammesso questo principio, la libertà è finita (ad esempio se dovessi essere io a filtrare, Lince praticamente non posterebbe mai).

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Se è un dato di fatto è un dato di fatto. Poi bisogna vedere le leggi sulla discriminazione se è permissibile specificare l’etnia.

Questa domanda contiene una supposizione presumibilmente falsa. La formulazione accettabile da parte di un moderatore sarebbe: Quali sono i criteri per la distribuzione di case popolari?

Anche se tu dovessi avere ragione, non significa che è meglio arrendersi da subito e sdoganare comportamenti palesemente scorretti.

Ma se è un tema sul quale ti stai esercitando come ministro, non è un tema del quale parlare in privato…

Questa domanda è già stata posta nel thread che ho linkato. L’esaustiva risposta si trova li. Che faccio, duplico?

Non é una cosa nuova.

Falsissimo. Vedi dati e fatti postati in quel thread sul nuovo manifesto.

Dobbiamo solo ricostruire gli anticorpi, perché il lupo ha cambiato il pelo.

No, la costituzione non prevede che individualmente ci facciamo gli anticorpi quando viene smantellata. Prevede che la difendiamo per tutti i cittadini.

Puoi darci dei materiali in supporto di questa tesi?

Da lì in avanti le nuove generazioni non sanno manco cos’è quindi in pratica è un morto che cammina.

Ah perché stando in Instagram sono meno suscettibili? A me pare peggio dato che invece di un sito web hanno a che fare con una app che li può sorvegliare anche quando mettono il cellulare da parte.

Se invece seguissimo uno dei migliaia di manuali di socievolezza online, i tuoi post sarebbero costantemente moderati a causa dei continui ad hominem.

E’ proprio li il punto politico, le case popolari sono consegnate per reddito, ma io ti sto accusando di avere modulato i parametri in modo da favorire l’etnia rom. Questa é una classica accusa che i razzisti muovono ai progressisti. Ma penso che dovrebbe essere nel dibattito politico, perché se non la lasci esprimere rimarrá sotto traccia e nessuno potrá rispondere, facendo crescere il dissenso in modo silenzioso.

E’ vero, ma le regole non devono impedire l’espressione delle idee, devono permetterne l’espressione in modo corretto. E su cosa voglia dire “corretto” qui si apre un mondo, ma nel mio ragionamento l’importante é che non si blocchi l’espressione delle idee.

“Ieri mio figlio é andato in discoteca, sono molto preoccupato”.

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E come fanno a farlo? Le nostre linee guida prevedono che il moderatore ti faccia il bounceback di quanto hai scritto con la richiesta di modificare certe parti evidenziate che potrebbero essere fraintendibili. Se ripetutamente prova ad evidenziare l’idea e non i toni, puoi rivolgerti al collegio arbitrale.

Questa frase contiene un pacco di implicazioni. Se stai autorando una regolamentazione delle discoteche, è evidentemente propaganda.

vero ma per quanto riguarda un rappresentante istituzionale non dovrebbe esser lecito, con il proprio profilo privato, esprimersi pubblicamente come se fosse un qualsiasi cittadino senza alcun ruolo istituzionale. Guarda che per me è questo il punto: se tu assumi un ruolo istituzionale assumi un ruolo di potere istituzionale, e non puoi abusare di questo potere istituzionale solo perché lo fai come se fossi un normale cittadino. Non lo sei nel momento che hai assunto del potere istiuzionale. Io ho subito un gravissimo abuso di potere anni fa da parte di rappresentanti istituzionali di cui avevo denunciato tutta una serie di illeciti ed incoerenze nel comportamento. Queste persone mi hanno querelato ed hanno cominciato ad abusare pesantemente del loro potere attraverso pesantissime intimidazioni. Ho vinto due ricorsi dimostrando la veridicità di ciò che denunciavo ed adesso sto procedendo con l’impostazione di un ricorso per risarcimento dei danni subiti. Ovviamente la loro querela è stata archiviata. Ma l’uso che hanno fatto, attraverso i social, del loro potere è un abuso molto grave che conto di dimostrare proprio attraverso un colossare ed individualizzato risarcimento danni.

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Riconosco la profonda differenza tra la nostra cultura e quella cinese, non ho mai visitato il paese ma ho un amico/collega che si sta per sposare con una ragazza cinese.

Perchè non dovrei giudicare “frettolosamente” il socialismo cinese?

“Campi di ri-educazione”, firewall statali e censura mixati con i peggio elementi capitalistici. Per un pirata dovrebbe essere quasi una visione infernale, no?

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È infernale. Per un europeo non c’è altra definizione.

Ma per i cinesi è un po’ diverso. Per alcuni non è poi così male. Perché giudicano la propria società in un modo nettamente diverso.

Sia chiaro che non voglio difendere in alcun modo il socialismo cinese. Solo chi non mi conosce può definirmi comunista.

Ma molto di ciò che ci arriva sulla Cina è fortemente anticinese.

Anche il grande firewall assume tutto un altro significato se conosci bene come funziona Internet.