Vedi @Shamar, il Gruppo Comunicazione si trova di fronte a un’importante compito perché deve usare responsabilmente i canali di comunicazione disponibili che sono praticamente tutti, TUTTI, caratterizzati politicamente in maniera opposta ai principi del Partito Pirata.
Lo sappiamo benissimo che si tratta di un compito impossibile. Non ti voglio ripetere la manfrina del nemico che si deve combattere dall’interno perché questa sarebbe ipocrisia. Ora, lì, non stiamo combattendo FB, IG e TW né li stiamo usando con l’idea di combatterli.
Stiamo solo facendo quello che è mancato totalmente negli ultimi due/tre mesi e che è stato fatto con buona volontà e impegno (ma con un respiro limitatissimo e strumentale) solo nei pochi mesi precedenti le elezioni europee.
Prima cosa c’era? Poco, pochissimo. Io conosco il PP da cent’anni eppure se non avessi seguito l’iniziativa del Fondo Evaristegal0is su twitter (e qualche settimana dopo il banner su TNT Village) avrei saputo del PP solo guardando la scheda elettorale.
E probabilmente avrei avuto l’impressione che quella fosse una lista civetta o la paraculata di qualcuno che aveva comprato il marchio o qualche residuo del vecchio Partito Pirata. E (se non fossi stato già a conoscenza del Partito Pirata) l’avrei magari scambiato per una specie di Partito Umanista un po’ meno sfigato (ma poco)…
Se ho votato Partito Pirata è stato solo perché, grazie a Gubello e Di Liberto, sono andato a vedere sul sito che c’era un programma veramente europeo (non importa se come dice qualcuno è minestra annacquata… quando hai fame e il resto del menu è brodo rancido, ben venga la minestrina) e, soprattutto, che c’era un abbozzo di comunicazione social…
Purtroppo solo un abbozzo, certo, ma è servito almeno (solo?) per comunicare l’iniziativa sul file sharing e l’istituzione del fondo Evaristegal0is (e rilanciare le tribune politiche, ché tanto le guardano solo gli ultrasessantenni e quelli che ci hanno parlato, così per rivedersi in TV)…
Il problema è che FB, IG e TW sono la realtà, sono il mondo.
E noi non dobbiamo combattere la realtà, non dobbiamo combattere il mondo! Noi dobbiamo andare per le strade del mondo a cercare altri cui spiegare le nostre idee nella lingua corrente…
Ma te l’immagini gli apostoli che se ne stavano chiusi in casa a meditare su quanto fosse figo Gesù, su quanto fosse stato strabiliante il “numero” della resurrezione, su quanto fosse bravo a moltiplicare pani e pesci a mente… Così in casa… Perché tanto le folle sarebbero venute tutte a chiedere loro i diritti per la pubblicazione dei vangeli ma. per carità, senza andare per le strade, eh…
E invece, guarda un po’… succede che un gruppetto di pescatori, esattori e altri scappati di casa capisce che è più utile andare per le strade anche se sono pericolose.
Mentre noi, che saremo pure laureati, ma siamo quattro gatti e non siamo neanche in missione per conto di Dio, stiamo qui a discutere se è il caso di usare Facebook…
Insomma, è chiaro quindi che il GdL Comunicazione cercherà (secondo le capacità che gli sono date) di usare tutti i social pubblicando rilanci, condivisioni, risposte, contenuti originali o abstract secondo le necessità comunicative che il messaggio, il mezzo, la velocità, l’interesse del partito e il rispetto delle diverse anime al suo interno richiederanno.
A una visione prospettica collocata all’esterno del GdL, questa panoramica potrà anche sembrare pericolosamente simile a “il ca**o che gli pare a loro” ma, ti assicuro che non è così…