A proposito del programma pre-CEEP - Mozione Ordinaria #3131

Siccome il thread su cui si discuteva la tematica in oggetto sembra essere sparito, presumo per le modalità di discussione, mi sembra corretto riaprirlo, auspicando che vengano mantenuti toni più civili. VERO @lynx?

La proposta di abrogazione totale del programma non mi piace, e sembra non piacere a diversi tra iscritti e in attesa, per cui riporto qui la mia proposta alternativa i6634. In questo modo anche chi non ha ancora accesso all’Agorà può farsi un’idea di come appaiono le proposte:


Introduzione

Per quanto condivida l’idea di fondo che occorra “sfoltire” il programma e renderlo più omogeneo, nonché armonizzarlo, non concordo con la modalità prescelta, che ci lascia “scoperti” in troppe aree.

Inoltre propongo la separazione tra programma pubblicato e posizioni politiche da cui tale programma emana. Questo perché ritengo controproducente limitarsi a “calare” un programma bell’e fatto anziché discutere i singoli punti da inserire.

Proposta

La proposta consiste in una roadmap:

  • Mantenere in una pagina - wiki, forum, blog, non importa, purché raggiungibile da iscritti e attivisti - le mozioni politiche attualmente valide, premettendo un disclaimer tipo questo: “Queste sono le mozioni politiche attualmente approvate dall’Assemblea Permanente del Partito Pirata, tuttavia il programma è attualmente sottoposto a un processo di revisione.”
  • Avvisare i nostri attivisti e iscritti del fatto che tali posizioni sono da utilizzare come riferimento in caso si pongano questioni specifiche, come per esempio dibattiti pubblici, ma che potrebbero essere riorganizzate;
  • Eliminare le ciofeche, anche se dubito siano così numerose; più che altro mi pare che in alcuni casi la grammatica lasci a desiderare;
  • Proporre le nuove mozioni in tematiche separate, come si è sempre fatto, ma considerare che esse sono posizioni di principio, non testi pubblicabili tout court;
  • Una volta approvato un numero di mozioni sufficienti tra vecchie e nuove, proporre il programma politico in testo unico in un’unica mozione, a questo punto come pubblicazione, ma sempre tenendo conto delle mozioni approvate. Sarà l’AP a decidere se tale programma rispecchia le mozioni approvate o meno.
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mi trovi d’accordo +1

ad esempio, queste sono esclusivamente stronzate: https://www.partito-pirata.it/programma/agricoltura/

Io ripeto anche qui che sarebbe opportuno rimandare discussione e voto di qualsiasi modifica ai documenti fondamentali di questo partito al Gennaio 2020, in modo che le decisioni prese siano rappresentative della Assemblea Permanente futura quanto di quella passata.

Ci troviamo in fatti nella situazione in cui sono abilitati al voto in Agorà 28 persone di cui 10 non sono attive da un anno.

Solo 18 persone dunque sono attivamente coinvolte in queste “Riforme”.

Per chiarire l’assurdità di approvare modifiche al Manifesto, allo Statuto, al Programma o al Regolamento di questo partito in questo momento, basti pensare che diversi candidati che hanno rappresentato il Partito Pirata alle Elezioni Europee non sono ancora abilitati al voto in Assemblea Permanente.

Non solo, stando alle cifre fornite (qui e qui):

  • 50 persone entreranno in Assemblea Permanente entro 3 mesi
  • 90 persone sono state certificate, e potranno aderire entro 3 mesi.
  • 150 persone hanno richiesto la certificazione e stanno aspettando di essere contattate

Dunque qualunque sia la posizione espressa dall’Assemblea Permanente composta da 18 persone oggi, potrebbe essere largamente minoritaria fra 3 mesi.

Sebbene la modifica frettolosa di questi documenti in queste condizioni sia permessa dallo Statuto corrente, rischia di apparire lecita ma illegittima ed inopportuna. Né vi si scorge alcuna urgenza a giustificazione.

In altri termini, che fretta c’è? :wink:

Facciamola insieme!

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Visti i tempi di discussione per le modifiche statutarie, non credo ci siano estremi per preoccuparsi.

E per Manifesto, Programma e Regolamento?

Shamar, il programma non conta niente. I documenti politici importanti sono manifesto e statuto, che hanno gli stessi tempi.

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Appena ho un po’ di tempo faccio un thread sulle policy.

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Tu pensa che fosse per me, si scriverebbe sullo Statuto che i Pirati non hanno un Programma, ma un Progetto Politico.

Tuttavia, ripeto per l’ennesima volta, questa non è una questione di merito, ma di metodo.

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Esattamente, e il progetto politico è descritto in statuto e manifesto.

Ma tu dici che una ripartenza simile va decisa insieme ai nuovi interessati? Ok, può aver senso.

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Fake News, l’Adesione alla Dichiarazione per la libertà dei semi è stata abrogata dato che non ha raggiunto il >66%. La tua proposta sull’Etichettatura degli OGM è stata ratificata dal 99% del partito, nonostante la tua buffa descrizione del bollino. Ma possiamo abrogarla su tua richiesta, dopotutto l’hai scritta tu.

Il tentativo di eliminare la socievolezza nel partito rimuovendo la responsabilizzazione della convivenza è in corso già da un mese o due, perciò arriverà al voto prima che molti potranno farsi un’opinione propria.

Parla per te. Per anni non ho mai aperto bocca in pubblico che non sia una cosa ratificata in programma, e così avrebbero dovuto fare tutti i candidati. Anche il Regolamento si può modificare entro 30gg e infatti ci è stato un recente cambiamento che ha rimosso la democrazia aleatoria che rendeva meno probabile che solibo sarebbe finito anche in quel ruolo lì.

Considera che da anni stiamo discutendo di rimpiazzarle con policy orientate al consenso.

Non basta, perché se ognuno dice la sua in pubblico, nei media e ovunque, alla fine resta solo una vaga linea generale e non una chiara indicazione su cosa avviene se eleggi un pirata in parlamento.

Il programma sviluppato con l’impiego di democrazia liquida è il documento che raccoglie intelligenza collettiva e ci permette di andare in televisione dicendo cose sagge, studiate e competenti. Di non essere i soliti individui con le solite opinioni personali che alla fine non danno un’impressione migliore rispetto ai candidati di altri partiti — anzi, il modo come quelli di casapound dicevano tutti la stessa cosa era evidentemente piuttosto efficace.

E non basta essere quelli preparati in tv, bisogna essere preparati anche sulle piazze, nelle conversazioni quotidiane con i cittadini. Nel 2011 abbiamo vinto a Berlino perché ognuno di noi aveva partecipato alla stesura del programma e sapeva rispondere ai cittadini ad un livello di competenza 5 volte superiore del loro.

La vostra iniziativa di abrogare il frutto della democrazia liquida e santificare le opinioni individuali dei candidati equivale a buttare via alcune delle poche cose che in passato hanno funzionato per il Piratenpartei. State tentando in tutti i modi a disimparare lezioni del passato.

Indicazione che sarebbe tanto più falsa quanto più è chiara.

I Parlamentari non sono robot all’interno di un Parlamento. Sono persone. Che parleranno. Fintanto che operiamo in una Democrazia Rappresentativa, bisogna votare le persone, non i Partiti.

Nemmeno il nostro. E per onestà intellettuale, dovremmo dirlo apertamente.

Perché per chi sa di cosa sta parlando, quella proposta è una palese trollata, lince. Lo scopo di quella proposta di etichettatura è stato far approvare al partito una proposta di etichettatura degli ogm che definisce “ogm” come “qualsiasi fottuta cosa.”

E sì, l’ho fatto coscientemente e volontariamente, con tanti saluti alla democrazia liquida.

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Ed è esattamente questo che i pirati combattono, questo pensiero che gli eletti una volta votati hanno la libertà di fare qualsiasi stronzata… arrangiarsi con qualsiasi lobbista…

No, nel movimento pirata c’è anche chi dice che gli eletti hanno per costituzione la possibilità di votare come ritengono giusto in casi di emergenza, ma in linea di massima devono seguire le scelte del partito che li ha eletti — e se ripetutamente se ne infischiano, li escludiamo dal partito. Solo così possiamo limitare i danni della democrazia rappresentativa = corrotta by design.

Infatti nel programma ci sta scritto

  • Etichettatura degli Organismi Geneticamente Modificati

perché ci è comunque data una libertà di correzione redazionale dei testi. Poi se tu abusi della fiducia data a te per proporre trollate, quello è un problema anche riguardante la tua personalità. Finché non abbiamo un metodo che aumenti la razionalità collettiva nel modo come si arriva a decisioni assembleari, persone di fiducia come te possono trollare l’assemblea big time. Mille grazie.

Io non abuso proprio di niente. Io mi incazzo a vedere che approvate cazzate antiscientifiche, e reagisco proponendone di ancora più grosse, solo per vedere fin dove arrivate.

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penetration testing style jajaja

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Beh, dato che il metodo non è cambiato, abolire il passato non risolve niente. Il metodo da adottare per garantire migliore scientificità delle proposte l’abbiamo discusso e tu hai suggerito come risolvere la questione senza sfasciare l’ordinamento di Condorcet. Perciò direi di mettere in atto le policy e pratiche per ottenere una migliore razionalità collettiva scientifica e ripassare il programma tutti insieme. Che tanto le trollate ci stanno anche nel CEEP, basta leggersi quel programma spaziale. Non è mica una soluzione quella.

Questo non è solo legittimo, ma doveroso. In qualsiasi partito.

Rimane il fatto che anche se la Costituzione vieta il vincolo di mandato, un elettore vota per le persone non per i partiti. Anche quando vota collettivamente la lista. Anzi, laddove un eletto tradisce le aspettative etiche (non quelle economiche, non quelle burocratiche… quelle etiche) degli elettori, la responsabilità è del partito, che ha sbagliato a dargli fiducia e a convogliare a suo favore la fiducia degli elettori.

Ma i Pirati sono tutti diversi. Tutti anomali. E quindi naturale che non si conformino ai dettati di nessuno.

Per illustrare questo concetto sono andato a ripescare quel vecchio video… https://youtu.be/wKlHQBhOIX4 al 2° minuto appare Fabio Reinhardt che spiega come il gruppo parlamentare ha osservato e rispettato le scelte della democrazia liquida piuttosto di limitarsi alle capacità intellettuali e cognitive dei 15 eletti.

Ora lascio a te decidere se vuoi perpetuare un modello di democrazia che sta consegnando la società umana alla distruzione collettiva del proprio pianeta, o se vuoi migliorare le speranze che un giorno potrebbe esserci una governance che funziona per davvero.

Non è da pirata aggrapparsi a ricette fallimentari.