@Cal, ti prego, non glissare sul cuore della mia risposta, concentrandoti esclusivamente sulla democrazia liquida.
Se quella che ho descritto non è l’identità attorno alla quale tu, @solibo, @erdexe, @Exekias, @Lanta etc volete aggregare la gente, qual’è questa identità?
Non state strumentalizzando elettoralmente la cultura e la storia che marginalizzate?
A me piace quello che vorresti fare, anche se non sono affatto sicuro di averlo capito bene. È molto simile a quel ritorno alle origini, o quel concentrarsi sui temi core su cui il partito litiga da tempo.
No, anzi. Casomai abbiamo l’impressione che sia qualcun altro a farlo.
E questa sarebbe la soluzione migliore, quella che renderebbe tutti contenti. Mi piace.
Che progetto politico avete per il Partito Pirata?
Perché invece di cercare di modificare le strutture del partito per realizzarlo senza che nessuno lo conosca e lo approvi, non lo descrivete chiaramente ed apertamente come ho fatto io? Perché non spiegate chiaramente in cosa si differenzia dai partiti esistenti?
E’ una domanda urgente ed importante a cui non state rispondendo. Perché?
La democrazia liquida è un dettaglio implementativo (seppur strutturale).
Vogliamo un partito che rispetti l’identità pirata, e questo per noi significa riconoscere, internamente, libertà di parola a chi si riconosce nell’identità pirata stessa.
Il nuovo partito dovrebbe crearlo chi si riconosce più nel dogma della democrazia liquida (che per loro non è dettaglio implementativo ma principio cardine) più che nell’identità pirata.
L’ho detto mille volte che il metodo è l’unico modello adeguato ad un partito pirata di operare, che la democrazia cd. rappresentativa è fallimentare a priori. Perciò i Pirati non sono la democrazia liquida, ma in assenza di alternative ragionevoli i Pirati adoperano la democrazia liquida.
No, perché in tutte le occasioni che le minoranze dei temi core portarono proposte riguardo ai temi core in liquid feedback, i Pirati con orgoglio e passione hanno ratificato tali proposte. Non è mai stato necessario scegliere tra l’una o l’altra identità. Si tratta di un tema assai ideologico dato che crea scissioni dove nel naturale processo non ce ne sono mai state. Questo vale per entrambi i partiti pirata ai quali ho partecipato.
In realtà stiamo parlando di una lotta di potere nella quale le minoranze dei cd. temi core vogliono il potere nel partito e per molti anni non lo hanno avuto. Le questione è puramente testosteronica e non ha nulla a che vedere con la politica.
Sarebbe da esaminare se le minoranze dei temi core sono parte causale del crollo popolare in Germania e se stanno impedendo la crescita anche del PP-IT. In Cechia ed Islanda certamente non sono tali minoranze al potere, e perciò quei partiti un certo funzionamento ce l’hanno.
E fra 1000 anni ci saranno crociate lynxiane contro i pirati…
Interessante, qualcuno ammette che è propaganda.
la democrazia liquida un valore fondante del Partito Pirata come fa @lynX
Aridaje. Citami bene se mi citi.
Dato che sbagli, il resto del paragrafo ha un qualcosa di vagamente offensivo verso gli iscritti all’AP.
È davvero distribuendo token insignificanti di potere a chiunque li chieda che faremo il bene del partito e con ciò della società?
Tu non hai mai descritto quale secondo te sarebbe il modello alternativo a LQFB. Stai solo ad attaccare a sangue la democrazia liquida. Ogni tanto fai allusioni del tipo che si può decidere tutti insieme usando il metodo del consenso, poi però non spieghi come lo vuoi misurare il consenso. Il consenso è raggiunto quando nessuno osa aprire bocca contro i portavoce? E se lo fanno sono dissidenti o cagacazzi?
Questo modo di non spiegare quale secondo te sarebbe l’alternativa rende il dibattito inutilmente offensivo contro la democrazia liquida mentre un’alternativa funzionante NON CE L’HAI.
E ha meno potenziale degli animalisti… se si autocastiga a portare avanti temi core e basta… no peggio, il file sharing.
Ah si? Perché? Sono eletto moderatore? No. Sono eletto giudice? No. Sono eletto coordinatore? No. Sono eletto cagacazzi? Apparentemente. E allora se il partito invece di includere i suoi co-fondatori li emargina, forse qualcosa sta andando storto. Sarebbe in regola se i giudici avessero espresso sentenza contro l’eletto cagacazzi, ma per ora esistono solo insulti.
in base alle comuni esperienze pregresse la pensa allo stesso modo e, legittimamente, porta avanti le proprie idee.
La minoranza dei temi core appunto, che finalmente è riuscita ad impossessarsi del PP dopo anni a dovere assistere come altri riuscivano a raccogliere i consensi. Ed ora ci sta il rischio di perdere di nuovo questo potere. Noooooooooo. Doom! Per fortuna ci sta Gülen al quale dare la colpa.
Frase vuota dato che tutti abbiamo sempre difeso la libertà di parola, le linee guida alla convivenza in primis.
Constatazione ideologica che esista un divario tra queste due posizioni mentre in pratica non ci è mai stata, è sempre e solo stata una questione di lotta di potere tra le fazioni — in Germania come qui. Non a caso tutta la critica alla democrazia liquida si è sempre dimostrata fuffa.
@Cal ti prego, non so più con quali parole chiedertelo: quale identità?
L’identità Pirata, da ben prima che DVD Jon scrivesse DeCSS, è questa.
E’ la stessa identità di Assange, Ola Bini, Stallman, Terry Davis, The Mentor etc etc etc…
E’ la stessa identità che Gubello e Di Liberto hanno rappresentato con successo alle scorse elezioni europee.
Voi a quale altra identità fate riferimento con il termine “Pirata”?
Io buttarla in caciara? Guarda che con questa risposta senza senso lo stai facendo tu…
[quote=“Cal, post:15, topic:3018”]
Rileggi attentamente quello che hai evidenziato e dimmi pure dov’è che c’è scritto che questo è il partito della democrazia liquida.
[/quote]Ma che devo rispondere, ma sai leggere?
[quote=“Cal, post:15, topic:3018”]
Piglia liquid, installalo, e fai un altro partito. Qual è il problema?
[/quote]Ma siccome, dato ciò che c’è scritto anche nella pagina di iscrizione, questo è il partito della democrazia liquida, perchè non fai tu un altro partito?
PS: evitiamo risposte di questo genere, è intellettualmente disonesto…
stai dicendo in un partito dove la terra è rotonda, che è piatta…
E che cazzo, se fosse un’identità facile da definire l’avremmo già fatto da un pezzo. È un’identità libertaria, individualista, e sociale. È un’identità aperta, e fondamentalmente antiautoritaria.
E da quell’antiautoritarismo non può che discendere un rifiuto di piattaforme decisionali centralizzate che tentano di imporre la propria volontà.
Se non sapete definirla, come fate a sostenere che sia una identità Pirata?
L’identità Pirata, che ho descritto brevemente qui, si esprime in modi estremamente variegati.
Ma i suoi valori caratterizzanti sono chiari. Ha radici forti e frutti di ogni tipo.
Se ritenete che quella di The Pirate Bay non sia più la vostra identità, perché non fondate un partito che rappresenti più chiaramente questa vostra nuova identità?
Professare pubblicamente una identità precisa per poi realizzarne privatamente una diversa (ancorché indefinita o comunque non pubblicamente dichiarata) è ipocrisia, non credi? Ai 60.000 elettori che hanno votato questo partito e i suoi candidati voi non vi siete presentati con una identità ignota ed indefinita, vi siete presentati come Partito Pirata!
Se non siete nemmeno capaci di descrivere precisamente ed apertamente i vostri valori ed il vostro progetto politico, perché avete chiesto fiducia agli elettori? Come potete pensare di chiederla in futuro, se li avete presi in giro in passato presentandovi come qualcosa che non volete essere?
Mi rivolgo a te, ma la domanda è per tutti coloro che condividono la tua visione.
Stai intenzionalmente aizzando al scissionismo. Questo è danno al movimento pirata.
Inoltre sei intellettualmente disonesto dato che rifiuti di indicare in quale modo il PP dovrebbe rimpiazzare la democrazia liquida. Stai solo attaccando persone con l’impiego di fantasmagoriche ideologie. Stai solamente seminando zizzania.
Queste sono domande serie che si meritano una risposta. Se la risposta non la hai, stai solo provocando malumore nel partito. Questo è comportamento manipolatorio, demagogico. Meritevole di uno dei tuoi amati ban.
La democrazia liquida è solo uno strumento.
E’ solo lo strumento il problema? O è l’apertura democratica insita nella Curiosità Pirata?
Cosa vuoi dire?
Che i candidati sono stati selezionati come specchietti per le allodole?
Come vuoti vessilli dietro cui nascondere i veri valori dell’AP dell’epoca?
Quella identità non è discriminatoria né elitaria, è individualista e non tollera le stronzate: è una differenza sottile. Include chi la condivide ed esclude chi non.
Vuol dire che se l’AP ha approvato determinati candidati l’avrà fatto tenendo presente l’identità degli stessi e dei pirati, visto che identifichi l’identità pirata con quella collettiva dei candidati, e di due in particolare.
Non sono affermazioni @solibo, sono domande.
Si sta parlando della contraddizione fra la visione elitaria che sostenete in diversi punti del forum e determinate candidature che elitarie non sono. Ho chiesto a @cal di spiegarmela e lui mi ha risposto “chiedi in AP” (risposta che trovo sempre un po’ sprezzante, esattamente come “chiedi in CA” etc, lo sto chiedendo a lui, e peraltro, se ho capito lui c’era in AP).
Quelle domande sono rivolte a @Cal. Non sono critiche all’operato della AP (sai bene che mi sono avvicinato a questo partito per le persone che ha candidato), ma domande serissime fatte a lui.
Se l’identità pirata e fosse individualista, la conoscenza non verrebbe condivisa.
The Pirate Bay non esisterebbe. Non esisterebbe il software libero.
E di conseguenza, non esisterebbe questo partito.
Cazzate. È individualista e sociale, motivo per cui usa reti P2P invece di riunire persone in organizzazioni per mettere su infrastrutture centralizzate. The Pirate Bay erano TRE PERSONE. La maggior parte dei progetti free software è una persona, etc, etc. Questo sistema funziona anche perché quell’identità è individualista, ma non egoista.
E’ paradossale: confondi (confondete?) l’individualismo con la stretta relazione dinamica fra comunione e libertà che la curiosità, l’amore del sapere, la sete di conoscenza produce.
The Pirate Bay è stato fondato nel 2003 da 3 membri del Piratbyrån, una sorta di collettivo autonomo che si autodefiniva così (enfasi mie):
Piratbyrån (The Bureau of Piracy) is not an organization, at least not primarily. First and foremost, Piratbyrån is since its beginning in 2003 an ongoing conversation. We are reflecting over questions regarding copying, information infrastructure and digital culture. Within the group, using our own different experiences and skills, as in our daily encounters with other people.
These conversations often bring about different kinds of activities.
The Pirate Bay è stata resa possibile da pirati che hanno scelto liberamente di mettere in comune la conoscenza prodotta dalla propria curiosità. Pirati come altri. Fra essi l’autore di DeCSS è solo uno dei tanti (seppur significativo sotto molti aspetti). Eppure senza di lui (e di tanti altri), ripeto, questo partito non esisterebbe.
Per i pirati la comunione della conoscenza è tanto importante quanto lo è la libertà di acquisirla.
Nel momento in cui esclude qualcuno, o è egoista o è ipocrita.