Il motivo è che più un Comune diventa autonomo (anche se il caso è piuttosto forzato, perché una realtà molto piccola non può avere chissà quanta autonomia…) e più è libero di impostare certe condizioni per i lavoratori, per le imposte, per gli stipendi, ecc.
Però, questa libertà non è totale, dato che esiste un mercato che crea aziende, sposta aziende, genera ingressi di denaro, ecc.
Se ci sono Comuni che mettono imposte più alte, per esempio, sulle attività turistiche e altri Comuni vicini che non lo fanno… con buona probabilità le attività turistiche si spostano e nascono nei Comuni vicini dove le imposte sono basse (e magari vanno anche in Comuni lontani pur di avere imposte vantaggiose).
Quindi questa libertà è fittizia, anzi peggiore di un grande territorio che pone le stesse condizioni dappertutto. Infatti, più è facile spostarsi per trovare diverse condizioni e più le realtà locali devono accontentare le richieste del mercato per non “morire” di stasi e abbandono commerciale. Quindi devono abbassare le tasse, magari a scapito del servizio pubblico, devono limitare i diritti per i lavoratori, ecc.
Insomma, la libertà delle piccole realtà è in realtà una perdita di potere nei confronti di una grande dinamica che è quella del mercato. Così, con la pseudo libertà che uno si ritrova può solo decidere come meglio assecondare il mercato perché da esso, di fatto, si dipende. Si perde il potere di “dettare legge”, più la legge copre un vasto territorio ed ha un effetto “uguale per tutti” e più ha valore.
Gli Stati, già oggi, sono troppo piccoli per le dinamiche del mercato globale, non riescono più a dettare legge, ma sono succubi delle multinazionali, delle grandi banche, ecc., che decidendo dove spostare i capitali, le sedi, le industrie, la mano d’opera, ecc. Da una parte subiamo un danno sulle tutele e politico, dall’altro c’è comunque la dipendenza dai finanziamenti, la necessità di avere un mercato vivo, ecc., questo ci rende dipendenti ed occorre accettare.
Tutto questo si può cambiare con forti decisioni politiche, però più si è piccoli nel prenderle e peggio è, più si è grandi, più c’è speranza che le nuove condizioni siano rispettate.
L’ulteriore alternativa è che una realtà piccola diventi autonoma, come certi villaggi in alcuni altipiani del mondo… ma è una scelta che richiede molte rinunce ed in base al numero di abitanti è spesso anche impraticabile.