Con questo documentario, http://freightened.com/the-film/#seefilm – la tematica della messa al bando del HFO che abbiamo nel programma da anni ormai diventa di colpo di alta attualità.
Intanto, osservando anche le mosse del DJ Trump, ho notato che dovrebbe essere possibile redigere un trattato mondiale che introduce tasse alla globalizzazione, per esempio banalmente introducendo una tassa per ogni container che lascia il porto o arriva in porto… la tassa deve essere sufficientemente severa da tenere conto dei danni ambientali del trasporto, perciò fermando l’incentivazione a trasportare oggetti che possono essere prodotti sul luogo.
Un trattato mondiale impedirebbe gli effetti di “guerra di commercio” conseguenti a protezionismo. Non ho studiato la storia ma so che ci fu una escalation protezionista prima delle guerre mondiali che portò all’arresto dell’economia mondiale. Un trattato invece definirebbe un equilibrio preciso e perciò non instaura una spirale d’escalation.
Mi pare che questo, e il problema della globalizzazione digitale, sono i due problemi fondamentali dei nostri tempi. Che poi si faccia ridistribuzione RdE è secondario – anzi, considerando che la globalizzazione è artificiale, magari non è mai stato vero che i nostri posti di lavoro debbano necessariamente evaporare. Una gran parte della perdita è dovuta ad un mercato globale artificialmente sovvenzionato dall’assenza di protezione dell’ambiente. Il lavoro lo stanno semplicemente svolgendo i nostri schiavi oltroceano, ma alla fine l’impiego della macchina da cucire non è poi stato automatizzato al 100%.